Ricucio lentamente le ferite, dal tempo e dal silenzio lacerate, combino i lembi del mio cuore appallottolato dentro il tuo nome. Ricucio i pezzi del passato orlato di malinconia, per sempre tu te ne sei andato lasciando la mia vita in mezzo ad una via. Rimetto assieme i nostri giorni sperando che in cuor mio tu ritorni, e metto il filo dentro l'ago che ha punto tante volte il mio dito. Adesso che il restauro è finito non ha la forma che ho sperato, ma altro non so fare, che ve lo dico, se quel che era, ora non è tornato...
Un acuto stato di intolleranza mi offusca la mente... Persa... deambulo nei meandri remoti di una regione che si è persa nel tempo... Cercando di evadere da tutto... forse niente... L'oblio che mi si prospetta mi affascina e mi spaventa... "save yourself!" Non voglio più bugie, niente più convenzioni... cos'è carpe diem ora? L'istante unico e irraggiungibile...? ancora... "save yourself!"
Brucia anima mia di passione e pazzia, perditi nel vortice del sentimento ignora il mondo... non udir lamento. Lascia che la fiamma incendi il cuore, non chiudere gli occhi... vedi, questo è l'amore. Cercato, voluto, a volte sfiorato un sogno lontano, finalmente arrivato...
Sole come nome di un risveglio che non giunge, Cuore come nome di un amore che non nasce, Vita come nome di una speranza che non nasce in me.
L'eterna ricerca giunge dunque al termine dinanzi a cotanta disillusione, e ti assopisci in un lungo sonno, coccolandoti nel torpore dell'innaturale freddezza che porti nel cuore. Il dolore si ferma, il male svanisce, la mente riposa.
E nelle notti più buie e tempestose nasce dalla gola ormai lacerata il grido del silenzio, parole che vorresti pronunciare o realtà che neghi persino a te stesso, segreti e confidenze negate anche al tuo ego.
Fiducia come simbolo di un risveglio che sta per giungere, Sincerità come simbolo di un amore che sta per nascere, Io come simbolo di una speranza che nasce in me.
Griderò il mio risveglio, Griderò le mie speranze ed i miei sogni; Illuminando di indaco ogni mio gesto, ogni mio bacio, ogni mio fremito, ogni mio desiderio.
Giungerà il tempo nel quale dovrò svegliarmi, ma ora... lasciatemi dormire.
Sognavo un mondo diverso, Sognavo un posto nel quale le emozioni potessero trottare su un bianco destriero e giungere laddove le luci del tramonto fioccano e si mescolano creando colori indefiniti, un luogo ove raggiungere la pace interiore e la fierezza d'animo. Danzate, quindi, frementi lampi di colore, danzate e solcate nel destino il mio cammino cosicché io possa scorgerlo, e giungere al mio giaciglio senza rimpianti, conscio che comunque ho percorso quello che sarà il mio destino.