Abiti in una casa in affitto usi il mio sangue per nutrirti, la mia pelle è una lavagna dove disegni i tuoi sogni, le mie braccia per pulire, sistemare, il mio cervello per pensare.... e respiri dove respiro io, mangi dove mangio io, vivi dove vivo io, qui, nella mia anima.
Amore triste perché non vedo, amore sano perché ci credo, aspetto la notte per ridere ancora dei nostri litigi, di un tempo, di allora, ma la notte è ingorda e mi ha rubato quel solo momento che tu mi hai donato, aspetterò gli anni, i mesi e i giorni che il tuo sorriso da me ritorni, ma meglio se penso che è stato un sogno altrimenti non vivo e ne ho bisogno...
Nonostante tutto mi specchio negli occhi di chi mi ama e vedo un sorriso che sorprende. Nonostante tutto danzo ancora e con maggior entusiasmo perché esprimo note di tranquillità. Nonostante tutto non ho perso la fiducia in me stessa; Anzi credo di essere diventata più forte. Nonostante tutto credo ancora nell'amore.
E rivivo il tempo ormai passato quello segnato dal sogno mai avuto, quello strappato in un momento quando dicevi amore, ma solo al vento invece pensavi altrove, a lei così bella da mostrare io cosi misera da nascondere, aspettavo i gesti degli amanti quelli con i sorrisi mai spenti, invece era solo un'illusione dettata da troppa passione, i lunghi anni facevano silenzio nel freddo del mio cuore... e ora penso... Chissà quante risa dietro me per divertire il gioco dentro te, chissà quante volte avrai sbuffato per un telefono che suonava, mentre il mio era muto... Chissà se la ragione ti accompagna o forse è una menzogna anche quella...
Strapperò il presente in mille pezzettini e lo regalerò alla prima brezza estiva di passaggio che come neve al sole lo dissolverà.
Come una ladra a caccia di speranze nascosta in un angolo del cuore aspetterò silenziosamente che la nera cortina della notte mi avvolga... ... e che le prime luci nel cielo s'accendano.
Poi ruberò la stella più luminosa ed al primo biancheggiar d'alba fuggirò a cavallo di un sogno sospinta da quel vento di ricordi, che ancora conserva il profumo d'estate e nel quale curiosamente vi ritrovo frammenti solitari di realtà.
La terra piange di dolore per anni le abbiamo fatto male ora è stanca di soffrire, rigetta l'odio per gli uomini che senza fine l'hanno calpestata senza averne cura l'hanno odiata e ora non v'è rimedio... ormai è andata... E lei si rivolta al suo padrone, soffia di vento in ogni stagione urla di pianto dove c'è sete, smuove il dolore dove c'è quiete, inonda i campi là dove c'è un cuore dove non c'è la bella stagione, scioglie l'inverno come d'incanto andando al mare senza rimpianto. E adesso intorno c'è solo il grigio della polvere, il rosso del fuoco, il blu del mare... non c'è respiro che possa cambiare...
Le lacrime dell'anima lasciano il segno, solcano strade mai percorse, scivolano lente verso il loro destino, tirate fuori da un gesto inumano... Le lacrime dell'anima restano nel tempo, segnate da amori finiti, da deboli cuori, da infiniti dolori... Le lacrime dell'anima non hanno corpo, vivono nella notte buia, di lampi improvvisi, di gesti strani, di cuori divisi... Le lacrime del cuore non saranno lacrime se negli occhi brillerà ancora il sole.
Il cuore resta dove l'anima ha smesso di volare. Il cuore resta dove l'hai lasciato nel dolce sogno senza inganno, cullato dal tuo unico pensiero di viverlo così, come io spero. Il cuore resta chiuso, ti sei portato via la chiave che apriva spazi immensi, dove correvamo felici, senza i tuoi silenzi. Il cuore resta solo perché tu hai preso il volo...