Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
L'attimo fuggente
Ci sono nella vita
luci e ombre,
profumi e odori,
colori e sfumature.
Coglierli è un pregio
viverli un opportunità!
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Ci sono nella vita
luci e ombre,
profumi e odori,
colori e sfumature.
Coglierli è un pregio
viverli un opportunità!
Ogni giorno al sorgere del sole
l'oscurità della notte cicla
baciata dall'alba mattutina,
ed ogni giorno al nostro risveglio
l'incanto di un sogno ci abbandona
aprendo gli occhi ad un nuovo mondo.
Ogni giorno hai fra le tue mani la possibilità
di trasformare un evento qualsiasi
in un giorno da ricordare...
... non sprecarla!
Comincia oggi il viaggio tra due parole,
piccole e sante che dicono tutto,
ma che solo alla fine si faranno svelare.
È appena iniziato e ora già ci fermiamo,
siamo davanti e dentro alla prima cosa incontrata...
È il respiro affannato e in apparenza invecchiato,
ma senza un perché.
Lo seguiamo e ora siamo davanti a Te.
Dischiuse le mani,
avvertiamo il loro candido Movimento,
è la prima volta che ci portano a Te.
Una porta si apre,
un nome io sento,
Tu che ci chiami e noi...
solo Silenzio.
Piano piano entriamo nell'agire ordinato di ogni parte di noi e...
adesso ascoltiamo qualcosa di Te.
Ci appoggi nel cuore del movimento,
ed ecco che nasce il sapore dello stupore.
La Tua Presenza ci fa unità.
La Vita, un dono in quel movimento
che solo sa farci pieni di Te.
Comincia in Te, lo avverto in me,
scolpisce noi.
Ci ferma, siamo in ginocchio, ti ascoltiamo,
gli parlo, gli parli e... Vivo, Viviamo.
In quel movimento il sapore del senso di me,
di noi, piccole briciole di Te.
È tutto stupore quello che invade.
Ora sappiamo che siamo da Te.
Tu che cominci sempre a partire da un Noi mai senza Te.
Adesso con Te tra le mani, le mie, le sue... andiamo.
Tu senso unico del nostro viaggiare.
Lo sguardo si ferma senza fissarsi,
un orizzonte di luce attraversa noi,
pellegrini annaffiati da troppi inutili andare...
Tu in me, in noi
e io, noi in Te.
Il respiro incalza e la storia si riempie di un infinito mistero,
lievito di pace, frutto di speranza, seme di luce.
Ma adesso con me, con noi tra le Tue mani...
Tu, infallibile artefice del sapore dei giorni,
sempre più nostri,
sempre più Tuoi...
I passati, i presenti e i futuri.
Tutti tralci di una Vite di albe sempre fiorite.
Noi pellegrini del Senso.
Finisce la fine senza fare più male.
Muore la morte nelle tenerezze dell'Aurora
di un giorno già scritto,
è nel movimento di ogni nostro tempo.
Nell'incontro con Te esordisce il canto...
Tu sei l'Amore che muove,
che alza e che incanta,
che richiama e...
che muore per non potere più morire.
Ti dico mi fido,
Tu sai dove andiamo,
ti chiedo solo...
per quel fratello lo stesso dono.
Spalanca i suoi occhi sui Tuoi Tesori di Dio,
che sa solo abbracciare questo nostro Universo
che continua a creare.
Portami con Te in quell'abbraccio
che non smetto di sperare per lui e per Te.
Sei Suo Padre glielo voglio annunciare.
La strada è questa non si può sbagliare,
occorre entrare nel Tuo grembo fecondo,
cogliere il Tuo movimento e...
dolcemente cavalcare verso quel mare
che gli saprai indicare.
Scoprire che perdersi in quelle acque è più dolce del miele.
Ti dico mi fido,
Tu sai dove andiamo, al mio amico, Tuo figlio,
lascio il mio cuore.
È uno squarcio aperto quel Tuo Cuore innalzato,
è un monte innevato dalle lacrime di perle,
sbalzate dal Tempo, l'approdo del cuore del Vento...
Il Tuo respiro in cui vivo
ora e per sempre con quel fratello
che ho amato e che amo con quel movimento che hai impresso
nelle mani e nel cuore del mio desiderio.
Non sia mai solo,
sappia sempre trovarti nei passaggi più aspri,
che Tu Padre permetti.
Digli che le Sue attese lo attendono,
già al di qua di quel mare,
che con Te dovrà attraversare.
Digli che conta solo arrivare a sperare la tua
stessa Speranza.
Digli che Tu sei con Lui in ogni momento,
circondagli il cuore con il Tuo Amore.
Fa che senta uscire dalle Tue labbra di Cielo,
il suo nome di figlio generato dal Cuore.
Quelle labbra dischiuse per un umile bacio
lo raggiungano sempre in ogni suo dove.
Fa che avverta le carezze e i presagi
di incontri e natali di giorni
che nascono senza confini,
gigli bianchissimi tutti da offrire.
Tu l'hai voluto per dargli Te stesso.
Chiamalo a più Vita nel respiro del Senso
ti offro il suo giglio più bello,
per dirti il suo Grazie che attendi da sempre.
Lui è il mio giglio più bello,
è il mio grazie che oggi ospita il Vento...
nel Movimento che ogni fine finisce...
sbalzata dal Senso.
E lo stupore la fa da padrone...
Ieri e domani non posseggono il senso...
è sempre racchiuso nell'oggi il Tempo del Viaggio,
È tra due parole piccole e sante il Nome del Senso:
"Ti amo mio dolce e candido incanto"...
In questo Io sono, in questo Noi siamo.
Per questo Ti dico, mi fido, Ti amo... Tu sai dove andiamo...
Vestiti per come sei,
sii semplicemente te,
anche se semplice non sei.
Fedele ai tuoi colori,
fedele ai tuoi istinti,
fedele ai tuoi umori.
Anche se fuori dagli schemi,
anche se stonato nel contesto
resta te stesso,
e la tua personalità
avrà voce nella realtà.
Usa "l'abito" che ti abita
resta te stesso
non conformarti al resto.
La moda è quel pretesto
che ci rende uguali al resto,
sii fedele a te stesso
distinguiti presto.
Di mappe e carte geografiche son tappezzate le pareti della mia stanza, devo restare sveglio e pronto per ogni circostanza, dalla finestra guardo con il cannocchiale, studio le strategie le mosse da dover attuare, sono rimasto senza cibo in casa e mi preparo per la spesa al centro commerciale.
Vestiario giusto per l'occasione, le scarpe infortunistiche le ginocchiere al pantalone giubbotto antiproiettile la maschera antigas cartellino di riconoscimento... il pass!
Mi guardo nello specchio mi manca un po' di fard... ah, dimentico la card, occhiali a raggi per per le date di scadenza, attento anche alla provenienza.
Ignaro prigioniero senza sbarre, fin dalle elementari costretto a fare aste sui quaderni... allenamento per i codici a barre, intanto guardo il calendario e domanda mi tormenta come tempesta che squarcia le prue, ma oggi ci sarà il 3 x 2 ?
Prima d'uscir di casa è cosa giusta guardo le previsioni se la giornata è buona se il mondo non si sposta.
Mezzi gommati mangiano le strisce pedonali, aspetto fiducioso... magari mi crescono le ali
carrelli freddi in fila incatenati l'uno all'altro conoscono la strada, un giro disgustoso nauseante senza meta.
Immagine politica dei nostri governanti, si muovon solo se vedono moneta.
Scaffali grigi allineati e riempiti con sapienza, ma oggi non ci casco posso fare senza,
continuo questa spesa con fare mio distinto,
il posto mi ricorda labirinto.
La musichetta in sottofondo per creare l'atmosfera
ma chiudo gli occhi un attimo e sembra sia trincea,
i prezzi che mi assalgono dall'alto verso terra
per un istante mi sento ancora in guerra,
pensare che son stato partigiano, m'incazzo e il sangue si mescola alla bile, come vorrei per un minuto
poter imbracciare il mio vecchio fucile, usato per non avere più prigioni per cosa? Per ritrovarmi povero dopo aver ingrassato un pugno d'imbroglioni,
chissà le ville e le piscine tenute in piedi dalle nostre pensioni.
Pago alla cassa, la sensazione è quella di gettare soldi giù dal ponte, e poi non trovo giusto che per mangiare... debba tornare sempre al fronte.
Labili parole
che intrinseche di vita vanno a stremare
la volontà mia
riducendomi ad umile creatura ripiegata su se stessa.
Che sapore ha la sua bocca?
Profondo dolore che porta a Dio.
Occhi brillanti come stelle,
fuoco ardente nel cuore...
Fiamme che con un soffio distruggono ogni cosa,
che paiono invincibili al colore della notte...
Sentimenti contrastanti si riuniscono sotto il cielo pieno di stelle che con il loro magico potere tranquillizzano la gente e fanno scomparire le ansie e le paure, le preoccupazioni e le disperazioni...
Tutto scompare perché l'unica cosa vitale è osservare il cielo, sognare e sperare...
In attesa che i desideri diventino realtà...
Quella stradina antica
tra i grilli e i girasoli
scendeva fino a valle,
lasciando il paese fuori,
correva lenta e liscia
come la tua pelle
fino al dirupo aperto
che contava le stelle.
Dalla finestra aperta
s'udiva una canzone
di note che portavano dritto al tuo nome,
ascolto i miei passi
dinnanzi solo sassi
davanti l'infinito
del bosco incantato.
Prendo l'aria, annuso il vento
tutto accade in un momento
e come uccel in volo
mi lascio andare verso il cielo...
La finestra aperta sulla sera,
falene danzanti con un inno alla luna,
e io bagnata di lacrime, respiro te...
Forse la morte
potrà farmi capire
se la vita è sogno o realtà.
Forse il dolore,
potrà punirmi
dell'eterna insoddisfazione.
Forse l'amore
potrà salvarmi
dalla morte e dal dolore.