Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Un mazzetto di fiori campestri
con i colori lilla chiaro e bianchi
hanno dipinto il silenzio
della mia stanza da studio
in questo mese di febbraio
con freddo venuto da lontano.

In compagnia di fiori d'inverno
il giorno scorre nei miei occhi
insieme al sole che gioca
con delle piccole nuvole
che rincorrono le ore
su un orologio che non rintocca.

Il pendolo di questo giorno
resta muto sulle pareti chiare
in attesa che una sirena
rompa le ombre del giorno
che s'immergono nelle onde.

È un giorno che matura con i fiori
mentre l'anima sospira nell'azzurro
in attesa di un messaggio nuovo
per questa terra piena di dolore
ma anche con tanta gioia nel cuore.
Composta domenica 10 febbraio 2019
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Piccole viole

    Sulla via delle piccole viole
    profumo primordiale che
    sconvolge mente e cuore
    bellissime immagini
    di un fiore dall'aspetto delicato
    emanano parole che arrivano
    diritte nel cuore profondamente...
    e una nostalgia mista a malinconia
    conquista tutto il nostro essere
    vive nascosta perché timida
    ma viene tradita dal suo
    inconfondibile profumo
    che attorciglia e avviluppa
    come un estasi, un rapimento
    visibilio, ebbrezza, che conduce
    in un intenso piacere antico,
    inebriante fragranza che
    provoca un benessere fisico.
    Composta martedì 2 aprile 2019
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Farfalle

      Quanta poesia trasmettono le farfalle
      con i loro splendidi colori
      mentre volteggiano allegre sui fiori
      dotate di grazie naturali nella loro magica bellezza
      leggiadre e orgogliose, padrone del prato pieno di luce,
      note armoniose di primavera donano gioia allo spirito
      mistero sorprendente nascondono tra le ali colorate
      trionfo sotto la calda luce del cielo
      nella loro breve vita piena di amore.
      Composta lunedì 1 aprile 2019
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: criscri
        in Poesie (Poesie personali)

        Clochard dimenticati

        D'onde di disiato e mancato nutrimento
        d'idrico balsamo orfano e mendicante
        ritratto d'obliata dignità giace
        tra labbra di stazione che dimenansi sanza pace.
        Vipera di basalto striscia la pavoneggiata indifferenza
        che del velen è madida d'una feroce diffidenza
        e soffocan rumori di sbuffanti passi del suo respir la biografia
        lascerà forse di vomito un lezzo, ma anco una poesia;
        scritta tra bottiglie con l'indelebil inchiostro del vino
        che di suo malfermo naviglio fu lido, ma pur assassino,
        e dal morbido e poi chiassoso sferragliar del treno
        a dipartirsi avrà l'alma sua verso l'urano più sereno.
        Chissà ove la terra vergin fissò per lui un riposo
        chissà sotto qual pietra di nome privata sarà ascoso
        l'inintercettabile divin a sé lo ha chiamato
        e dell'uom l'esister smarrito ha un frammento di fiato.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: criscri
          in Poesie (Poesie personali)

          Luci da piano bar

          Tenui tessuti di note vergini
          orbite inesplorate ai tasti s'affacciano
          discreto hanno il respiro
          trame di sonore concupiscenze.
          S'incunea il verseggiare delle dita
          del pianista di fantasie e amori ebbro
          d'acquari incandescenti hanno 'l sembiante
          queste processioni di diesis e bemolli
          di far sguazzare melodie inebrianti compiaciuti.
          Gin e whisky
          labbra avide e vissute corteggiano
          e tappeti cesellano per inconsuete armonie
          sprofondano gocce di luce
          sul volto mai prostrato del musicante
          scintillano sbuffanti bicchieri
          su onde di jazz e lente melodie
          sfila irriverente e compiaciuta
          la ragazza dalla gonna ubriacante
          che di tutti sarà e perciò di nessuno.
          Arcani di amori mai sbocciati
          o forse sbocciati maledettamente presto
          con unghie di smalto consumato
          ai vetusti tavolini s'avvincono;
          altro non è il pianoforte
          che un guscio di preghiera traballante
          un tessuto di spine mai estratte
          una pagina vergata con serenate di lacrime,
          la sera s'accuccia indifferente
          e i tasti a riposare tornano
          nell'inquietudine severa
          di sonorità ancora da inventare.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Il silenzio

            Atroce, quel silenzio che non ha motivo perché tutto si può dire
            anche una dura verità

            Il silenzio mi distrugge
            mi lacera dentro
            mi ossessiona
            mi fa impazzire perché voglio capire

            Odio il silenzio
            non il silenzio del silenzio
            ma, il tuo

            Parlami, dimmi qualunque cosa
            che sia la verità
            fallo e metti fine al mio dolore
            perché credimi, fa male.
            Composta giovedì 28 marzo 2019
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Indifferenza

              Un pianto leggero mi attira
              mi guardo intorno...
              un bimbo mi fissa,
              con voce sottile mi dice soltanto: ciao bella signora
              lo guardo due occhi neri, lucidi, tristi
              mi sento attirata, gli prendo la mano
              lo abbraccio d'istinto,
              lo stringo,
              per un po' vorrei essere il suo rifugio
              restiamo lì abbracciati
              è più forte di me,
              la clessidra continua scandire i minuti, il tempo trascorre
              passa veloce questo tempo.
              Bambino mio vorrei poterti difendere da questo assurda indifferenza,
              da sola non basto,
              ma forse è un inizio
              la gente ci guarda...
              accusare il mondo non è la soluzione...
              ma se ognuno di noi si voltasse,
              si fermasse a guardare, ascoltare...
              mortificata devo lasciarlo, devo andare via...
              prende la mia mano e mi dice lentamente...
              sono belli i tuoi capelli color platino anche la mia nonnina li aveva
              poi con un piccolo sorriso dice:
              arrivederci bella signora.
              Composta sabato 30 marzo 2019
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Stanno potando i rami di un gelso piangente
                nel nostro giardino con passeri allegri e bimbi.
                Il rumore della sega rompe il silenzio mattutino
                sotto un sole di febbraio e un freddo che pizzica.

                Cadono i rami rotti sull'erba verde e margherite
                fiori delicati con petali bianchi e un cuore giallo
                dove l'innocenza delle fanciulle sogna l'amore
                sfogliando: "mi ama, non mi ama, mi ama...!

                La semplicità della vita racchiusa in una corolla
                di un semplice fiore che cura l'anima e il corpo.
                I romani l'usavano a sacchi per curare le ferite
                dei soldati colpiti da armi che troncano una vita.

                La potatura è un dovere di natura e di eleganza
                volendo mantenere le piante e i fiori in bellezza.
                Spesso nella vita bisogna avere molto coraggio
                per potarsi o essere potati per finire in pienezza.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Sento piangere l'eco del giorno
                  in una grande conchiglia morta
                  perduta su una spiaggia deserta
                  in cerca della voce di una sirena.

                  Cammino lentamente sull'arena
                  lasciando impronte di fuoco nell'aria
                  mentre le onde del mare s'infrangono
                  su uno scoglio di grida umane.

                  L'eco del giorno respira nell'aria calda
                  guardo la conchiglia rotolare sulla sabbia
                  coprendo un granchio spinto dalle onde.

                  Il fragore dell'acqua sugli scogli lontani
                  mi ricorda il fragore di tamburi africani
                  battuti con forza sotto una luna piena
                  in cerca di sospiri di donne in attesa

                  È l'ora del bacio tra il giorno e la notte.
                  Porto l'eco appeso nel cuore che mi parla
                  ma non comprendo il suo sottile messaggio:

                  mi dice di essere duro come la conchiglia
                  tenace come l'onda del mare che sbatte
                  inflessibile come lo scoglio che non cede
                  limpido come i minuscoli granelli di sabbia.

                  Mi ritiro meditando sotto la luce del giorno
                  per sentire la mia nuova voce che mi parla.
                  Composta giovedì 31 gennaio 2019
                  Vota la poesia: Commenta