Uomo Piccola Chiesa, nel silenzio del tuo intimo pensiero, celebrerai la comunione col tuo profondo essere;
Uomo Piccola Chiesa, camminerai nella sacralità della tua esistenza, attraverso il tuo semplice esistere;
Uomo Piccola Chiesa, pregherai in ginocchio sull'altare innalzato al tuo pianto, il Sole che ne asciughi le lacrime;
Uomo Piccola Chiesa, aprirai questo luogo sacro a chi ugual preghiera innalzerà canto ed insieme mano nella mano schiuderete al vivere le chiese del mondo.
Scorre lento l'orologio del cuore segna i minuti di te, e non le ore, l'abisso tra il silenzio e le parole dura da giorni ed è dolore. Quando comparirai dal tuo passato voluto, seppellito, riesumato guarderemo insieme l'alba senza pensare a ciò che ci ha deluso di mesi scuri di una vita scialba. Scorre lento l'orologio del cuore batte il tempo senza pensare che un sorriso potrebbe bastare a ravvivare il nostro colore...
Tu sei il Generale del tuo esercito, Disciplinati. Sarai condottiero di malnati, se malnati avrai saputo allevare; O condottiero di eroi se eroi avrai saputo indottrinare.
Tu sei il Generale del tuo esercito, Disciplinati. Comanderai un gregge di pecore, se per tali le avrai allevate; O uno stuolo d'aquile se nel giusto le avrai involate.
Tu sei il Generale del tuo esercito, destati, allinea le tue truppe impartisci i comandi e assesta la tua esistenza.
Fornisci al tuo esercito il suo obiettivo, e raggiungilo.
Tu sei il Generale del tuo esercito, Disciplinati.
Riflette la tua ombra in questo caldo mattino, la strada si allontana, ma tu mi sei vicino, gli alberi corrono verso il cielo, non vedi, è sfocato anche il tuo pensiero, stringi i pugni, vorresti fermarti, volti lo sguardo e poi riparti, non sei solo, c'è lei nel cuore, non riesci ad esprimere questo amore, gocce di vita scendono a terra, nessuno le calma, il vento le afferra, scurisci i tuoi sogni ormai sepolti nei giorni lontani e troppo ingordi sospiri, rimpianti degli attimi andati, pensi e ripensi che vi siete amati, tu sei a ieri, la tua vita a domani, ti è sfuggito tutto dalle tue mani...
Chi dice che la speranza non sia solo un'illusione? Ci si aggrappa a qualsiasi tronco d'albero che sporge dalla scogliera pur di non dire che la verità è vera, annaspi con i piedi e punti su tutto pur di rimanere lì prima dell'impatto. L'orlo di quel baratro ti spaventa chiedi aiuto, ma nessuno sente, lo hai già fatto in passato e la conclusione? Sei caduto nell'abisso della depressione... Ora sei solo, solo con il mondo, che fai, risali o ti lasci andare a fondo?