Poesie personali


Scritta da: Ciro Balzano
in Poesie (Poesie personali)

L'odio allo specchio

E quando l'odio finirà,
le persone si accorgeranno di aver solo sprecato tempo
a cercare i colpevoli,
a cercare le prove,
a gioire per la morte
di un corpo a loro sconosciuto,
quando bastava rivolgere il dito verso sé stessi,
per capire dove e come nasce l'odio,
quello vero, quello profondo,
quello che chiude le porte del futuro di questo mondo.
Composta martedì 19 marzo 2019
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    Scritta da: Erika Mancini
    in Poesie (Poesie personali)
    È una danza lenta e
    passionale questa vita
    un tango a piedi nudi sulla sabbia
    ancora umida della notte
    dove anche un solo giro ti lascia
    senza respiro, ti travolge
    ed i passi lasciano orme scandite dal suono delle onde sulla riva.
    Chiudi gli occhi,
    respiri la follia pura dell'anima
    ti lasci inebriare e
    l'aria si completa
    del profumo salmastro della pelle.
    Passo dopo passo, diventi poesia,
    quando il silenzio entra dentro
    e da quel silenzio vivi
    terra, orizzonte, mare,
    stelle ed un cielo senza eguali.
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      Scritta da: Oiram
      in Poesie (Poesie personali)

      2 gennaio 1492

      Starnazza dolce il core:
      evviva, evviva, il toro muore.
      Profilar cantando la ruggiada
      di una sera colta di impaccio:
      splende vinta su la contrada
      la madre di Ebro: tace.
      Viaggi sola nella valle romita,
      solitudine piangi tu che sei or in vita?
      Cade il cico per la Decórdoba lama,
      bagnasti il piè all'infedel Alambra
      che dei Mori fu fòrte.
      Infin da Roma avesti elogio,
      e tornò il vanto del erodotea corte
      e iniziò il viver grande: che sorte
      non frena terra e acqua non serra.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie personali)
        Sei quasi indenunciabile, lo sai?
        Sento le doglie anche dei secondi,
        vedo ormai il tetto che mi hai costruito,
        prigioniero del non svegliarsi azzurro,
        mi doni l'universo e sia la cella
        e come souvenir ormai imprendibili
        le stelle, lacrime di ciò che fu(i),
        e ti fai Madre su me figlio vivo,
        a piangermi come se fossi morto,
        e figlio io divento la tua madre
        orfana delle origini, malata
        da accudire come avesse l'Alzheimer
        nel pensiero di questa veglia insonne.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie personali)
          Solo la testa rimarrà insepolta
          ché chi volesse getti come fiori
          sguardi di lutto – sono le pupille
          la perfezione ciclica di morte –
          se vuoi guarirmi tu rendimi cieco
          sono questo affacciarsi al suo disopra
          sono un equilibrismo sugli abissi
          sono il terreno che riempie la bara
          che sono con la pelle, che non so
          di essere ogni volta che la provo.
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie personali)
            La decapitazione rammollita,
            la zattera del cuscino trasporta
            la memoria carnale della testa
            su acque inesistenti d'aria chiusa
            - si riversava luce dalle lampade,
            tuorli dal guscio spezzato del tempo,
            sguardi oltre pupille e senza ciglia –
            ora il mio letto mi divora il resto,
            mi fa apparire decomposto ossa
            di un lenzuolo, di un mare senza origini –
            ora so che si suicida il sogno
            dalla rupe dell'animo ritorna
            al suolo di un risveglio, a nuova vita.
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