No. Avrei voluto gridarti. No. Fermati. Resta nel tuo angolo. Resta dove occhi indiscreti non possono vedere i miei sguardi che tradiscono emozioni incoffessabili. Resta là, dove i nostri occhi possono guardarsi senza pericolo, possono parlarsi senza essere uditi, possono baciarsi senza essere visti. Resta là e lasciami sognare.
Un masso sul cuore che peso, che oppressione, mi toglie il respiro, ma non sento dolore, è sordo, nascosto, dal buio inghiottito, è dentro il mio cuore, nessuno alza un dito. Un masso sul cuore che tu hai lasciato, non ti sei fidato del dire, del fato, non hai sentimento, parole nel vento, non hai la ragione, non sei in guarigione, hai solo paura e getti dall'alto quei massi e colpisci chi sta da basso. Verrà certo il giorno che ti stancherai e prima o poi da lassù scenderai, se bene ne tempo avrai seminato l'amore sperato laggiù troverai, se vento nel vento avrai gettato di dovuta tempesta quaggiù morirai...
Si è sgretolato piano, piano il muro costruito poche parole son bastate e tutto è finito. Non vedi la mia faccia, non c'è il coraggio, di guardare dritto dove c'era il miraggio. Come serpe nel deserto in cerca di riparo veloce come il vento andavo contro il muro, mi sono avvicinata vedevo già quell'ombra, di colpo sei sparito lasciando il vuoto e una tomba: "Qui giace disperato un amore senza volere, aveva lui amato, ma ora è solo cenere..."
Oggi dico a te che di me volevi farne un re e poi nella realtà non sei stata più in verità. Delle bugie degli altri ne hai fatto verbi.
Ma nonostante tutto se tu rimembri i giorni in cui la vita ci ha fatto sognare, immersi nell'oasi insieme a camminare verso l'isola dove solo tu ed io approdiamo nel sogno dell'oblio.
Se soltanto per un attimo gli occhi miei hanno trasmesso un flash nei tuoi, come puoi dire e soprattutto pensare l'opposto di ciò che è l'amore.
Ho corso giorno e notte e adesso sono statico, di certo non per la stanchezza, per me ciò è atipico. Corro corro e scorro il mondo che mi gira attorno, entusiasta di farne parte e di viverlo ogni giorno.
Do il massimo di me stesso in ogni occasione, A chi sa valutare ed apprezzare con educazione. A volte non basta, perché il mio massimo per chi vuole altro è sempre pessimo.
In amore ne dico tante di parole, credo di viverlo intensamente col cuore. Perché l'amore va diffuso e seminato, non è mai abbastanza anche quando non ho più fiato.
Questo sono io, ma non sono certo un Dio. Per chi mi ha compreso, non sarò certo di peso, tanto le colpe son sempre le mie e basta, almeno ti vanterai di essere la sola giusta.
Un giorno ti accorgi che sei nessuno innanzi a ciò che devi affrontare. E se fino a ieri pensavi di essere qualcuno, oggi il silenzio ti fa affondare. Se la vita è stata donata, perché deve essere sacrificata. A chi e per cosa devo credere, quando ogni cosa diventa cenere. Ho già detto una volta: "Donale ciò che le appartiene" perché nulla le venga tolta. Allora sei cocciuto o conosci solo me, ed io che mi fidavo di te. Allora ti dico e ti invito io, a prendere me se ti credi Dio.
L'amicizia... Cos'è? Un sentimento che ti fa star bene... Non è come l'amore... È più, è meno? Non sò spiegarmi... Un amico... Cos'è? È una persona a cui vuoi bene... Con cui ti confidi, perché ti capisce... Con l'amico scherzi, ma sai quando fermarti... Il vero amico ti conosce dentro... Sa quasi tutto di te... Se non sà impara a conoscerti e capirti... E se non deve sapere qualcosa capisce...
Dall'alto della torre vaga lo sguardo sul fluire del mondo intorno. Come diga possente agli umori del mondo si erge la torre del tuo io... Un battito d'ali d'una farfalla sgretola le tue difese.
Vi lascio per un po', in giro me ne vo, in cerca di me stessa nello specchio di me riflessa, di anni sconosciuti, di bambini mancati, di amori rubati, di sogni proibiti mai realizzati. Ho provato col cuore a gridare amore, ho preso ogni appiglio, ma non hai battuto ciglio. Adesso mi scrivi che la colpa è dovuta che non ti ho capito, che non ti ho voluto. Va bene, vado via, nel mio mondo mi chiudo, vi lascio una poesia, un abbraccio e un saluto.
Cristalline gocce di smeraldo delicate rugiade tinte di rubino caldi profumi oleosi danzano nella musica silenziosa tra due amnati clandestini ore infinite di attimi eterni e ancora quel respiro sospiro di nuova fine e nuovo inizio ritmi sensuali occhi pieni di appassionata vita e carezze docili dense di parole vuote ... mani che si intrecciano corpi unici amalgamati nella tiepida atmosfera illuminata da fioche candele inebriate d sapori...