La befana questo mese gira intorno per il paese Va tra monti e mare, e fiumi Ha con se un sacco pieno di dolci e di profumi
Viaggia in groppa alla sua scopa gira gira mai si adira Si infila nelle case nei caminetti I bambini sanno che lei verrà hanno esposto le loro calze che lei riempirà Di dolci o di carboni per i bimbi cattivi o buoni Ma lei in realtà la sua mano infila lesta anche se vecchia brutta ma onesta un dono vuole lasciare per poi l'anno dopo ritornare.
Guardo attraverso la finestra della mia vita il mio passato. Chiudo la finestra. Ma riaprendola per guardare il presente guardo, ma nulla vedono i miei occhi. Allora rivolgo lo sguardo su a Dio guardo guardo guardo quel bagliore che dovrebbe comparire, ma nulla ancora oggi appare. Forse mai niente potrà essere per me futuro! Visto che il silenzio è talmente duro. Guardo e aspetto che quel brivido attraversi il mio cuore e cominci se mai ci sarà a scaldarmi dopo tanto freddo che mi ha lasciata assorta. Guardo.
Quando il ragazzo diventò ancora più grande... E il papà sempre più vecchio... Il ragazzo si avventurò per il mondo... Ma si ricordò che fine avevano fatto i genitori... Di suo padre allora il ragazzo si portò tutto... E gli chiese anche a suo padre se voleva venire... Allora il papà le rispose di sì... Andarono a visitare quasi tutta l'Italia... Il ragazzo scese dalla macchina e faceva foto... Ad un castello... Il ragazzo entrò nel castello... E vedeva il passato... Vedeva suo padre quando combatteva contro la strega... Poi lui scappò dal castello solo che come vi ho detto chi... Entra non può più uscire... Il ragazzo si spaventò allora il papà entrò... Lo prese e cercò di uscire... Apparsero i genitori del papà... E le dissero tra poco uscirai o paura che... Non esci più... disse la mamma... Devi sconfiggere le forze del male... E il ragazzo aveva tanta paura... Perché lui non aveva mai sconfitto... Allora aprì la porta ma non sapeva... Come aveva fatto ad aprirla... Il ragazzo tornò a casa... Prese la macchina fotografica... E si guardò quel castello... Ma era troppo orribile... Ti venivano i brividi solo... A guardarlo... Il ragazzo si avventurò per altri... Posti ma si era dimenticato del papà... Pensava che era morto e disse... Fra lui e lui... E se invece mio padre fosse vivo... Ma in realtà il papà era morto anche lui... Allora il ragazzo dovette stare da solo... Il ragazzo quando aveva circa trent'anni... Nacque un figlio... Questo figlio li piacevano i castelli... E allora suo padre li raccontò... Che qua c'è un castello... Stregato che se ci entravi era difficilissimo... Andarsene... Il figlio non ci credeva ancora... Allora chiese al papà in che zona era... Andò e vide questo castello... Con le luci accese... Allora un po' si spavento... Entrò (ma visto che questo figlio era magico... E lui però non lo sapeva... )... Ci credette e scappò... Lui non ci entrò mai più!
C'era in un bosco... Un castello, dentro il castello non ci abitava Nessuno, un giorno la porta del castello si aprì... Si vedevano le luci accese... Ma non si trovò niente... in quel castello... Poi arrivò un uomo entrò dentro il castello... L'uomo aveva tanta paura poi l'uomo vide delle Formiche e piccoli ragni... Quando vide i ragni cercò di scappare... Ma il castello era stregato... E quando uno entrava non si poteva più uscire... L'uomo pensò che doveva stare per tutta la vita... Allora si mise a piangere... Poi apparse un angelo femmina e le disse... Che lei solo poteva farlo uscire... Allora l'uomo la pregò di farlo uscire ma si fece Imbrogliare quel angelo era la strega che aveva imprigionato... Anche i loro genitori... Allora l'uomo pensò che era in trappola... Poi erano comparsi il suoi genitori... I genitori lo stavano proteggendo solo che la strega... Li mandò via con un soffio cattivo... Allora la strega pensò ti ammazzare anche lui... Solo che quando puntò lo scettro non lo ammazzò... Perché solo lui poteva proteggere il mondo allora... Si fece coraggio quando l'uomo si alzò... La strega cadde a terra lui prese lo scettro... E fece e ammazzò la strega così tutti... Potevano entrare e scoprire cosa c'era lì dentro il castello... Poi però lui non si avvicinò mai più a quel castello... - Perché aveva tanta paura stare fuori pensa... Dentro il castello... Lui fece di tornare a casa... Andò a letto e sognò cosa aveva passato quella notte dentro... Il castello lui lo raccontò a tutti e nessuno... Si avvicino anzi uno solo il figlio piccolo... Del'uomo il figlio aprì la porta del castello... E l'uomo le disse torna qua... Perché anche se aveva ammazzato... La strega non vuol dire che non lo intrappola... L'uomo prese il piccolo e lo alzò, e tutti... Applaudirono così il piccolo sorrise... Solo che l'uomo non si scordò mai più... Quando nel castello la strega Uccise i suoi genitori... Quando il piccolo il figlio diventò grande... Li raccontò che i suoi genitori sono morti... Per colpa della strega che li ha uccisi... Il figlio si mise a piangere... E il padre le disse di non piangere... Ormai è accaduto... Allora il figlio le chiese se poteva... Solo rivedere la porta del castello... Il padre le disse di no... Perché poteva restare intrappolato... In quel castello... Allora il figlio disse ok papà... Il papà per spiegare perché non doveva vedere la porta... Era perché non lo voleva perderlo e perché faceva... La fine dei genitori.
So dove sono i tuoi pensieri... e dove guarda il tuo cuore, So dove le lacrime hanno origine, So dove il tuo sorriso si è perso, So come indossi le tue maschere, So come il silenzio rende arse le proprie emozioni, So di un tempo che non ha fine, So di un sogno che diventa... bisogno, Ma so anche che dopo un tramonto... C'è sempre un alba!
Mi affaccio alla finestra del mio cuore, e, dal prato del tempo un bimbo appare: anno novello, dono di ore, giorni di pace. Nuova perla adorna la collana della vita donata da Te, o Dio, che sei l'Amore.
Mi guardo allo specchio e più non vedo il sorriso che arrivava al cielo, cerco la donna che mostrava gli occhi, non c'è, è scomparsa dietro i rintocchi.
Costeggio la mia vita, la guardo dal di fuori, non sono quella che voglio e son dolori, sorrido e mi soddisfo del giorno che ho, la notte scende presto, chiede il conto però...
Mostrami dolce luna la vera faccia non stare con la maschera, sei una feccia, allarghi il cuore e sorridi dolcemente, non puoi ingannare il sole e chi ti conosce veramente.
Scelgo di restare, non posso più andare, la vita è destino, non si può cambiare, nel tempo che ho del sonno chiedo a Dio di non svegliarmi all'alba, di divenir oblio...
Oggi ho poco da dire... penso sì penso molto, a volte troppo oggi è uno del mese uno... un inizio... fuori silenzio interrotto da qualche tram che sferragliando tranquillo passa con nessun viaggiatore... solo chi guida c'è sul tram... e io curiosa continuo a guardare e a pensare... il pino di fronte la mia finestra è leggermente imbiancato dalla polvere di neve caduta sta notte... guardo uno dei miei gatti che silenzioso osserva e forse ancora si sta chiedendo cos'è stato tutto quel rumore di boati e lampeggi colorati... gli altri due dormono abbracciati sul divano... e penso e ascolto questo inizio di ciclo, questo numero uno che è già un passo in più per camminare nei sogni in cui credo, senza conoscerne la meta ma nello stesso tempo imparando dalle stesse orme che lascio...