Poesie personali


Scritta da: Elena Piccinini
in Poesie (Poesie personali)

Tacete foglie/ Silete frondes

Seppur vero che avete udito
l'antico cigolio delle imposte
il volto della luna ancora
riverbera sul vigneto
porto di favole belle.
Sul desco l'ombra dell'ultima cena
è il monile del passato.

Tacete foglie...
ora che la brezza dell'alba
mi sfiora d'ogni spazio,
la luce si fa fonte di miele
e le pieridi sono spose felici
nel campo delle bionde ariste.

Tacete foglie...
mi è bastato ascoltare i vostri battiti
per scoprire che non esiste viaggio più caro
del silenzio della propria casa.

"Silete frondes"

Silete frondes...
audientes forium
antiquum stridorem,
lunae vultus pulchrarum fabularum
portum vinetum illuminat.
In mensa ultimae cenae umbra
praeteriti temporis monile est.

Silete frondes...
albae lenis aura
omnia attingit,
lux mellis fons est
et papiliones in flavarum aristarum
agro laetae nuptae sunt.

Silete frondes...
palpitationes audiens
domus silentium novi
iter gratum esse.
Composta sabato 20 giugno 2009
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    Scritta da: Elena Piccinini
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho amato luoghi

    Ho amato luoghi che non mi appartenevano
    e nell'infinitarsi delle prospettive
    ali d'alba mi hanno svelato solitudini
    che mi colmavano il cuore
    di quella allegrezza che si indossa
    come una veste leggera
    nel dì di festa di una estate sconosciuta...

    Ho amato luoghi che non avrei più veduto
    e pelègro in una scacchiera di stelle
    il cuore era il centro dell'universo
    infaticabile artefice di emozioni.
    Composta sabato 12 luglio 2008
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      Scritta da: Nelson
      in Poesie (Poesie personali)

      Sognavo un missile

      Soffiava il vento
      tra i banchi di sabbia,
      correva il mare
      tra i banchi di scuola.
      Il riverbero sul porfido,
      i diverbi con te e i nostri amici.
      Risa e fughe, poi l’estate.
      Ancora insieme
      per giocare e scherzare.
      Tu con i tuoi boccoli,
      io con il mio maglione,
      legato stretto a te
      che avevi freddo,
      che avevi bisogno di me.
      Sognavo un missile
      per andare sulla luna.
      A te bastava ascoltare,
      i miei sogni e le mie paure.
      Abbracciandomi.

      Un brivido,
      un sorriso.
      La pizza fredda,
      il cuore in gola.
      Tu sei ancora li,
      di nuovo, davanti a me.
      Risate e ricordi
      tra vecchi compagni.
      Loro non sanno
      e noi sappiamo troppo.
      Sappiamo
      quanto soffiava il vento,
      sappiamo quanto
      quel maglione teneva caldo.
      Sappiamo anche
      che è passato tanto tempo
      e che le nostre paure
      le abbiamo superate,
      insieme ad altri.
      Ma quello che sappiamo
      soprattutto, è che quel missile
      ormai perso,
      non era solo un sogno.
      Eravamo noi.
      Composta giovedì 7 maggio 2009
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        Scritta da: Nelson
        in Poesie (Poesie personali)

        Sono un' illusione

        Cosa volete sapere da me,
        io sono solo un'illusione,
        e come tale
        rappresento tutto e nulla.
        Sono l'immagine riflessa
        del vostro alter-ego,
        un cameo d'irriverenza e follia,
        una goccia di rum
        nel mare profondo,
        dove il buio opprime
        e la coscienza non vede.
        Mi trasformo
        ancor prima di apparire,
        sono un camaleonte, un serpente,
        una foglia che cade,
        una lama nel ventre.
        Sono questo e molto altro,
        sono quello che voi volete
        e quello che non vorreste mai.
        Sono il vostro incubo,
        sono il vostro desiderio,
        recondito, impossibile, irresistibile.
        Sono la benda sul vostro sguardo,
        sono il terzo occhio,
        la spina nel fianco
        e la pulce nell'orecchio.
        Sono la bugia e la verità,
        il bianco e il nero.
        Rappresento l'arte e l'ignoranza,
        la bellezza e l'orrore,
        la paura e la gioia.
        Sono l'inizio dello spettacolo
        e la sua fine, chiudo il sipario
        e apro un'altra porta.
        Voi siete liberi di entrare,
        di seguirmi, di assistere
        e di non credere.
        La magia è fiducia,
        ma io non sono un mago,
        sono solo un'illusione.
        Composta domenica 4 novembre 2012
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          Scritta da: Nelson
          in Poesie (Poesie personali)

          Tollero

          Tollero
          la follia, la fame,
          l'angoscia e l'ipocrisia.
          Tollero il buio,
          la morte e l'infanzia
          rubata.
          Tollero il vento,
          il freddo gelido
          e le città vuote.
          Tollero i gas tossici,
          le guerre civili,
          i prati di cemento.
          Tollero i fiori
          sparsi a cerchio
          sulle tombe.
          Tollero le messe
          e le industrie.
          Tollero il pane raffermo,
          le vie chiuse.
          Tollero
          il grillo parlante,
          il cane bianco e la neve.
          Tollero questo inverno
          interminabile,
          questa glaciazione sociale,
          questa crisi finanziaria
          e morale.
          Tollero il nucleare,
          la pace temporanea
          e la sete di vendetta.
          Tollero,
          fin che ci sarà da tollerare.
          Composta giovedì 14 marzo 2013
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            Scritta da: ROBERTO POZZI
            in Poesie (Poesie personali)

            Il club dei cuori infranti

            Nel marasma dei vari circoli sociali
            c'è sempre quel club molto popolare,
            per niente esclusivo,
            è continuamente aperto
            soprattutto ai nuovi iscritti,
            a tutte quelle anime in pena
            che non sono rimaste all'orizzonte,
            ad aspettare chissà chi o che cosa
            ma che hanno deciso di rischiare
            il proprio cuore
            per veramente amare!
            Tutte quelle anime sofferenti
            che si sono abbonate
            al club dei cuori infranti,
            poiché sono state abbandonate
            dalle circostanze di un'altra
            storia sentimentale
            finita troppo male!
            Ai nuovi tesserati
            che si sono già ritrovati
            svuotati della propria esistenza,
            inspiegabilmente succhiati
            della loro forza vitale
            per sentirsi degli esauriti
            è comunque normale
            che tutti finiscono ad espiare
            la propria insolenza,
            quella d'aver osato sospirare
            una vita migliore
            all'insegna dell'amore!
            Anche se una volta entrati
            in questo circolo comune
            dell'affetto mancato,
            non è per niente facile uscirne,
            perché quando ci si sofferma
            in questo mondo di dolore
            si continua a sognare
            l'amore reale!
            Inevitabilmente
            uno rimane intrappolato
            in questo limbo emotivo,
            nella terra di mezzo dei sentimenti...
            il purgatorio spirituale
            del proprio io esistenziale!
            Pur sapendo che in quel momento,
            anche la nostra stessa introspezione
            è alla resa dei conti,
            soltanto un'amara riflessione
            che ci vorrebbe affogare
            nella disperazione
            e magari anche sprofondare,
            sempre più in fondo
            del nostro baratro infernale
            dell'autocolpevolizzazione irrazionale!
            Non ci dobbiamo scoraggiare,
            anche siamo in mille pezzi
            sparsi per l'universo,
            non ci dobbiamo mai disprezzare,
            ma ci possiamo davvero salvare;
            sembra scontata
            ma la banale soluzione
            è di continuare a sognare
            il paradiso sentimentale
            non smettendo mai d'amare
            anche chi non ha mai capito
            cosa significa amare!
            Composta martedì 5 marzo 2013
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              Scritta da: Sannino Michele
              in Poesie (Poesie personali)
              Vorrei averti qui
              per sentire il calore del tuo cuore
              stringimi forte sul tuo cuore.
              Vorrei averti qui
              per sentire la dolcezza di una tua carezza
              Vorrei averti qui
              per sentire la calma delle tue parole
              mentre le ascolto
              Vorrei averti qui
              per amarti come tu ami me
              vorrei averti qui
              per dirti quanto ho bisogno che tu ci sia
              è come una fiamma che brucia il cuor mio
              Vorrei che tu fossi qui.
              Composta venerdì 22 marzo 2013
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                Scritta da: Nelson
                in Poesie (Poesie personali)

                Pensieri varicosi

                Ritorno
                su questo mezzo artificiale,
                locomotiva d'abitudini,
                bisogni, idee.
                Pensieri varicosi
                fomentano la mia psiche.
                Si aggrovigliano,
                si avviluppano
                tra le strade, le macchine
                e le corsie.
                S'intrecciano
                tra i capelli dei passeggeri,
                tra le loro dita, tra i tessuti
                di una veste scomoda.
                Una matrice viva,
                pulsante.
                Una pelle rubiconda
                che copre il cielo
                e le vertebre splendenti
                di un corpo malato
                chiamato società.
                Composta giovedì 14 marzo 2013
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