Sei inghiottito dal buio, vai nella nebbia di vita, succhi attimi di me, avvolgi pensieri nella sabbia, cerchi la risposta, non trovi che me, perché? Segni il tuo tempo con un dito, ascolti il verso di te, rubi i silenzi del mare, scrivi nel cielo l'amore, non sai quello che c'è scritto nel mio cuore...
I criminali muoiono da vecchi con secchi ai piedi sbavanti di peccati. A te, un piede, l'han portato via e ironica hai sorriso al tuo risveglio per il tuo senno dentro la demenza. Pietosi parassiti, facce verdi, Topi nascosti nella tua incerta nave, cominciano a defilarsi addolorati. M'hai insegnato che le pie creanze S'imparano tra un sermone e l'altro. Eretiche, remote stravaganze: dadi che nessuno vuol lanciare perché si perde quello che si perde. Quello che s'ha e non s'è mai sognato Quello negato a te per controparte: Una famiglia e due belle labbra. Una vita che non si può sposare con pie creanze, remote stravaganze e bianchi dadi in un tappeto verde.
Scusi? Un biglietto per l'inferno? Ho preparato con cura la valigia non voglio dimenticare proprio nulla né di te né di me, il ricordo, una burla.
Così mi sono decisa a partire nella notte che ancor deve arrivare per un posto ricco e assai affollato, vado domani, un posto l'ho già trovato.
Ho aspettato invano che venissi non c'era promessa, ma solo che ti decidessi. Piccola ingenua, ancora ci hai creduto che l'uomo amato parola aveva dato? Ma l'esperienza non ti ha insegnato nulla? Che l'uomo dice e poi scompare in una bolla?
Adesso parti e lì starai da sola perché lui ha deciso per te ancora...
Son come tutti voi soltanto un passeggero in questa vita il mezzo di trasporto non fa testo la varietà è infinita ma rinascendo ancora vorrei esser parola o nero di matita
Unir parole dolci quelle che fanno nascer le emozioni più sentite e unire unire ancora fino alla fine dei miei anni... o della grafite.
Gioco con la mia ombra che mi segue e mi precede saltando nei miei passi ho scavalcato monti attraversato fiumi e ho riposato bene poggiando la mia testa sopra i massi
Ho salutato giorni e notti parlando con me stesso ho accarezzato l'erba con i piedi nudi e attraversato strade fredde come il gesso
Ho chiuso gli occhi cullato dal muovere del mare ho illuso cuori lasciati soli nel desiderare e ho pianto lacrime d'amore sapendo di non poter tornare
Senza voltarmi senza guardare indietro ho dato tagli netti a situazioni che crepavano il mio cuore come colpi contro un vetro
Ho esagerato si lo ammetto è un modo mio di vivere la vita il fisico e il mentale stanno ancor pagando la mia curiosità infinita
Ho amato ed amo ancora chi mi sta vicino ho pianto gioia vedendo nascere il primo ed il secondo mio bambino
Di certo son cambiato ma il viver l'emozione è come prima vivo sempre in continua metamorfosi sempre diverso al sorgere di ogni mattina
Amo la vita e continuerò ad amarla e giocherò con la mia ombra finché riuscirò a trovarla.