Poesie personali


Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)

Stella

A volte sono triste.
A volte ci sei tu
che mi prendi e mi fai volare.
Ci sei tu nei momenti cupi,
mi guidi e mi fai sperare
in un amore strepitoso.
Come un faro nella notte,
diffondi la tua luce
ad ogni passaggio.
Godo del tuo splendore.
È una boccata di ossigeno.
È una goccia di vita
Però la dose che ricevo
è discontinua ma costante
Stella Stella se non ci fossi tu!
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Madre

    Madre dei miei occhi verdi,
    mi accudisci anche se, perdi
    i tuoi più cari,
    in tempi brevi.
    Madre del cuore
    del figlio con amore.
    Madre di un cigno
    con ali di fango.
    Madre per tre,
    vive uno solo per te.
    Madre della paura
    di un figlio coraggio.
    La madre migliore
    del figlio peggiore.
    Madre sconsolata,
    da un marito imbavagliata.
    Sei la madre più bella che ci sia,
    potessi ricambiarti una cortesia.
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      Scritta da: Alessandro Bonfanti
      in Poesie (Poesie personali)

      Oltre la galleria

      L'anima mia rifiuta
      questa cupa galleria che sto attraversando
      schiacciato dalle parole che vorrei dirti
      e che mi sfrecciano accanto come treni in corsa,
      travolgendomi,
      mentre percorro a piedi questa lunga strada
      che mi divide dal tuo sguardo.
      Il tempo passa
      ed io ho imparato ad amare
      queste braccia
      che si stringono a me
      e mi danno la forza di camminare
      lungo questi freddi binari.
      Ho imparato ad amare
      questa croce
      che stringo fra le mani
      e che non mi lascia cadere.
      Ho imparato ad amare
      queste parole
      che per un attimo
      mi danno un po' di luce in questa oscurità.
      Ho imparato ad amare
      le persone che camminano con me
      sotto questa volta
      che mi hanno fatto capire
      quanto sia affollato questo posto.

      Ed ho imparato ad amare te
      che mi hai dato la possibilità
      di rivederti
      dove il buio di questa galleria si dirada
      sperando di ritrovarti a braccia aperte
      pronte a perdonare
      quest'amico che ti ha fatto soffrire
      e non lo avrebbe mai voluto.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Eccola adagio sopraggiungere...

        Eccola adagio sopraggiungere

        oltre le propaggine dell'occaso

        la lenta camminante sera:

        il suo manto cala sul cadente giorno;

        ove non giunge ancor scalpita

        qualche morente scaglia di luce.

        Tra poco verranno le tremule stelle,

        la luna, l'immoto insondabile buio.

        Oltre le cimase, troverà un finestra

        il cuore per una scorreria nel cielo:

        lì, solitario, valicherà fiumi immaginari

        tra valli immerse in arcani silenzi.

        Dal margine di un lembo di infinito

        frugherà il cuore nel luccichio turchino

        alla ricerca di figurati affetti perduti.

        L'armonia silente di celeste sfere

        riporterà l'eco di voci tacitate

        voci più non udite, voci nientificate.

        Eh... molti sono stati i partenti forzati;

        e indietro nessuno è mai tornato!

        Anch'io, pure, dovrò salutare un giorno.

        L'oltrevita, l'assurdo eterno inganno,

        ciascuno se lo inventa come vuole

        e a piacimento lo colloca dove crede

        popolandolo di accreditati fantasmi.

        Ma nessuna allucinazione vissuta

        integro riprodurrà miracolosa

        i lineamenti le fattezze e i visi

        dei vivi da tanto spariti.

        Ah quale fatiscente bolla il vivere:

        un soffio la esplode e nessuno saprà

        mai chi, volubile, quel soffio mortale emise.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Profuga del mio tempo

          Come una nomade
          profuga del mio tempo
          inseguo forme di nuvole
          tra venti spietati
          dentro deserti,
          rincorro piogge
          in distese aride
          tra nubi pesanti
          e tempeste violente.
          Come una nomade
          profuga del mio tempo
          confusa a spostarmi
          in altre frontiere
          sperando di trovare
          quei sempre pretesti
          a non prendere
          strane amicizie preste
          a deliranti sorprese.
          Come una nomade
          profuga del mio tempo
          dentro un vulcano
          che non ammette tragedie
          e riguarda mesta
          falsi sorrisi stranieri.
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            Scritta da: Concetta Antonelli
            in Poesie (Poesie personali)

            Filastrocca per una mamma

            Il profumo di una mamma
            sa un po' di biscotti
            e anche di Natale
            Di legna che brucia nel camino,
            di ragù domenicale.
            Di fiori nel giardino,
            di un saluto dal balcone,
            di lenzuola pulite,
            di acqua e sapone.
            Di giorni lontani,
            con la febbre, nel lettone...
            di caffè pronto al mattino.
            Di una mano leggera,
            affettuosa e sicura
            che improvvisa compare
            quando tu hai paura.
            E di occhi che vedono
            fin dentro il tuo cuore.
            Il profumo di una mamma è fatto d'amore...
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