Poesie personali


Scritta da: Rolla Gabriele
in Poesie (Poesie personali)

Artefice del nuovo Anno

Trascorrono gli anni,
oggi più veloce di ieri,
destrieri inbizzarriti
erranti senza sosta
in una realtà
di cui l'essenza è la sola difficoltà

E oggi come ieri,
cerchiam l'appiglio
nel punto finale
dell'interminabile figura,
che chi la segue,
or sarà all'inizio,
della fine,
o alla fine,
dell'inizio.

Ed ignari della nostra sostanza più vera,
fluttuiamo,
nel marasma
di una vita ordinata,
nella frenesia
di una vita tranquilla,
nel terrore
di un domani certo,
nell'amore,
di un'esistenza meschina.

Or che in un nuovo
ultimo giorno sei giunto,
interrompi per un istante il tuo vagare.

Rinasci ora e per sempre,
ad ogni istante,
nell'infinito presente,
unico vero sinonimo
della tua ragion dell'essere.

Non tentar l'ingegno
nell'escogitar qualche tranello,
ma come l'aria alimenta il fuoco,
fa che l'amor di una nuova esistenza incendi il tuo cuore,
e come disse il sommo poeta,
che quella poca favilla
sia la sostanza di una gran fiamma seconda

Rivoluzione dell'animo,
"fattor che si fa sua fattura",
artefice del nuovo anno,
artefice della tua esistenza!
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    L'uomo che giocava con le parole

    Un giorno vidi un uomo, un uomo strano a dire il vero
    chi egli fosse tuttora rimane per me un mistero.
    Era un soggetto alquanto singolare
    ciò che lui faceva nessun altro lo riusciva a fare.

    Lui giocava, sì, avete capito bene, giocava
    e di nient'altro si interessava.
    Come i bambini le novità scopriva
    ma solo di carta e penna si serviva.

    Giocava con le parole, sue amiche erano le congiunzioni
    che usava come i mattoncini delle costruzioni
    per creare palazzi fatti per misteriosi abitanti,
    sue compagne erano le virgole e i punti suoi fedeli aiutanti.
    Con un verbo dava il movimento ad un soggetto
    con un aggettivo o un'apposizione arricchiva un concetto.

    Se le parole non erano contente di stare come stavano
    e con lui stonate si lamentavano
    egli minimamente si indispettiva
    cominciando invece una nuova trattativa
    subito le accontentava con un articolo o un verbo in più o in meno.

    Una vita del genere a molti provocherebbe noia,
    ma non per l'uomo che giocava con le parole, ogni giorno era una sfida e una gioia
    accontentare un verbo, litigare con un complemento
    tutto questo per lui era un vero divertimento!

    C'era chi lo credeva pazzo, a vederlo lì seduto a conversare con la sintassi,
    c'era chi lo credeva un genio, chi lo chiamava poeta, scrittore, professore!
    Ma in verità a lui non interessava, l'unica cosa che lo intristiva
    era lasciare le parole alla deriva.

    Come venne così se ne andò un giorno mai più lo si trovò.
    Io ancora credo che lui giochi con le sue amate parole
    con cui trascorreva felice tutte le ore.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Equestri giochi

      Acropoli di vento e sabbia
      rigano bianchi desideri
      rami di bianco tufo sorreggono i pensieri

      intrinseche le larghe vie d'uscita
      scorci di panorama
      visioni d'aria respirata

      tesori ricoperti dalla storia
      oltraggi graffittari
      insultano memoria

      tensione illumina le scure notti secolari
      nelle elettriche visioni plateali

      lapilli lavici infuocano parole
      equestri giochi magici

      si mescolano al sole.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Righe di scogli

        Arcobaleni sagomati nella sabbia
        lambiscono i sentieri
        esportazione sottobanco
        di futili pensieri
        seguendo stelle d'ormai sfocata luce
        sentendo voci roche
        bagnate da liquor di noce
        asciutto è il suono di grasse andate feste
        nature morte... ferme
        come le tende alle finestre
        darsene chiuse da naufragate situazioni
        righe di scogli immobili infrangano emozioni
        alte maree sommergono
        doveri e frustrazioni.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Senza un approdo

          Trasporta amore il fiume che attraversa la mia anima
          ma la paura delle sue correnti... delle sue rapide... le anse
          i continui mutamenti
          stravolgono lo scorrere dei sentimenti

          Toccare sponde dolci senza un approdo per il cuore
          e ritornare al centro portando dietro me
          scie di dolore

          Ho già calato ancore nei miei fondali
          per rimanere fermo
          cercando appigli... senza assorbire i mali

          Ma il vento strappa i miei legami
          e scivolano via le tue... dalle mie mani

          Porta con se i colori dell'amore
          il lungo fiume che mi divide l'anima
          ma non ho più paura delle sue correnti
          il cuore è calmo
          e segue lo scorrere dei sentimenti.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Foglioline di the rosso

            Cammino a testa bassa
            gente
            mi calpesta... mi trapassa

            Mi perdo... mi sciolgo dentro una vibrazione
            come foglioline di the rosso
            in fusione

            Ciottoli di malinconia riflettono il mio ieri
            nodi nell'anima
            soffocano i desideri

            Entro nel verde di una croce che esalta il suo colore

            Occhi gentili parlano con me
            con garbo
            si legge che l'ipocrisia non c'è

            Ridono i pensieri... in cerca di rime
            come spiegare
            d'involucri... con le manine?

            Lascio dietro di me la gentilezza
            esco
            e subito pensarti è una carezza

            L'aria pesante rallenta il movimento
            aspetto...
            gente mi calpesta
            mi trapassa... non la sento
            aspetto... te
            magico momento.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              La fabbrica di giocattoli

              Sei entrata nella mia fabbrica
              Al primo sguardo ti sei innamorata
              mi hai baciato
              mi hai coccolato
              Mi hai usato per mesi
              Mi hai sfruttato per giorni
              Siamo stati assieme minuto per minuto
              Ora sono rimasto solo
              Ora mi hai abbandonato
              Ero il tuo dolce giocattolo.
              Vota la poesia: Commenta