Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
I simboli sono rimasti nel labirinto
perduto nei giardini della memoria.
Il fuoco degli dei del tempio
è nascosto nelle ceneri del tempo.
Quanti sacramenti sono diventati tabù
nel cuore di una folla
che non crede più!
Portiamo negli occhi i segni ancestrali
li decifriamo con il filo d'Arianna,
ma restiamo muti sotto i monumenti
non comprendendo quello che hanno dentro.
Abbiamo visitato prematuri la luna
mentre altri la venerano di notte.
Mettiamo il corpo allo scoperto
nascondendoli in giornali
senza rispetto.
I simboli sono rimasti nel labirinto
di migliaia di giornali morti.
Ho visto gli uomini stanchi
di pornografia e miti rotti.
Ritorneremo a salpare con Ulisse
su mari di Sirene e Ciclopi.
Rinasceremo come nuovi dei
maturando con umani misteri.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    La mia terra respira l'azzurro
    coi polmoni dei boschi.
    Il suo sudore scivola sui fiumi
    con i sogni di un tempo che fu.
    Era la casa di uomini allegri
    e d'animali in evoluzione.
    Sui prati nascono fiori
    e nel mare il cuore dell'uomo.
    La terra respira con la tua bocca,
    si lava con la pioggia del cielo,
    si veste di foglie secolari
    e muore coi veleni umani.
    Salviamo questa madre terra
    se siamo intelligenti.
    Gli animali piangono solitari
    su pianure senza verde.
    Nascerà un arcobaleno nuovo
    su questo orizzonte oscuro
    quando gli uomini innamorati
    l'ameremo sotto la luna.
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      Scritta da: Luigi Totaro
      in Poesie (Poesie personali)

      Una rondine nel cielo.

      Una rondine nel cielo. Che Poesia!
      È un apostrofo tra la Terra e il Sole
      Un accento che vola su Parole
      Una virgola tra Realtà e Fantasia

      Una rondine nel cielo è Melodia
      non solo segni di punteggiatura
      È la penna che usa la Natura
      per scrivere nel cielo la sua Poesia

      Quando al tramonto il cielo è una magia
      di colori di fuoco e non c'è più l'azzurro
      il suo tenue pigolio come un sussurro
      sale al cielo: è una dolce avemaria.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Or che a te fisso s’appiglia lo sguardo

        Or che a te fisso s'appiglia lo sguardo
        e altra luce in un alone mi avvolge
        lasciami godere il riverbero del giorno:
        consistenza inutile più non è la nostra
        gagliarda la vita più non si inclina
        di brividi e sospiri l'anima scintilla
        amore che dolce impeto mi trapassi.
        Nel grande vuoto del vivere
        che spalancasti ignara
        qualcosa in fondo ci teneva
        alla fine un mastice ha fatto presa
        se risgorgata gioia zampilla e si disvela
        fluisce e in spuma breve non si dilegua.
        Te lo incisi su una pietra come potei
        un lontano giorno che ti amavo
        ma tu smemorata lo scordasti
        come il sogno fatto nella notte
        di cui al mattino non si ha più traccia;
        lo avessi ricordato in un flash di memoria
        non ci saremmo avventati contro
        ma tutto è bene quel che finisce bene:
        altro è il tempo e rimediato ha il destino
        che ha ricucito a filo doppio le nostre vite.
        Minuto ricordino è l'affanno di rincorrerti
        che svanisce all'accorrere dei tuoi baci;
        oggi al ritmo dei passi del mio cuore batte il tuo
        tenendoci per mano quando passiamo per le vie.
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          Scritta da: Marco Teocoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Misteriosa

          Nella notte eterna
          Si accende una lanterna
          Calda e Luminosa
          È la donna misteriosa
          Che mi travolge
          E mi spinge
          Nella fitta tela
          Come una barca senza vela
          Mi fido e navigo a remi
          Verso orizzonti sereni
          Il suo cuore a ponente
          Si apre prepotente
          Mi illumina la mente
          La passione mi accende
          Una donna bella
          Sei tu oh Marinella.
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            Scritta da: Cleonice Parisi
            in Poesie (Poesie personali)

            Rifletti e Rifletti

            Rifletti e Rifletti

            Rifletti, è nel tuo intelletto la giusta strada per ricominciare;
            Rifletti la luce di quel sole, che splende al di sopra delle tue nuvole.

            Rifletti, non sbaglia il cieco nel calpestare fiore;
            Rifletti talvolta giornate buie, e il tuo vivere sarà lo specchio dell’anima;

            Rifletti, tu vedi il vivere attraverso il lutto della tua anima;
            Rifletti la luce che germoglia nel tuo cuore, e non la buia sentenza del tuo vedere;

            Rifletti, solo mani attente sapranno raccogliere i giusti semi;
            Rifletti la vita che scorgi con gli occhi dell’anima,
            e vivrai per sempre di quello stesso riflesso.

            Riflettete e riflettetevi,
            l’amore cova silenzioso nel vostro grande cuore.
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              Scritta da: Maurizio Lauriani
              in Poesie (Poesie personali)

              Che uomo ti sembra questo

              Che uomo ti sembra questo
              rotolato in uno straccio di carne
              strizzato attorcigliato e poi nel cesto
              aggrappato su gocce di verità
              si specchia su pavimenti di falsità
              pensando di pulire con blandi detergenti
              fatti di fiducia e sincera onestà
              pulendo le parole dei deficienti
              e lava, lava macchie senza fine
              dove passano i vestiti senza corpo
              lasciando impronte dell'apparenza.
              Consumando l'ultima fibra
              che ancora vibra.

              Che uomo ti sembra questo
              con i piedi puntati sulle punte
              delle lancette di un orologio la notte
              nell'illusione di fermare il tempo
              per inventare un senso a quel che pensa
              magari aspettando che passi un treno
              che sbuffa di vapore con il muso sorridente
              con scritto sopra - la vita è bella -

              Che uomo ti sembra questo
              senza armatura e con la spada rotta
              un eroe senza paura della paura
              ha perso la sua vita per la strada
              e vede suo figlio quando già dorme
              ed una moglie a cui non tornano i conti.
              Senza guardarsi ad uno specchio
              stracciato in uno straccio di carne
              mentre il finto benefattore mi sorride,
              ha la laurea ed un grosso cappello
              ma per quanti sforzi abbia fatto
              nulla ha potuto per nascondere
              la sua grande incompetenza...
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                Scritta da: Rex Akragas
                in Poesie (Poesie personali)

                Mani

                Mani... che danno la vita
                Mani... bianche... nere
                Mani... pulite... sporche
                Mani... in alto... armate
                Mani... tese... nascoste
                Mani... corte... lunghe
                Mani... aperte... chiuse
                Mani... callose... curate
                Mani... che lavorano... che rubano
                Mani... che accarezzano... che picchiano
                Mani... che danno la morte.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Ognuno per sé

                  Già, come se ci fosse una tonnellata
                  racchiusa in una scatola, poggiata
                  sul tuo petto ed abbandonata lì.

                  Ti schiaccia al suolo, con forza
                  con violenza, ed è doloroso.
                  Annusi l'odore del dolore...

                  E non riesci a liberarti dei mali
                  che ti provoca perché è troppo
                  perfino per te. Allora urli.

                  Urli, ma nessuno ti sente
                  o forse qualcuno si, ti ode un secondo,
                  allora si ferma, smette per un attimo.

                  Continua ad ascoltare le tue urla
                  come fossero un sottofondo musicale.
                  Ma poi, stanco, ricomincia il suo da fare.

                  Siamo tutti soli nel nostro dolore
                  perché nessuno è pronto a condividerlo...
                  perché ognuno ha il proprio...

                  Non serve urlare...
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