La vita, un impetuoso fiume, scorre senza sosta, tutto sovrasta, tutto travolge, può far soffrire nei momenti di difficoltà, lo puoi deviare, ma mai lo potrai fermare, se non quando sfocerà nel mare, il capolinea, prima di ritornar a scorrere verso l'ignoto!
Un impetuoso fiume, che sempre evolve, che mai si ferma, accarezza le pietre, superandole dolcemente, non bastano gli ostacoli per smorzare il suo corso, un tetragono inafferrabile, dona la vita a chi di lui si nutre, dona la vita a chi in lui vive, unica fonte per l'esistenza dei mari, unica ragione di vita di ogni essere.
La vita, un interminabile fiume, sempre uguale, ma diverso, dipende dagli occhi e dal cuore, di chi seduto lo osserva, o di chi, sulla barca lo vive!
Mi presento io "non son nessuno" Sono io e basta Ma tu chi sei! Tu, si dico a te che ti prodighi per sapere di me Siamo caduti qui in terra in tutta fretta come angeli dal cielo Chi ha un'ala rotta, chi s'alza in volo e cambia rotta Io sono un'anima sola e basta tu vattenn' a me non ce pensà.
Strano, si proprio strano. Noi donne abbiamo il potere magistrale di farci amare. Sentirti amata gli ormoni fanno festa addio malinconia si fa festa. Ma guarda un po' l'uomo quanto è strano! Prima ti dice ti amo poi si ritira piano, piano. L'uomo in realtà a questa età. Vorrebbe una donna importante senza problemi, che tolga i suoi problemi. Ma alla fine cosa resta! Se questo non è. Niente si è giocati avidamente nuovamente. Con una donna ignara che credeva veramente di essere amata invece nuovamente è stata usata. Amare è una parola molto grande, molto importante, devi esserne sicuro prima di dire ti giuro.
Una nuova primavera attraversa l'inverno, il sole scalda la neve del mio triste affanno, mi distendo accarezzata dai raggi del sole anche senza te cospargo amore.
Non venne mai il rimpianto nel mio dire, non si piange senza provare amore, sei stato la saetta del mio cielo, adesso sono in pace dentro al mio cuore vero.
Il lago è fermo nella foto dormiente, la natura tace, sono nella tua mente, il freddo mi riscalda, non lo temo perché quel che è rimasto nel mio cuore è puro.
Provvista di sorrisi e scorpacciate di sereno, l'estate è nel mio cuore, non c'è neve che temo, riposo queste ossa sulla nuda terra, adesso che sono spogliata dopo un'inutile guerra, sorrido al nuovo oggi che ha sbarrato l'ieri, non ci sarà tempesta che porrà dei freni, rinasco e mi commuovo guardando il giorno che comincio a vivere senza paura intorno.
Parlo a te disteso su quel letto, parlo a te senza sorriso, senza un lamento.
Parlo a te che sai ascoltare, che non giudichi e non ami giudicare
Parlo a te ora che ho il coraggio, ora che gli occhi mi consigliano un pianto, ora che ti assolvo dagli errori del passato: per sentirmi forte, per non aver paura, per non sentirmi solo, incompreso e condannato
Parlo a te ora che sei dentro di me ora che ho la forza di capire. Ora che riposi in pace.
Gli occhi spenti di una muta sera affondano i piedi su una tiepida sabbia di stelle calpestando quel senso d'inquietudine e incanto dell'uomo senza domande dell'immenso.
Sulle onde bramose d'una lacrima si riflette la luna morente che s'infrange contro una scogliera d'anime, l'ultima muraglia della sera.
È imbrattando d'animosità la quiete che risorgo ogni giorno dal mare, trovando l'istinto oltre la ragione.
Specchio. Riflesso del mio volto li, ma sono io? Mi chiedo Specchio! Chi sono io? Appare una donna dal viso stanco, mani stanche che hanno lavorato tanto. Solchi che circondano il volto di chi non si arrende Non ha più niente. Specchio, fammi rivedere abbracciata ai miei figli col sorriso. Specchio, specchio. Specchio.
E rannicchio l'anima a infittire sensazioni... E cerco solo dissolvenze di spigoli che inducano spazio morbido a soffi di pensieri. Così libera, sciolta da nodi della mente trascino in me l'emozione di uno sguardo che sia luce nel buio.