Disteso su un letto di erba di un prato stanco d'esser calpestato miro il vuoto puntuto di bianco che mi si presta dinnanzi. E con segmenti immaginari traccio lacrime d'amore. Mi chiedo se ne abbia davvero mai versate nella mia vita, lacrime... o solo capricci di un bimbo che ha fame? Se ne abbia versate abbastanza, troppe o troppo poche per l'amore che ho passato, che mi ha trafitto? Passo il tempo a centellinarle per racchiuderle in un'ampolla e dimenticarle dentro un vecchio cassetto.
Sei un frammento di diamante in una miniera di carbone. Una piccola goccia di pioggia nel deserto. Sembrava impossibile che io ti potessi trovare in mezzo a tanta tristezza. Impedirò che tu possa esser persa, evaporare ed esser sprecata. Farò in modo che da te nasca la vita in un mondo che muore giorno dopo giorno. Ti lavorerò e ti renderò perfetta. Perché tu sei la speranza che mi ha donato rinnovato vigore, che mi ha permesso di continuare a camminare. Ed io ti coverò tra le mie braccia.
Blu, verde o celeste che tu sia, i cristalli più preziosi costodisci dentro te, c'è vita, c'è rimedio, c'è pazienza, c'è rifugio, c'è pericolo... ogni cosa è presente, ogni cosa, dentro te.
A volte ci culli e ci porti in salvo, altre ci accogli fra le tue braccia, forse ignaro dell'effetto di quest'atto... non sei consapevole, e per questo innocente. Dentro te la magia, e la libertà, tutto è concesso, tutto ciò che all'infuori di te non è permesso. Custodisci il mio destino, portalo con te, non abbandonarlo, e...
È stato bello vederti, accarezzarti, udire il tuo respiro, sentirlo mescolarsi al mio. Ogni tua emozione: è giunta a me come un richiamo nella notte, buia e silenziosa e che a lungo dura. Resto fermo, avvolto tra le lenzuola e già mi vedo a guardare fuori il mondo, ove le speranze nascono ed io, con l'ansia di incrociare il tuo sguardo, la maestosità dei tuoi occhi grandi che disperdono un'immensa luce; contemplo l'enormità di una stella cometa che cade nel vuoto; illudendomi che possa raggiungere l'asfalto del mio cammino, e che m'aiuti a carpire le perplessità del mondo in questo caldo inverno, pronto a formare grandi croste di brina; col freddo che non c'è mai stato. Come quello che abbiamo atteso e prepararci a sconfiggerlo: abbracciati fra le coperte, ove ogni tuo sussurro si diffonde come sinfonia d'amore e mi abbraccia in una nuvola, nel cielo! È stato bello vederti in questo meraviglioso viaggio fra le stelle in una notte meravigliosa! È stato bello averti con me in questo viaggio, nella notte dei sogni, ove tutto diventa realtà e vorresti che non finisse mai!
Non starò fermo ad aspettare che tu vada via col tempo. Per anni ho coltivato sogni da condividere con te. E se uscirai dalla porta, io verrò con te. Salirò su tra i cieli e ti seguirò, come un'angelo custode ti difenderò. Finché non troverai chi ti protegge meglio di me, non ti lascerò. Curerò le tue malattie, consolerò i tuoi pianti, fermerò il passare del tempo, darò soluzione ai tuoi problemi, nasconderò le tue debolezze e scaccerò le tue paure. Ti cullerò ogni notte, ti racconterò una favola e ti farò tornare bambina proprio come ti ho conosciuta. Rivivremo assieme la nostra giovinezza, ma stavolta non sbaglieremo nulla. Prenderemo coscienza di quello che siamo l'uno senza l'altro: deboli entità incomplete. Mi insegnerai cosa vuol dire essere felici, da me imparerai ad amare, a non fermarti di fronte ai tuoi timori. Non ti farò innalzare il muro che m'impedisce di giungere al tuo cuore e mi nutrirò del suo calore, lo terrò vivo e lo coverò dentro me. Piangeremo e gioiremo assieme, e se uno sarà felice l'altro lo sarà pure, se un triste l'altro piangerà con lui, e ci muoveremo come delle onde nel mare, all'unisono per infragnerci sulla costa ed ad ogni passaggio rubare qualcosa di essa. Impareremo il significato di vita e cammineremo assieme tenendoci per mano. Quando sarà buio urleremo per trovarci e quando pioverà staremo sotto lo stesso ombrello. E se qualcosa ci separerà noi ci rincontreremo in sogno e conteremo i secondi e i metri che ci separano. Non importa quanti saranno perché non possiamo nemmeno pensare che vita sarebbe l'uno senza l'altro. Come goccie di pioggia, nate da due nuvole diverse unite dal vento del destino, voleremo assieme ed assieme atterreremo...
Dipingi pure i cuori con i colori della tua anima, ma non sprecar lacrime quando la tinta stingerà miseramente, è la pioggia del viver che cade incessantemente dal cielo, a lavar via il bello e il brutto dei cuori.
Non si otterrà mai un buon affresco sin quando la tela non sarà completamente tersa.
Dipingi pure laddove i tuoi occhi d'amore vedono amore, avrai allenato la mano a realizzare il tuo unico e solo capolavoro, la magnifica tela del tuo cuore.
Ogni dipinto affrescato nei cuori altrui sarà una pennellata d'arcobaleno per la tua anima.
Solo quando dipingerai con amore la vita, avrai colorato il tuo cuore.
Una voce bianca e stanca chiede aiuto Seguo quel flebile e lacrimoso suono C'è una bimba sepolta tra le macerie Di una vita che si è trasformata in un incubo Due occhi vitrei mi guardano appena Pronuncia parole insensate che vagano nell'aria stagnante che odora di morte il tempo di raccolta è terminato la morte ha riempito i suoi grandi sacchi è arrivata muta e affamata è andata via soddisfatta e con la banda si è travestita da onda impazzita e cosi ha festeggiato il suo beffardo carnevale mentre noi celebriamo le innumerevoli morti che il suo sarcastico gioco ha provocato il suo riso strozzato echeggia trionfante aveva fretta, è scappata velocemente ma presto ritornerà... cerco di aiutare quella povera fanciulla ma non riesce a muoversi, il peso opprimente della vita schiaccia il suo giovane petto continua a balbettare incomprensibili parole forse sta pregando l'angelo nero di prenderla vuole stare con i suoi genitori ma lui è già andato via, è troppo lontano non riesce a sentire i suoi lamenti così la abbandona al suo nefasto destino continua a pronunciare la sua sentenza di morte.
Un cuore solitario piange Rinchiuso in una gabbia Fatta di colori di luce di suoni Guarda lontano Vorrebbe fuggire Ma è vittima di se stesso Di un passato che Ha dipinto il suo cielo Di pece
Vorrebbe scappare Le corde che a quel posto Lo legano vorrebbe spezzare Urlare gridare Fino a che il cielo Non iniziasse a lacrimare Allora le sue lacrime Si unirebbero alla pioggia E bagnandogli la pelle Purificherebbero il suo corpo Reso immondo dalla sofferenza
A quel punto Fracido di dolori Alzando lo sguardo al cielo Si accorgerebbe che continua A piovere incessantemente Ma che il cielo si è tinto Di colori che dalla sua gabbia Non avrebbe mai potuto scorgere.
Vorrei mordere la tua pelle bianca Strappare i tuoi capelli di seta Infuocare i tuoi occhi vaganti Spogliarti dal ghiaccio che indossi Soffiare con forza le mie paure su di te Affinché tu le senta lievi e assillanti Baciare le tue labbra pallide e Bagnarle con la mia saliva filante Aprire la porta della tua contorta anima Possedere le tue macabre fantasie Percuoterti e ucciderti violentemente Nei miei sogni oscuri Per la voglia di impossessarmi di te Affinché tu sia per sempre mia Affinché tu sia sempre accanto a me.