Nascosto ti osservo, il sospiro del vento apre la finestra di legno blu e si trasporta verso di te accarezza i tuoi capelli nocciola e il sole, tintosi di ambra, illumina il tuo esser fine e tinge di rame i tuoi capelli e il tuo corpo sottile è la mia apparenza, il calore d'estate e l'ardore che bolle nell'anima mi rende passione, mi rende fuoco e con passo silenzioso mi avvicino a te, alle tue spalle, prendendoti con sussulto sinistro le braccia e lì ad un tratto appaio, dal buio alla luce, dal freddo al caldo le mie labbra sulla tua schiena, ti contorci e un brivido e un momento tutto si annulla per un attimo, il tuo capo cade indietro sulla mia spalla una mano scende e stringe la tua, un'altra si porta timidamente sul tuo petto sento il tuo respiro intenso, chiudo gli occhi e il tuo respiro per me diventa musica il tuo respiro mi fa respirare, mi rende libero, siamo un corpo e il sole ci illumina e la finestra è aperta sale su l'odor del mare, in profondità i colori del tramonto sull'orizzonte la linea perfetta delle acque ed io poggio la mia gote sulla tua e ti sussurro: non lasciarmi la mano che il viaggio è infinito.
Caldo, che soffoca, irrompe, sabbiosa l'aria, ed un corpo fresco, luminoso, irradia penetra l'aria e il cielo... cupo e afoso, e un corpo luminoso, puro, che nasconde sofferenza... tanta bellezza, tanta armonia, tanta lussuria tanta ingenuità, che passeggia con passo insolito, timido ma raggiante il suo essere, cos'è!? Una donna... colei che conquista, strazia, rende felici con o senza inganno, colei che tradisce, che ama che perde dignità nel farlo, che ti fa perdere dignità perché no!? Una donna che arrapa, eccita, ti fa bollire il sangue torpido di passione, sesso che ti guarda, ti deride, ti sorride, ti sorprende, una donna che con il suo corpo può illuminare una città buia e morta una donna che non dimentica, che non dimentichi, come puoi dimenticarla, una su un milione la devi ricordare, perché si infila nel cervello nell'anima innocentemente, una donna... una cascata, tanto coinvolgente che ti da pazzia e che se ti butti dentro non sai se esci liscio, morto, depresso, deluso o ne esci vinto meravigliato, stimolato, emozionato una donna quella donna che prima o poi ti parlerà del tempo del suo... del tuo... del vostro... quella donna che prima o poi ti dirà di si, perché pietà ne ha, perché e pulita nel suo peccato innocente seppur stronza, perché lei soltanto lei sa e conosce la parola amore.
Cerco di ricordare l'anno, il mese, il giorno, l'ora, il minuto, l'attimo in cui io ho smesso di essere io, Cerco di ricordare l'istante in cui tu hai smesso di essere tu Non so quand'è che ci siamo fusi e confusi insieme le menti, le anime, i cuori, le ossa e le carni è accaduto in silenzio, senza avere neanche il tempo di accorgersene Io, Tu, Tu, Io Ma adesso il silenzio ha lasciato spazio al rumore Io, Tu, Tu ed Io a quel rumore che sa fare solo l'amore.
Vita Mia fatta di gioie e d'incertezze fatta di paure e di carezze Vita Mia che mi hai lasciata troppo in fretta avevi forse paura della mia troppa voglia di vita? Davanti ai miei occhi c'erano infinite pianure infinite discese e infinite salite ma erano le mie pianure, le mie discese e le mie salite. Stelle cadenti in un'oscurità di cielo erano i miei sogni. Vita Mia non mi lasciare sospesa come piuma sono intrappolata in questo corpo ma la mia mente vola via. Ho solo gli occhi per vivere ma se solo potessero esprimere ciò che la mia anima sente sarebbero un temporale. Vita Mia lasciami esplodere. Voglio di nuovo vivere sentire la libertà accendere ancora il mio spirito scalfire questo scudo che trattiene la mia forza. Vivrò ancora un giorno certo non qui in un altro luogo o forse spazio neanche io lo so dire fino a quando Vita Mia non ti rassegnerai a lasciare il mio corpo per sempre raffreddare.
Vecchi marciapiedi, braccia materne per anime senza tempo consegnate alla solitudine. Quante storie e quanta vita sul grigio dei marciapiedi. Ricoperti da cartoni vissuti, depositari silenziosi di lacrime, sono il rifugio ultimo della disperazione. Sferzati dal vento dell'imperturbabilità, calpestati da passi anonimi e frettolosi, abbandonati anche dall'ultimo raggio di sole. Per tetto un cielo che, avaro, nasconde anche l'ultima stella. Le mani tese chiedono pietà, gli occhi, ormai spenti, raccolgono l'indifferenza.
È tempo di guardare con gli occhi e non con il cuore È tempo che l'anima in balia di un paradiso perduto torni nelle sue ragioni È tempo che i pensieri ritrovino il sentiero... È tempo di riprendere la propria dignità... è tempo.
È l'amore che fa vivere il mondo L'amore è di pochi.
l'esercito del male è in gran numero Bisogna trovare una via d'uscita a questo grande malessere collettivo L'amore crea, il male annienta Restano ovunque distruzione, macerie, malattia I bambini sono il futuro loro sono frutto dell'amore hanno gli occhi rivolti al mondo.
Così cambia la vita, senza preavvisi, così crolla un mondo e si spegne una luce. Così cambia la vita, senza un perché, senza una spiegazione e può essere tremendo camminare a lungo sulle sponde deserte urlando invano al cielo. Ma la forza di un cuore indomito sa resistere anche ai sussulti più profondi e violenti e tu oggi sei il mio premio, tu sei la luce in fondo al mio orrendo tunnel, sei l'aria dopo una vita di affanni e fiato morto, sei il Dio che cercavo invano e che ora vedo nei tuoi occhi. Dormi tra le mie braccia piccolo fiore, lasciati cullare, lasciati proteggere, lasciati amare, lascia che la mia vita trovi un senso vegliando il sonno tuo, proteggendo la vita tua.