Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

Oltre la vita

Mamma ti ricordo con amore
ti ricordo con affetto,
sento ancora la tua mano
che mi tiene stretto stretto.

In questo giorno son nato
e il dolore mi percuote,
non festeggio il compleanno
ma la morte di mia madre.

Il destino è stato strano
nel momento immaginario
e nel giorno che son nato
in silenzio mi hai lasciato.

Io festeggio insieme a te
e ti tengo un posto vuoto
lo ricopro con ricordi
che il tu cuore mi ha donato.

Non ci sono più le lacrime
che sovrastano il mio viso,
le ho tutte emarginate
e rivestite con il tuo sorriso.

Ma l'immenso tuo ricordo
mi regala questo giorno,
che è stato il tuo più bello
e con te festeggio quello.
Composta sabato 23 marzo 2019
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    Scritta da: Carla Vercelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Leziosa beatitudine

    Ho imparato dai gatti
    il mimetismo calmo e austero,
    l'autentica ritrosia,
    l'affetto centellinato e vero,
    la memore riconoscenza.

    Ho imparato l'autonomia
    -implicita domanda,
    lo sguardo che seduce
    -riverbero di un regno di malizie,
    lo scatto e la scorribanda
    -estrema saggia irriverenza.

    Ho imparato da loro
    ad entrare ed uscire dalle tenebre,
    l'attitudine
    ad emergere da soverchie mischie

    per sfolgorare in leziosa beatitudine.

    Forgiata nel metallo la mia luce
    è sempre più prossima all'alba

    che ho cercato con le unghie.
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      Scritta da: Carla Vercelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Arrivai a Cordova

      Arrivai a Cordova
      che la mattina ancora assonnata
      dipanava i suoi riccioli d'oro sul letto
      scuro e caldo del Guadalquivir.

      Chiare furono allora le parole
      "... Cordova lontana e sola..."
      Più ci si avvicina a Cordova
      più essa è mai raggiunta

      Sfugge nei giochi di luce
      tra il Ponte Romano e la Sierra Morena,
      nelle mille prospettive
      della Mezquita Catedral,
      nei dedali tortuosi dell'interno
      dove i patios fioriscono d'ascese e decadenze.

      "... Cordoba lejana y sola..."
      Metafora della meta non intermedia,
      del luogo non provvisorio.
      Una bisaccia consunta per raccogliere olive e versi
      e alla magnificenza forse giungere,
      infine.

      Concepimmo un poeta quella notte.
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        Scritta da: Carla Vercelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Evening

        Ci si affatica e riposa
        sul parlottare sommesso
        dei commiati
        -reversibili, definitivi-

        fiordi e gole di un fiume
        che fugge troppo rapido
        verso il mare

        mentre la sera
        con artigli di velluto
        ghermisce già
        la nostra intenzione più bella.

        Quello d'amare
        fu per tutti il proposito
        -inattuabile-

        Il rinvio: sempre più
        occhi d'oro e
        cuore di tenebra.
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          Scritta da: Carla Vercelli
          in Poesie (Poesie personali)

          L'usignolo e la stella

          L'usignolo, tra le fronde celato,
          s'avvicina a una stella nella notte.
          Ambedue ignorano lo splendore
          discontinuo di luci, note e fiato.

          Aranciati brillano con ardore,
          con slancio canterellano, le rotte
          di naviganti tracciano e l'afflato
          degli amanti timbreggiano d'amore.

          Ma ambedue da sfondi scuri e grotte
          non hanno mai e poi mai sperimentato
          l'umana passione, buona o il livore.
          Entrambi: germe d'anime incorrotte.
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            La primavera

            Luce che arriva dal profondo del cielo
            piccole gemme sui rami degli alberi
            armonia del vento tiepido che carezza
            prati ancora brulli, qualche piccola margherita
            qua e là fa capolino, sembra un sogno misterioso
            primo giorno di primavera, come musica degli angeli
            che avvolge di dolcezza e serenità,
            ogni volta che arriva sorprende e sconvolge
            bellezza, rinascita, gioia, che entra
            dentro le nostre viscere e tutto rinvigorisce
            pensieri indefiniti, immaginazione e riflessione,
            spirito e intenzione, inquietudine che si allontana,
            avanza la rifioritura della natura
            straordinario tempo di risveglio di vitalità!
            Luce solare di primavera che scintilla negli occhi
            l'abbiamo vista tante volte... ma
            rimaniamo attoniti e stupefatti per la meraviglia,
            come fosse la prima volta!
            Benvenuta primavera. uce che arriva dal profondo del cielo
            piccole gemme sui rami degli alberi
            armonia del vento tiepido che carezza
            prati ancora brulli, qualche piccola margherita
            qua e là fa capolino, sembra un sogno misterioso
            primo giorno di primavera, come musica degli angeli
            che avvolge di dolcezza e serenità,
            ogni volta che arriva sorprende e sconvolge
            bellezza, rinascita, gioia, che entra
            dentro le nostre viscere e tutto rinvigorisce
            pensieri indefiniti, immaginazione e riflessione,
            spirito e intenzione, inquietudine che si allontana,
            avanza la rifioritura della natura
            straordinario tempo di risveglio di vitalità!
            Luce solare di primavera che scintilla negli occhi
            l'abbiamo vista tante volte... ma
            rimaniamo attoniti e stupefatti per la meraviglia,
            come fosse la prima volta!
            Benvenuta primavera.
            Composta giovedì 21 marzo 2019
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