Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

La Befana

La befana questo mese
gira intorno per il paese
Va tra monti e mare, e fiumi
Ha con se un sacco pieno di dolci e di profumi

Viaggia in groppa alla sua scopa
gira gira
mai si adira
Si infila nelle case nei caminetti
I bambini sanno che lei verrà hanno esposto le loro calze che lei riempirà
Di dolci o di carboni per i bimbi
cattivi o buoni
Ma lei in realtà la sua mano infila lesta anche se vecchia brutta ma onesta
un dono vuole lasciare per poi
l'anno dopo ritornare.
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Guardo

    Guardo attraverso la finestra della mia vita
    il mio passato.
    Chiudo la finestra.
    Ma riaprendola per guardare il presente
    guardo,
    ma
    nulla vedono i miei occhi.
    Allora rivolgo lo sguardo su
    a Dio
    guardo
    guardo
    guardo
    quel bagliore che dovrebbe comparire,
    ma nulla ancora oggi
    appare.
    Forse mai niente potrà essere per me futuro!
    Visto che il silenzio
    è talmente duro.
    Guardo e aspetto
    che quel brivido
    attraversi il mio cuore
    e cominci se mai ci sarà
    a scaldarmi
    dopo tanto freddo
    che mi ha lasciata assorta.
    Guardo.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Il castello 2

      Quando il ragazzo diventò ancora più grande...
      E il papà sempre più vecchio...
      Il ragazzo si avventurò per il mondo...
      Ma si ricordò che fine avevano fatto i genitori...
      Di suo padre allora il ragazzo si portò tutto...
      E gli chiese anche a suo padre se voleva venire...
      Allora il papà le rispose di sì...
      Andarono a visitare quasi tutta l'Italia...
      Il ragazzo scese dalla macchina e faceva foto...
      Ad un castello...
      Il ragazzo entrò nel castello...
      E vedeva il passato...
      Vedeva suo padre quando combatteva contro la strega...
      Poi lui scappò dal castello solo che come vi ho detto chi...
      Entra non può più uscire...
      Il ragazzo si spaventò allora il papà entrò...
      Lo prese e cercò di uscire...
      Apparsero i genitori del papà...
      E le dissero tra poco uscirai o paura che...
      Non esci più... disse la mamma...
      Devi sconfiggere le forze del male...
      E il ragazzo aveva tanta paura...
      Perché lui non aveva mai sconfitto...
      Allora aprì la porta ma non sapeva...
      Come aveva fatto ad aprirla...
      Il ragazzo tornò a casa...
      Prese la macchina fotografica...
      E si guardò quel castello...
      Ma era troppo orribile...
      Ti venivano i brividi solo...
      A guardarlo...
      Il ragazzo si avventurò per altri...
      Posti ma si era dimenticato del papà...
      Pensava che era morto e disse...
      Fra lui e lui...
      E se invece mio padre fosse vivo...
      Ma in realtà il papà era morto anche lui...
      Allora il ragazzo dovette stare da solo...
      Il ragazzo quando aveva circa trent'anni...
      Nacque un figlio...
      Questo figlio li piacevano i castelli...
      E allora suo padre li raccontò...
      Che qua c'è un castello...
      Stregato che se ci entravi era difficilissimo...
      Andarsene...
      Il figlio non ci credeva ancora...
      Allora chiese al papà in che zona era...
      Andò e vide questo castello...
      Con le luci accese...
      Allora un po' si spavento...
      Entrò (ma visto che questo figlio era magico...
      E lui però non lo sapeva... )...
      Ci credette e scappò...
      Lui non ci entrò mai più!
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        in Poesie (Poesie personali)
        C'era in un bosco...
        Un castello, dentro il castello non ci abitava
        Nessuno, un giorno la porta del castello si aprì...
        Si vedevano le luci accese...
        Ma non si trovò niente... in quel castello...
        Poi arrivò un uomo entrò dentro il castello...
        L'uomo aveva tanta paura poi l'uomo vide delle
        Formiche e piccoli ragni...
        Quando vide i ragni cercò di scappare...
        Ma il castello era stregato...
        E quando uno entrava non si poteva più uscire...
        L'uomo pensò che doveva stare per tutta la vita...
        Allora si mise a piangere...
        Poi apparse un angelo femmina e le disse...
        Che lei solo poteva farlo uscire...
        Allora l'uomo la pregò di farlo uscire ma si fece
        Imbrogliare quel angelo era la strega che aveva imprigionato...
        Anche i loro genitori...
        Allora l'uomo pensò che era in trappola...
        Poi erano comparsi il suoi genitori...
        I genitori lo stavano proteggendo solo che la strega...
        Li mandò via con un soffio cattivo...
        Allora la strega pensò ti ammazzare anche lui...
        Solo che quando puntò lo scettro non lo ammazzò...
        Perché solo lui poteva proteggere il mondo allora...
        Si fece coraggio quando l'uomo si alzò...
        La strega cadde a terra lui prese lo scettro...
        E fece e ammazzò la strega così tutti...
        Potevano entrare e scoprire cosa c'era lì dentro il castello...
        Poi però lui non si avvicinò mai più a quel castello... -
        Perché aveva tanta paura stare fuori pensa...
        Dentro il castello...
        Lui fece di tornare a casa...
        Andò a letto e sognò cosa aveva passato quella notte dentro...
        Il castello lui lo raccontò a tutti e nessuno...
        Si avvicino anzi uno solo il figlio piccolo...
        Del'uomo il figlio aprì la porta del castello...
        E l'uomo le disse torna qua...
        Perché anche se aveva ammazzato...
        La strega non vuol dire che non lo intrappola...
        L'uomo prese il piccolo e lo alzò, e tutti...
        Applaudirono così il piccolo sorrise...
        Solo che l'uomo non si scordò mai più...
        Quando nel castello la strega
        Uccise i suoi genitori...
        Quando il piccolo il figlio diventò grande...
        Li raccontò che i suoi genitori sono morti...
        Per colpa della strega che li ha uccisi...
        Il figlio si mise a piangere...
        E il padre le disse di non piangere...
        Ormai è accaduto...
        Allora il figlio le chiese se poteva...
        Solo rivedere la porta del castello...
        Il padre le disse di no...
        Perché poteva restare intrappolato...
        In quel castello...
        Allora il figlio disse ok papà...
        Il papà per spiegare perché non doveva vedere la porta...
        Era perché non lo voleva perderlo e perché faceva...
        La fine dei genitori.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Amore...

          So dove sono i tuoi pensieri... e dove guarda il tuo cuore,
          So dove le lacrime hanno origine,
          So dove il tuo sorriso si è perso,
          So come indossi le tue maschere,
          So come il silenzio rende arse le proprie emozioni,
          So di un tempo che non ha fine,
          So di un sogno che diventa... bisogno,
          Ma so anche che dopo un tramonto...
          C'è sempre un alba!
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            Scritta da: dax
            in Poesie (Poesie personali)

            Inquinamento Italico

            Inquina l'aria
            il vento ammorbante,
            la vita si sbriciola disseccata
            depredata è la natura.

            Montagne di rifiuti
            ingombrano la terra
            che fu della
            Grecia antica
            dei cesari
            dei papi
            del rinascimento.

            Il mare nostrum depredato
            inquinato da legali assassini
            della natura, del creato.

            Politici incompetenti, corrotti.

            Masse ignoranti menefreghiste
            illuse dal benessere consumista
            ormai giunto al suo declino inarrestabile.

            Geme la terra violentata
            la natura massacrata
            innocenti assassinati
            milioni d'Abele un solo Caino

            La nostra stupidità il nostro egoismo
            ci condanneranno
            alla fine ineluttabile.

            Giaceremo insepolti sulla terra
            tra le macerie delle città
            e del nostro orgoglio.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              L'unico vestito

              Ci sarà pure un posto dove poter posare il cuore
              per farlo riposare

              lontano da emozioni che lo fanno vibrare
              tremare sobbalzare

              senza dover per forza restare ad ascoltare
              le note sue d'amore

              per poi danzar con lui nei vorticosi passi
              saltando nelle gioie ruotando nel dolore

              e avere come unico vestito
              il suo colore

              ci sarà pure un posto dove poter posare il cuore

              ma il solo pensarlo mi fa stare male

              non riuscirei a vivere... senza l'amore.
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                Scritta da: Anna D'Urso
                in Poesie (Poesie personali)

                Maschera

                Mi guardo allo specchio e più non vedo
                il sorriso che arrivava al cielo,
                cerco la donna che mostrava gli occhi,
                non c'è, è scomparsa dietro i rintocchi.

                Costeggio la mia vita, la guardo dal di fuori,
                non sono quella che voglio e son dolori,
                sorrido e mi soddisfo del giorno che ho,
                la notte scende presto, chiede il conto però...

                Mostrami dolce luna la vera faccia
                non stare con la maschera, sei una feccia,
                allarghi il cuore e sorridi dolcemente,
                non puoi ingannare il sole e chi ti conosce
                veramente.

                Scelgo di restare, non posso più andare,
                la vita è destino, non si può cambiare,
                nel tempo che ho del sonno chiedo a Dio
                di non svegliarmi all'alba, di divenir oblio...
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                  Scritta da: piumarossa70
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Oggi ho poco da dire... penso sì penso molto,
                  a volte troppo
                  oggi è uno del mese uno... un inizio...
                  fuori silenzio interrotto da qualche tram
                  che sferragliando tranquillo
                  passa con nessun viaggiatore...
                  solo chi guida c'è sul tram...
                  e io
                  curiosa continuo a guardare e a pensare...
                  il pino di fronte la mia
                  finestra è leggermente imbiancato
                  dalla polvere di neve caduta sta
                  notte...
                  guardo uno dei miei gatti che silenzioso
                  osserva e forse
                  ancora si sta chiedendo cos'è
                  stato tutto quel rumore di boati e
                  lampeggi colorati...
                  gli altri due dormono abbracciati sul divano... e
                  penso e ascolto questo inizio di ciclo,
                  questo numero uno che è già
                  un passo in più per camminare nei sogni in cui credo,
                  senza
                  conoscerne la meta ma nello stesso
                  tempo imparando dalle stesse orme
                  che lascio...
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