Vedo spesso uno zingaro per le strade del silenzio. Nei suoi occhi porta il lutto e nelle mani la stanchezza. Raccoglie con i ferri vecchi gli sguardi indifferenti di gente molto abituata a vivere con indifferenza. I suoi capelli odorano a fumo, il suo passo morde la steppa, ma è fiero del suo bastone segno di dignità e certezza. Cammini per il mondo nomade di orizzonti, noi siamo ancora poveri per essere vagabondi.
Vedrai per davvero solo dopo aver saggiato dei frutti del vivere dolci o amari non importa fermenteranno in te sino a maturarne il giusto vino. L'unico che sarà in grado di inebriarti.
Fragilissima avanza, inciampa! Si fa forza e accenna un movimento. Dolorante non teme la fatica, il sacrificio. Ama questo dolore la rende vera la rende libera. Due passi, una pirouette cade. Imperlata di lacrime sorride, felice del suo dolore. Distesa, sogna e sfiora il tulle e indossa il raso e accarezza le paiettes. L'angelo danzante ha socchiuso gli occhi.
28 Marzo Primo grido di rondine... un pezzo di vita se ne andato portando con se un cuore malato. La rondine è andata, è volata non si è voltata... ha lanciato un grido, ma non si è fermata!
Cercheremo di trovare il nostro momento, una nuova sensazione, che per amore possiamo coprire con il nostro sentimento con passione e tenerezza. Intanto viviamo l'intensità della nostra passione e godiamo con tanti baci e carezze tutto il fuoco della nostra pazzia.