Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Una volta
si passeggiava,
si entrava in un negozio,
magari ti fermavi a prendere
un caffè,
e vedevi quei occhi,
quei occhi che
poi sarebbero divenuti
amore,
Oggi,
oggi il mondo è cambiato,
sembriamo carne da macello,
ci si innamora di una foto,
ci si scrive ti amo,
si grida amore eterno,
e ci si lascia con un
ho bisogno di tempo,
senza mai essersi visti,
cosa dico al merito?
Che siamo proprio
fottuti!
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    La fede, i cassetti, le camere d'albergo

    Dorme,
    da quel
    "giorno dopo"
    al sempre.
    Dorme
    in quel cassetto che sembra fatto apposta
    per essere aperto una volta sola nella vita,
    giusto per nascondere la prova del passo fatto.
    Si è aperto
    ha archiviato,
    poi il legno
    si è imparentato e chiuso,
    ha sigillato quell'abito da sposa.
    Giace nel buio
    quel velo bianco che spiccava
    il giorno dei fiori e degli amici intorno,
    il giorno di quel si
    detto a mezza voce
    e di un anello intruso fra voi due.
    Giace quell'abito di tulle,
    che forse è morto,
    come è già morta da un bel po'
    la vostra vita a due.
    Mentre continua invece a scomparire
    sempre più spesso in tasca della giacca
    oppure in borsa
    quel piccolo cerchietto giallo,
    anche lui morto,
    come quell'amore che doveva suggellare.
    Quel cerchietto
    che nessuno dei due non vuole far vedere
    quando vive con passione le sue storie
    in auto,
    dove capita
    o in qualche albergo a ore.
    Composta mercoledì 4 settembre 2013
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      Scritta da: Rossella Priolo
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Riemergere

      Vorresti riemergere
      dal solco di un'impalpabile esistenza
      tra inquietudini ed incertezze
      con ritmiche cadenze
      in un turbinio di eventi
      fluttuanti come stille di rugiada.

      I ricordi ti inondano come carezze
      con implacabile dolcezza,
      in un meriggio tiepido e leggiadro
      dalla panchina solitaria sotto il pino
      nel mentre conti i grani degli istanti
      volati come un volo di chimere.

      Schiena ricurva
      appoggiato al tuo bastone
      aspetti il tramonto della sera
      con chiara visione dell'essenza
      avvolto da uno spoglio silenzio
      in un tempo atemporale.

      Rincasi claudicante
      col crepuscolo nel cuore
      abbandonato ad una lenta deriva,
      nel tuo lasso di tempo
      nessun sogno chimerico
      ma tu... vorresti riemergere.
      Composta lunedì 4 gennaio 2010
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Rimandato a un domani

        Ti scrivo
        perché è l'unico modo
        per poterti parlare senza che tu mi interrompa.
        Ti scrivo
        perché con te davanti
        non mi vengono le parole.
        Ti scrivo
        perché ormai
        sei così abituata al mio silenzio
        che non pensi che io abbia ancora una voce,
        qualcosa da dire.
        Adesso ti scrivo,
        ma forse è inutile.
        Ti scriverò,
        domani
        o dopo,
        forse.
        Composta mercoledì 4 settembre 2013
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          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie generazionali)
          È solo un altro anno,
          mi dico,
          si solo un altro anno,
          mentre
          i ricordi attraversano
          l'anima,
          quanti?
          Troppi,
          forse troppi,
          sorrido,
          mentre asciugo
          quella lacrima,
          e penso,
          Auguri a me,
          si auguri a me,
          mentre
          un'altra lacrima
          bagna il mio volto,
          penso ad alta
          voce,
          un altro anno
          è passato!
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            C'è ancora il tuo sorriso nei miei sogni

            C'era una volta...
            Potrei iniziare così!
            Ma in realtà c'è ancora
            e non so dirti perché,
            quel sentimento che
            nascondo ogni giorno,
            ma ogni giorno dura solo un istante.
            Tu serenamente sorridi
            ed è bello saperlo.
            Sicuramente non noti che
            in me c'è la paura
            di restarti vicino,
            solo in un sogno però,
            piacevole e insieme Caino.
            Composta martedì 3 settembre 2013
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Luce che sfolgora

              La luce dell'amore brilla attraverso le avversità a volte,
              anche se siamo in uno stato di inquietudine,
              e il nostro spirito gira come un turbine,
              la luce dell'amore è sempre ferma e io la vedo
              manda luccichii abbaglianti come quella di una folgore
              una luce vivida e piena
              i suoi riflessi sono bagliori sfolgoranti,
              è la mia verità che splende
              tra le stelle e negli occhi.
              Composta martedì 3 settembre 2013
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