Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Enorme gioia
Che senso di serenità interiore
riscopro con enorme gioia
sono felice
e mi ritrovo qui... a tener su di morale... la noia.
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Che senso di serenità interiore
riscopro con enorme gioia
sono felice
e mi ritrovo qui... a tener su di morale... la noia.
Non so capire le bugie del tempo
ti tiene sotto braccio da quando sei bambino
ti stimola... ti fa l'occhiolino
Ti allunga la sua mano
ti invoglia a correre nel vento
e la felicità di crescere
ti sta giocando... ma sei contento
Ti truffa nel suo modo di raccontar le storie
e quando te ne accorgi
sono già memorie
Non so capire le bugie del tempo
sono arrivato qua
in un momento
Ora che il mio bisogno
è che il tempo passi in fretta
lui non mi degna... se ne sta seduto e aspetta
e ciò non gli fa onore
Ed io non so che fare
per rivederti... dolce amore.
Miscele di profumi... invadono le stanze
erbe aromatiche fiori di provenza
lasciano gusto forte a debole pietanza
evasa dalla pentola... in racchiusa latitanza.
Battito d'ali... battito di ciglia
aprire porte scatto di maniglia
nascoste soluzioni oltre le soglie
ante a ribalta fan scivolare depositate foglie
nuove vetrate nella mente
eludono le voglie.
Quando arrivi al punto in cui
non credi più a niente...
fermati! Siediti un attimo e guardati attorno...
prendi le tue mani e
sentile mentre le passi sul tuo viso...
forse piangerai
forse urlerai e griderai chiedendo un perché...
forse respingerai una mano amica
forse tu per primo ti dirai che hai sbagliato tutto
e forse passeranno giorni ed
intere notti di un vuoto immenso
arriverai forse a non vedere nessun colore
e arriverai a chiedere e a provare
di essere diverso da ciò che sei sempre stato...
ma fermati!
Sentirai pian piano la voglia di muovere
un primo passo su
una strada che nemmeno pensavi esistesse
avrai paura...
camminerai e spesso ti fermerai,
ritornerai su i tuoi passi con mille domande
senza la risposta di nessuno,
ma cammina!
Si cammina!
Non te ne renderai conto subito,
eppure ti accorgerai di percorrere una strada nuova
e nello stesso momento di
attraversare proprio ciò
che ti aveva portato a non credere
più a niente!
Ci sono ponti sospesi tra profondi precepizi,
e c'è un cielo che a volte ci
sembra troppo lontano
eppure tutto si può attraversare e tutto
è più intorno e dentro di noi più di quello
che noi stessi possiamo sentire e abbracciare.
Come la pioggia che cade lenta, bagna uomini e terre,
dona speranza a chi è assetato e lava chi è sporco
diventa tempesta ed uragano,
suono scrosciante che spazza via ciò che è di troppo,
impuro e sbagliato.
Coma la neve che offusca ricordi e dolori, delusioni,
si trasforma in valanga e distrugge ciò che incontra sulla sua strada;
allo stesso modo siamo noi:
tu pioggia, io tempesta.
Tu neve, io valanga.
Avrebbe voluto sogni facili da raggiungere,
il sole ad abbronzarle la pelle d'estate
e la neve a coprirla d'inverno.
Avrebbe voluto un tempo lento,
disegni colorati alle pareti e scrivere poesia.
Viaggiare per terra e per mare,
conoscere uomini e donne di mille colori diversi
e raccontarne gli occhi, gli odori, i sapori.
Avrebbe voluto assaggiare il mondo con la bocca
e le mani, come i bambini.
Avrebbe voluto una pace che non finisse alla sera
e non le lasciasse incubi da combattere.
Avrebbe vissuto d'amore e fantasia,
si sarebbe fidata del mondo,
e avrebbe scritto storie di felicità.
Che grandi movimenti
che dolci... questi scombussolamenti
è come essere in balia dei venti
vuoi fare mille cose e... non ne combini una
parli con gli altri... tra la gente
ma stai parlando con la luna
fortuna che le segnaletiche stradali
ti indicano il posto
se no saresti già... a chi l'ha visto
ti accorgi piano piano con stupore
che le tue fantasie... cambiano colore
e percepisci a naso... il profumo dell'amore
la tua saggezza... la ragione
si sente un po impotente
e gira a vuoto... nei labirinti della mente
ti muovi con disinvoltura tra i dolci pensieri
e vesti il cuore... di stupendi desideri
poi finalmente torni a casa... felice
anche di ritrovare il quotidiano
mi pensi... chiudi gli occhi
e sai d'avere il cuore mio... nella tua mano.
Mostro.
Tale sono ai tuoi occhi.
Ti ho stretta quando hai avuto bisogno,
consolata quando è servito,
fatto ridere quando ho potuto,
aiutata quando è stato possibile.
Eppure sono un mostro.
Ero felice quando ti ho conosciuta,
euforico quando ti ho capita,
contento quando ho imparato a volerti bene,
confuso quando ho capito di amarti.
Eppure sono un mostro.
Un mostro perché non ho capito,
un mostro perché non ho compreso,
un mostro perché non ho proseguito a farmi del male,
un mostro perché continuo ad amarti.
Si, sono un mostro.
Mi reputi uno che gode del dolore degli altri,
un finto amico,
uno che rinfaccia,
un bastardo.
Un mostro.
E forse lo sono,
forse no.
... ma tu, non lo scoprirai mai.
Poche stelle scaldano la strada,
mi riuniscono a Madre Terra.
Altri,
tanti,
pianeti oscuri,
rubano quel calore.
Annego in una notte senza luce,
muoio nel vuoto...
e lì attendo,
nel buio,
a mani tese,
nuova energia...