Poesie personali


Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)

Il figlio del niente (Il perdente)

Solleva il perdente
se ha il cuor sofferente,
è sempre pietoso
il vittorioso.

Ma se il perdente
è figlio del suo niente
usa la mente
stacca la corrente;

Non sprecar amore
per quel grezzo cuore
se è un perdente
deve a se l'inconveniente,
voleva poco da se stesso
e troppo dalla gente.

Solleva il perdente
se ha il cuor sofferente,
è sempre pietoso
il vittorioso.

Ma se tra le sue lacrime scorgi
che voleva solo appoggi
schiaccialo oggi
non aver indugi.

Chi misero di cuore è
della vita non sarà mai re.

Solleva il perdente
se ha il cuor sofferente,
solo se non è
figlio del suo niente.
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    Scritta da: Diego Donolato
    in Poesie (Poesie personali)

    Risvegli

    Sole come nome di un risveglio che non giunge,
    Cuore come nome di un amore che non nasce,
    Vita come nome di una speranza che non nasce in me.

    L'eterna ricerca giunge dunque al termine dinanzi a cotanta disillusione, e ti assopisci in un lungo sonno, coccolandoti nel torpore dell'innaturale freddezza che porti nel cuore.
    Il dolore si ferma, il male svanisce, la mente riposa.

    E nelle notti più buie e tempestose nasce dalla gola ormai lacerata il grido del silenzio, parole che vorresti pronunciare o realtà che neghi persino a te stesso, segreti e confidenze negate anche al tuo ego.

    Fiducia come simbolo di un risveglio che sta per giungere,
    Sincerità come simbolo di un amore che sta per nascere,
    Io come simbolo di una speranza che nasce in me.

    Griderò il mio risveglio,
    Griderò le mie speranze
    ed i miei sogni;
    Illuminando di indaco ogni mio gesto,
    ogni mio bacio, ogni mio fremito,
    ogni mio desiderio.

    Giungerà il tempo nel quale dovrò svegliarmi,
    ma ora... lasciatemi dormire.
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      Scritta da: Diego Donolato
      in Poesie (Poesie personali)

      Lampi di luce

      Sognavo un mondo diverso,
      Sognavo un posto nel quale le emozioni
      potessero trottare su un bianco destriero
      e giungere laddove le luci del tramonto
      fioccano e si mescolano creando colori indefiniti,
      un luogo ove raggiungere la pace interiore
      e la fierezza d'animo.
      Danzate, quindi, frementi lampi di colore,
      danzate e solcate nel destino il mio cammino
      cosicché io possa scorgerlo,
      e giungere al mio giaciglio senza rimpianti,
      conscio che comunque ho percorso quello
      che sarà il mio destino.
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        Sarò la tua Ossessione

        Sarò la tua Ossessione,
        perché solo nell'appartenerti
        mi sarò davvero appartenuta.

        Sarò la tua Ossessione,
        perché solo fuoco ardente
        placherà
        l'avida bocca del mio vulcano.

        Sarò la tua Ossessione,
        perché solo esasperando la tua sete
        tu cercherai la mia fonte profonda;

        Sarò la tua Ossessione,
        il fluido che disseta senza dissetarti,
        il gemere che ti cattura,
        liberandoti.

        Sarò la tua Ossessione,
        quando nel prendermi
        saprai di non avermi presa.

        Sarò la tua Ossessione,
        trattienimi,
        solo l'intenso fremere
        mi terrà in te.

        Sarò la tua Ossessione
        preda in amore
        per scelta.
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          Scritta da: Cleonice Parisi
          in Poesie (Poesie personali)

          Ulula reato

          Il velo della bugiarda
          mi farà infingarda
          maliarda.

          Nel vento caldo che scuote
          la mia palpitante interiorità
          io godrò di me.

          Carne che carne chiama
          fiato che respira di se
          nell'attesa...

          Scatenerò tempesta sulla mia testa
          e del desiderio farò pretesto
          per placare il mio amplesso.

          Mura strette,
          mi stringono laddove fiato ulula reato
          io nella tua gola butterei fiato.

          Dietro il velo
          fiorisce di se il melo.
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            Scritta da: Daniela Svettini
            in Poesie (Poesie personali)

            Io che non ho paura

            Le nuvole corrono al vento
            e adesso sopra di me sono
            e come per cancellare il mio tormento
            la pioggia s'accompagna al fulmine e al tuono.
            La pioggia che monda la terra,
            per renderla simile al cielo,
            come se volesse cancellar la guerra
            e sparger sopra questa un pietoso velo.
            A voi che eravate presenti
            a voi, uomini coraggiosi,
            che per bisogno delle vostre genti
            avete affrontato pericoli insidiosi.
            Ed ora scrivo questi pochi versi,
            io, che non ho paura
            a voi che lottaste per questi cieli tersi,
            che vedo adesso in questa notte scura.
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