Il mio cuore è libero. La mia anima instabile. Il mio amore fragile. Il mio essere soggiogato. Distante. Sempre più lontano. In agguato i ricordi, torbidi pensieri. Rinnego la realtà cercando la finzione. Mento a me stesso e rimpiango una vita mortale.
Guardavo attonita le immagini in tv non riuscivo a crederci che non c'eri più, quel tratto di vita che tante volte avevo percorso, ora non c'era più, tutto scomparso. Lo sguardo di chi era li e incredulo sapeva che ormai era troppo tardi, di loro il nulla restava. Stringevo al petto la mia bimba che ignara della vita giocava con i miei capelli, le mie ciocche ribelli, mai avrebbe visto di persona quanto aveva lottato quel magistrato per liberare la nostra città dall'oppressione, dalle ingiustizie subite e dalle atrocità, da quelle mani che tutto raggiungevano, da tante morti assurde che tutti piangevàmo. Ora il silenzio supera le parole stanche ma le loro idee camminano sulle nostre gambe...
Non proferir parola che sia oscuro presagio, o angosciosa sentenza la vita sorda non è al tuo dire, dipingerà con i colori che tu le avrai offerto, la tua stessa vita.
Attento al dire che diffondi con tanta oscura generosità, di quelle stesse parole si impregnerà la tua essenza, e di quelle infamità camminerai indossando abito.
Parla del vivere elevando l'anima al sogno e il cuore all'amore.
Bene Dici e del bene detto e pensato impreziosirai il tuo domani.
Quando nel dire, avrai lanciato il buio del tuo cuore, la tua sentenza starà già impregnando il tuo cielo.
Parla del vivere con amore, rivolgi al prossimo la tua comprensione, e amore e comprensione, saranno il cielo del tuo cammino.
Inizia da te e in te il vivere buono, modifica il tuo dire tu sarai ciò che dici e pensi, ogni parola è profezia per la propria esistenza.
Costruisci il tuo domani attraverso il buon dire, e il tuo dire diverrà l'orizzonte del domani.
Dalla luna scruto tutto il mondo, le foglie al vento, i gufi e le civette le strade buie e strette non c'è rumore tutto intorno. Dalla luna si ammira tutto, le stelle, il mare e quel peschereccio che prende il largo con il tempo brutto e non ha paura del libeccio... E vedo i tuoi sorrisi spenti che mandi ai tuoi amici silenti, e la tua anima non è sincera con lei che al dito ha una vera, nascondi il tuo sguardo per paura che gli altri vedano la tua anima scura... E chiudi a chiave la tua stanza, non entra né luce né speranza perché anche se è l'ultima a morire tu hai deciso che lei non deve venire...