Parlo ai viceré, loro intorno a me. Cammino su e giù, e poi arrivi tu. Vera, unica, bella, luce di stella. Gli occhi neri, belli più di ieri. Labbra carnose, profumi di rose. Voce voluttuosa, sei molto affettuosa. Faccio a pezzi il cuore a cocci. Con te rimarrei, i tuoi occhi con i miei, fino al chiarore, per darti il mio amore.
Sono cieco. Cieco perché ho versato lacrime di sangue per te. Cieco perché di noi, avevo tappezzato le fredde pareti del mio cuore, le stesse che ora non sorreggono neanche me stesso. E nel mio buio, attendo un tuo sorriso.
E cieco, e sanguinante. Così morirò, pensando di poterti riavere un giorno, sperando di poter riassaporare le tue labbra.
E, lentamente, faccio scomparire quel Fabio che hai amato e di cui io stesso ero felice. Tornerò ad essere quel Fabio consumato dall'odio, consumato dal rancore e dalla solitudine. Tutto quello che tu, con un semplice gesto della mano, avevi cancellato.
Vorrei sentire la tua mano stringere la mia, il tuo calore invadere il mio corpo. Vorrei farmi accarezzare dalle tue parole, vere come soltanto la vita sa essere. Tu che hai sempre saputo. Tu che hai indirizzato il mio cuore verso quell'arduo sentiero. Tu che conosci ogni singolo scorcio del mio mondo fatato. L'amore mi ha viziata per poi infliggermi un dolore troppo pesante da sopportare. Sono passati 9 mesi ed il suo nome è ancoa vivo in me. "Ognuno è padrone del suo essere", mi dicesti una volta. "Il destino non esiste". Ogni singolo attimo della nostra esistenza ha un fine. Ti ho ascoltata ma... Non sono brava a credere a me stessa. Lo sai. Preferisco affidarmi a qualcosa di inesistente. Forse così non potrò incolparmi. Le mie ali sono state spezzate. Il mio sangue prosciugato. Il mio cuore frantumato. Sono passati 9 mesi ed il suo nome accenna a svanire. Qualcuno silenziosamente si fa spazio in me. Credo di conoscerlo da sempre, eppure so ben poco. È sopraggiunto senza preavviso, come le tempeste nei mesi estivi. Qualcosa cambierà. Tu lo sai. Io lo so. Ma probabilmente non riesco ad accettarlo... L'uomo non accetta facilmente. Svia. Preferisce le scorciatoie. Non ama le guerre. Credo, ma allo stesso tempo mi convinco che è tutto inutile. A volte il mio viso s'illumina mentre l'istante dopo si bagna. Controsensi... il sale del mio vivere. Nulla è razionale a questo mondo. Nemmeno noi. Vorrei avere il coraggio di Amare. Adesso.
Vorrei essere un uccello, volare via libera lontano da qui, dalle sbarre di questa vita, dalla voce di questi uomini, così stridula, che mi pugnala il cuore l’unico organo ancora vivente che batte non so come ma batte in un infinito vuoto dove rimbomba la mia unica voce… la voce del silenzio.
Un soffio di vento, ricordi, pensieri, profumi, sapori, una rosa appassita, un cielo spento, offuscato un volto stanco, due occhi che guardano il passato, la paura di crescere, la speranza di sorridere dopo interminabili momenti di vita non vissuta. E così "la mia vita" nell'attesa che forse un giorno possa regnare dentro di me quell'irrefrenabile voglia di viverla.
Nella melodia di questa aurora ondeggia il mio corpo, nella danza dei ricordi di quei dì. Dove l'oscurità delle nubi non penetrava nel nostro mondo... Dove gli occhi luccicanti si perdevano in un fiume di serenità... Dove un cuore spento si riaccendeva in un battito frenetico... Dove la purezza dell'acqua rispecchiava la mia anima... Dove i segreti non avevano più alibi... Dove il sentimento apriva le porte della paura... e dove queste note hanno il potere di riportarmi tutte queste emozioni.
Se sei mia amica non mi giudicare, se sei mia amica impara ad ascoltare, se sei mia amica non farmi cambiare, accetta i miei sbagli, comprendi le mie debolezze, scusa la mia incertezza. Se riuscirai, ad ascoltare solo il tuo cuore, la gente non riuscirà mai a distruggere la nostra amicizia, perché le sarà difficile insinuarsi nel profondo, dove l'unità è data dal rispetto, e dove ci si completa dando anche all'altra la possibilità di essere.