Riflette la tua ombra in questo caldo mattino, la strada si allontana, ma tu mi sei vicino, gli alberi corrono verso il cielo, non vedi, è sfocato anche il tuo pensiero, stringi i pugni, vorresti fermarti, volti lo sguardo e poi riparti, non sei solo, c'è lei nel cuore, non riesci ad esprimere questo amore, gocce di vita scendono a terra, nessuno le calma, il vento le afferra, scurisci i tuoi sogni ormai sepolti nei giorni lontani e troppo ingordi sospiri, rimpianti degli attimi andati, pensi e ripensi che vi siete amati, tu sei a ieri, la tua vita a domani, ti è sfuggito tutto dalle tue mani...
Chi dice che la speranza non sia solo un'illusione? Ci si aggrappa a qualsiasi tronco d'albero che sporge dalla scogliera pur di non dire che la verità è vera, annaspi con i piedi e punti su tutto pur di rimanere lì prima dell'impatto. L'orlo di quel baratro ti spaventa chiedi aiuto, ma nessuno sente, lo hai già fatto in passato e la conclusione? Sei caduto nell'abisso della depressione... Ora sei solo, solo con il mondo, che fai, risali o ti lasci andare a fondo?
Gli ubriachi e i poeti non sanno mentire l'uva o l'amore ne han sciacquato la sobrietà. Prima o poi riceverai queste parole, sono il testamento incompiuto di un filo d'erba che ha perso la notte del suo cielo. E anche se gli analisti lo negheranno lui non sarà più lo stesso; sorriderà, bacerà, suderà, forse amerà, ma steganografata nelle pagine della sua vita sarà la tua presenza. Scusami ho bisogno di sapere che esisto ancora in qualcosa di te, e vorrei più d'ogni altra cosa che non fosse solo dolore. Vorrei che fossi scaldato in ogni nota della tua vita dal calore di chi veramente ami. Vorrei che chi veramente ami faccia della tua vita il più bel capolavoro e che la terra possa sempre regalarti il sussulto che ti fa sentire vivo, e diverso. Così come diverse hai reso questa voce e queste mani che hanno ancora paura a dire che ti vogliono bene e se fregano del mondo e della mia ragione che mi chiedono di dimenticarti. Scriverò nuove pagine ma non rinnegherò mai i capitoli che le hanno precedute, non me lo chiedere, non te lo chiedere. E scusa anche l'estrema follia, che non si addice ad un mondo tanto immediato, ma spero ancora in te.
Mi siedo all'ombra del silenzio ascoltando il vento, volgo lo sguardo indietro nel passato e i cocci seminati dal tempo, una vita vissuta alla ricerca dell'assurdo che non è mai arrivato, raccolgo i cocci di vetro di questi anni che mi hanno ferita, con pazienza li faccio combaciare, le cicatrici sono visibili solo da coloro che hanno un animo sensibile, il resto lo copro di speranza per un futuro migliore, indosso l'abito più bello che possiedo, il mio sorriso... e vado avanti.
Oltre me c'è solo l'impossibile, limite invalicabile dove non splende il sole... Oltre me c'è solo la tristezza, l'apatia, la noia... Oltre me c'è il vuoto lasciato da un cuore che ha smesso di sintonizzarsi sul canale dell'amore... Oltre me c'è lo spazio infinito del cielo dove solo gli angeli andranno oltre... Oltre me ci sei solo tu...
Lacrime sul mio viso. Ignoto sentimento. Impronta di un cuore che ancora batte. Segno di un'anima che ancora vive. Resto in silenzio. Sorrido. Ora so che sosterrò il potere dell'amore.
Ti ho lasciato il tempo affinché i boccioli diventassero rose, è trascorso un altro inverno con la neve sulle case, adesso che è arrivato il tempo di calpestare la sabbia, tu sei sparito, dietro la tua rabbia. Ti ho lasciato il tempo affinché risolvessi il rebus del tuo cuore e decidessi, ti ho lasciato il tempo di un'agonia nella quale mi hai lasciato, andandotene via...
Come un battito d'ali un soffio di vento quando gioca con le foglie mi arriva la tua voce e dai pensieri mi distoglie
Senza fatica usar memoria per ricomporre un volto ormai nascosto messo da parte in un cassetto in mezzo ai gomitoli di lana confuso tra le pedine della dama
Disintegrare l'attimo uscire dalla vita quotidiana cercare vie di fuga trovare degli sbocchi correre in fretta al buio verso la luce dei tuoi occhi
Ma il fiato è corto non mi aiuta devo calmarmi andare piano intanto al buio annaspo cerco mischiando i giorni andati nel domani