Sei entrato nel mio cuore senza chiedere permesso, hai fatto quel che volevi prendendo a più non posso, hai spostato sentimenti a tuo piacere lasciando un segno vuoto del tuo volere, hai sporcato la strada al tuo passaggio lasciato sassi al posto di un paesaggio, hai chiuso le finestre del mio cuore hai legato ad un palo il mio amore. Ma per fortuna esistono gli angeli spazzini che con pazienza mi sono vicini.
Il tuo silenzio squarcia l'anima mia non vede, non sente, è in fondo ad una via fai a pezzi quel che trovi nei campi secchi apri il mio io, ma cosa cerchi... Non c'è sensazione peggiore del vuoto che sento come un moribondo col suo lamento, con gli occhi pieni di paura cerca invano una mano sicura, un dolce abbraccio nell'inverno del cuore, un dolce bacio prima di morire, un sorriso spento nel cenno di un no un fuoco fatuo nel cuore, non so.
Una rosa per i giorni di sole, una per quelli da odiare, un giglio per il tuo respiro e uno per sentirti vivo, una fresia per la tua pelle che riluce, come le stelle, un garofano per il cuore tuo che è seppellito dentro il mio...
Stasera ho voglia di piangere... di lasciar scorrere lentamente una lacrima... o forse più a rigarmi il viso.
Sinuosa come acqua cheta di fiume, la sento scendere... a bagnare piccoli centimetri di pelle per arrivare dritta alle labbra sulle quali teneramente morire... ma la sua essenza raggiunge il cuore.
Con gli occhi ancora umidi osservo i bagliori di città che oramai a nulla si riducono se non a fievoli punti di luce... mentre nel sonno il pianto mio trova ristoro.
La vita scorre nonostante tu non voglia, la notte passa e tu sei sveglia, fermare il tempo non è da noi, pensare al domani come tu lo vuoi. Rifletti e ci ragioni, non ci sono posizioni, né prese di potere per un amore da avere. E abbassi lo sguardo verso il petto, lui batte forte per dispetto, lui è sparito in un vicolo cieco, prendendo quello che di te era un sogno, ora ti senti vuota ed è uno spreco, e batti contro il vento il tuo pugno...
Stanotte lascio fuori il mio destino a piedi scalzi nel buio cammino, nella nebbia fitta dei tuoi sogni mi faccio strada anche a pugni, mi butto nella storia che volevo in quell'amore che ho desiderato, nel giorno più felice che mi sia dato. E faccio in fretta, corro verso te, col cuore in gola mi tormento, col fiato corto copro il pianto, ma non importa non c'è destino, è solo un sogno... e piango sul cuscino...
Gelo che a morsa stringe notti senza ritorno, cuori che più non soffrono, rido per non morire. Brucio sotto la cenere, questi strani pensieri vorrei nascere adesso scordarmi ormai di ieri.
L'orologio segna l'ora del tuo ultimo sorriso, separa i giorni lieti da quelli meno accesi, scandisce i battiti di un cuore deciso da uno, invece, che si è arreso... Rimetti in moto il tuo silenzio, fa che esso diventi vento, parla forte e grida pure che è ora di cambiare, lascia liberi i pensieri, quel che vuoi lo sai dentro io sono qui che aspetto il tempo.