Poesie personali


Scritta da: Luisa Scarpini
in Poesie (Poesie personali)

Il collo nel cuore

Con quelle mani cerchi sempre di sopravvivere, rigiri con gli indici le frasi scritte, arrotoli appallottoli e cerchi di buttar via!
Guardi le mani e mordi dentro te stesso, t'immagini altro, speri di poterlo fare ma tutto riaffora.
E nella testa sempre sempre la stessa frase e con le mani strette al collo di un bambino che non muore!
Nel tempo, per il tempo, cerchi risposte ma nulla affiora. Sempre il mistero per la frase che ti perseguita. È d'obbligo la ricerca!
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    Scritta da: Rolla Gabriele
    in Poesie (Poesie personali)

    Fulmineo Istante, Eterno Paradiso

    Fulmineo istante
    Che per la grazia
    D'una vision angelica
    Divien l'eterno paradiso

    La vision si perde
    Nel profondo
    Di due zaffiri
    Che son i suoi occhi
    Ai quali si fa
    Sgarbo imperdonabile
    Se si cerca
    Una fra tutte le parole
    Per definir sì tal vision
    D'infinita beltà

    Si quieta l'animo
    Svanisce la parola
    E solo
    Il sorriso
    Dal cuor dipinto
    Benevolmente sul viso
    Rende grazia
    A quell'esser
    Dalla divin essenza

    Ed è allora
    Che scopri
    Quanto sia special
    Quel momento

    Il fiato
    Divien
    Flebile sibilo
    Prima
    Di cessar
    Per permettere al cuor
    D'accellerar il suo battito
    E poter così volar
    Lassù
    Fra le stelle
    Rimanendo quaggiù
    Insieme a chi
    Gli astri ha dipinto
    E la luna ha illuminato
    Dando calor al sole
    E luce alla vita d'ogni uomo
    Che per fortuna
    Merito
    Od occasion
    Ha avuto l'onor
    Di incrociar
    Il cammino
    Del volo
    Di un angelo del cielo.
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      Scritta da: Rolla Gabriele
      in Poesie (Poesie personali)

      A Davide

      A te,
      che in quell'ultima discesa
      invece
      di far ritorno
      a valle
      hai deciso
      di spiccar il volo
      verso il cielo
      mando
      quest'ultimo saluto
      intriso
      d'amor
      e di dolor
      per la tua scelta
      d'abbandonar la vita

      Forte
      La speranza
      Che il mio pensiero
      Fuso
      Con lo spirito
      Di tutti
      Gli amici tuoi
      Arrivi
      E irrompa
      Nel tuo animo
      Sostenendoti
      In quest'ultima scalata
      Verso
      La vetta
      D'una montagna
      Che pochi uomini
      Han la fortuna
      Di poter
      Scalar
      Verso la cima
      Chiamata Paradiso

      Ti vedo
      Affrancato
      Ad un appiglio
      Invisibile
      Per me
      Ma solido e sicuro
      Per un eroe come te

      Col sorriso
      Dipinto sul viso
      Felice
      Metro dopo metro
      T'avvicini al culmine
      E nel cuor tuo sovvien la pace
      Traspare
      Dai tuoi occhi
      Il profondo amor
      Per quella compagna
      Che per te
      da sempre è la montagna
      Or più gelosa che prima
      Ha deciso di tenerti fra le sue braccia
      Lasciando a noi
      Un dolce ricordo
      D'un ragazzo
      Dall'animo puro
      E dal cuore d'oro

      Un ricordo
      Che ormai
      S'è fuso
      Con l'animo nostro
      E ci accompagnerà
      In ogni istante
      Dell'esistenza
      Ormai pervasa
      Da un po'
      della tua sublime sostanza

      Tu
      Che della gioia
      Hai scritto inni
      In ogni attimo
      Di tutti i tuoi giorni
      Sarai per noi
      L'autor
      Che c'insegnerà
      A non mollar
      Davanti alle difficoltà
      Ma
      Seguendo il tuo esempio
      Stringeremo i denti
      E faremo del nostro cuor un tempio
      Quel cuor
      Che della tua intera vita
      È stato il motor
      Unica ragion
      Di ogni tuo gesto
      Ormai passato
      Ma mai scordato

      Lentamente
      Svanisce
      La tua figura
      Dentro gli occhi miei

      Sei arrivato
      O folle innamorato
      Al termine
      Di quest'ultima scalata
      In un luogo
      Dove noi saremo con te
      E tu sarai dissolto in noi

      Odiamo
      Il tuo saluto
      Scorgiamo il tuo sorriso
      Assaporiamo
      Il tuo pensiero
      Ci riscaldiamo
      Col tuo amore

      Mai
      Ti dimenticheremo!

      Davide... Addio.
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Stupro

        Dormiva li nel suo letto
        La stanchezza del giorno
        la portò ad un sonno profondo
        tra sogni che ora non ricorda più
        Nelle buie ore della notte
        si celava,
        l'ascesa del suo io
        Mani che amava la strinsero
        con una violenza unica
        lei rabbrividii,
        al sol pensiero
        ancora oggi rabbrividisci
        Non le fu permesso gridare
        mani forti si posarono sulla sua bocca
        lei d'improviso rivoltata...
        lacrime cadevano sul suo viso
        si dimenava,
        la sua forza era entrata persino nella sua anima
        nulla poté al suo volere
        Al termine di quello stupro
        non lo amò più
        mai più potè
        lasciò dentro di lei una ferita
        chiamata morte lenta.
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          Scritta da: etabeta
          in Poesie (Poesie personali)
          Un attimo, un brivido,
          due ali invisibili
          passate impercettibili,
          sfiorano appena i sensi impalpabili.
          Si posano piano,
          si fermano immobili.
          Ascolto in silenzio il respiro:
          lento, monotono, regolare,
          sulle ali leggere:
          è la mia anima
          che sul mare torna a cercare
          quello che in un tramonto potrebbe ritrovare.
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            Scritta da: Irene
            in Poesie (Poesie personali)

            Vita

            ... E un giorno mi trovai improvvisamente
            con gli occhi aperti
            e intorno tanta gente
            un po' sorpresa e quasi spaventata
            mi domandai perché
            io fossi nata.
            Il pianto mio
            e la disperazione
            furono il segno
            di tanta confusione.
            Già allora non capivo
            qual era il posto mio
            ed il disegno strano
            di questo strano Dio.
            Ma si, poi mi son detta
            e mi sentii abbracciata.
            Mi diedero la tetta
            e fui più sollevata
            e già quel dolce latte
            che mi riempì le gote
            mi fece incuriosir di cose ignote.
            Poi volsi il capo
            e col nasino in sù
            vidi un sorriso e
            mamma c'eri tu.
            Così trascorsi
            con il passar degli anni
            la gioventù
            tra rare gioie e affanni.
            Costantemente mi batteva il cuore
            ma non capivo mai
            se fosse amore.
            Sì... quella cosa che non ti fa mangiare
            e poi finisce
            per farti disperare.
            Quel sentimento
            che ti stravolge il cuore,
            che sembra gioia pura,
            è poi dolore.
            Ma ciò che dico
            è solo una visione
            si scioglie come cera,
            è la passione.
            L'amore vero
            per la mia esperienza
            è quello che si crea
            con la pazienza.
            Col dono di se stessi
            senza inganni
            con la fiducia vera
            dei tuoi affanni,
            con le carezze lievi
            agli occhi tuoi
            con baci da lontano
            finché puoi,
            con un sorriso
            anche a chi non vedi
            e senza orgoglio
            se sei tu che cedi.
            L'amore vero
            non ha mai rivali
            non ha ragione
            non ha neppure un fine
            e poi l'amore vero
            non ha confine,
            così conduco il tempo
            di questa vita mia
            affido le ali al vento
            e volo via...
            ad elargir carezze
            con il cuore pieno
            a regalare affetto
            e tanto amore vero.
            Madre, compagni e figli miei
            vi dò ciò che so dare
            di più io non potrei,
            anche perché da amare
            ho pur la sottoscritta.
            Or me ne devo andare,
            così starò un po' zitta.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Passeggio domenicale

              Ho sentito scoppiettare i funghi
              lungo il fiume dietro casa.
              Era il tramonto che moriva
              dietro le foglie del pioppo
              sussurrando un'Avemaria.

              Seduto sull'erba fresca
              colgo l'ultimo fiore di cicoria
              azzurro come il cielo.

              Il cane corre dietro fantasmi
              la gazza saltella sotto la siepe
              i moscerini mi danzano attorno
              scrutando l'ombra
              e i miei pensieri.

              È un passeggio domenicale
              quando cade pioggia fina
              con mia figlia parlantina
              sognando avventure ricche
              di tesori, innocenza
              e fantasia.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                La nostra casa

                Di fronte ad alti e verdi cipressi
                c'è la casa da me sognata:
                un giardino pieno di fiori
                un nido umano da amare.

                Quanto verde nei miei occhi,
                quanti colori nelle sue mani,
                quanti sogni della bambina
                corrono allegri nelle scale.

                Ascolto il respiro del cane
                vedo il nido della cicogna
                la farfalla mi vola intorno
                cercando un fiore da amare.

                Di fronte ad alti e verdi cipressi
                passo ore a contemplare
                un'ombra di un Dio pagano
                che non ama né sa parlare.

                Quante frecce nella sera
                quante favole da raccontare.
                Quanti fuochi d'artificio
                in queste mura da pagare.
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