Le parole sono l'arma più potente Che un uomo abbia nelle sue mani La grandezza di un uomo è nel saperle usare Distinguere le parole d'amore Da quelle di odio E saperle dire al momento giusto Ognuna di esse ha un senso ben preciso Ed ogni gesto ne ha una che lo corrisponde Ogni parola ha la sua storia Tutte loro nella tua vita racconteranno una storia Ogni passo ne scoprirai una nuova E la tua bocca saprà usarle al momento giusto Per cacciare nuvole dolci Lacrime pacate Lingue di fuoco Saette pungenti... Ma ogni volta che tu dirai una parola Sappi che hai una responsabilità nel dirla Perché ogni parola ha un peso!
Sogno di un amore Che sia come una dolce poesia Di una mano Che accarezzi i miei capelli Di una voce Che mi sussurri ti amo Sogno parole mormorate Sguardi intensi Sogno un bambino Che salti sulle mie ginocchia Sogno di dire Semplicemente ti amo Mi sogno accanto a te Perché la mia vita Senza sarebbe già svanita.
Recava tra le mani un libricino Lo stringeva forte Quasi a combatter il confine Tra la vita e la morte. Ogni parola lì scritta Era nel suo cuore una Triste lenta e dolorosa fitta.
Le lacrime scorrevano lente Come il battito del suo cuore, Calde come la maglia che la stringeva forte, Calde come quel corpo prima della morte, Le mani erano ferme eppure tremanti, Cadevano sul suo corpo gelate, Come quel corpo dopo la morte.
Spine ora crescono laddove le tue eteree dita carezzavano il lino setoso di una pelle fanciulla. Sono le spine della coscienza, spine di alloro, di rosa, di fiore seccato. Spine di un lembo di terra mia e di un lembo di terra che non mi spetta, di un orto innaffiato dall'estrema dolcezza tua che mi sfiora e mi preme sul fondo di un animo senz'armi. Animo che odora dei frutti che colsi con cura e che attendono la tua mano, la tua mano salda e pigra che hai ritratto di colpo nel recinto di casa nostra. Fuori attendo come una spina afflitta dal trafiggere suo duro e malinconico.
Cerco un frammento di cielo e un brivido che scorre per prenderne ancora anche quando è tardi di ciò che cresceva. Si figura futuri migliori e poi si tradisce la mente. Un attimo dopo tutto è distrutto come il sogno d'allora, per poi spiegarsi le ali d'un pensiero che fugge e d'una speranza che trema d'amore ma soffre e s'addolora un cuore tessuto dalle pieghe di quel tempo che minacciava morte. Estati e inverni e stagioni e giorni e il tempo non morì sul cuore ancor fanciullo ma sui frutti maturi di un'età cosciente.
Pedine mosse al vento, spifferati segreti del giorno della scoperta, di quando fummo nati nelle mani fredde della vita, di quando fummo freddi nella terra; segreti mai detti volati via pallidi e giallastri negli occhi tuoi celati. L'amore era triste allora e fuggiva dalle membra nostre. Pareva fosse l'ultimo invece era solo iniziato il gioco della vita lo scherzo del destino la mossa, l'ultima mossa, sugli scacchi dell'esistenza.
"La ricerca della propria ragione a tutti i costi"
Aver ragione non serve a niente se non a nutrire il proprio "io" saccente;
È già un perdente chi asserve la propria mente ad un pensier insistente.
La ragione è un vento strano che ti entra nella mano e in un attimo è già lontano;
La ragione è un sentiero distorto che ha nel proseguir l'asfalto rotto.
La ragione pura non esiste in natura, ma se proprio ragione vuoi avere chiudi gli occhi tappati le orecchie e mettiti a sedere...
La ragione costante... e del demente il diamante.
La ragione è invero quel veliero che sa, di non sapere mai davvero, che danza con pazienza sull'onda della propria coscienza, e gode della luce a intermittenza.