Poesie personali


Scritta da: Francesca Ivone
in Poesie (Poesie personali)

Le spighe di grano

Le spighe di grano
Non si muovono
Passano giorni, mesi, anni
Loro sono li immobili
Dondolano al vento
Non sputano dolore
Non urlano di gioia
Non provano amore
La pioggia le bagna
Il ghiaccio le irrigidisce
La tempesta le molesta
Loro sospirano
Non reagiscono
Sopportano ossequiosamente
Qualcuno le pesta
Loro si piegano
Nessuno le ascolta
Solo il silenzio
Fa loro compagnia
Le spighe di grano
Non si muovono.
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    Scritta da: Francesca Ivone
    in Poesie (Poesie personali)

    Nemmeno una parola.

    La pioggia acida
    Che cade scrosciante
    Bagna le mie
    Labbra stanche di
    tacere per il timore
    Di non essere capite
    La sento gelida
    Scivolare sul mio
    Corpo caldo e nudo
    Comincio a tremare
    Per il freddo pungente
    Le labbra affrante
    Vorrebbero dischiudersi
    E con un'impetuosa
    Folata di amarezza
    Ardere gli alberi
    Secchi e infruttuosi
    Che mi circondano
    Quando trovo il
    Il coraggio di farlo
    Nemmeno una parola
    Resto immobile con
    La bocca schiusa
    Mentre la pioggia acida
    Mi brucia la gola.
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      Scritta da: Emy Coratti
      in Poesie (Poesie personali)

      In una notte

      Nel buio di una stanza
      rivedo la mia vita...
      fotogramma dopo fotogramma
      come un film e...
      il mio cuore si sta spegnendo
      mi aggrappo disperata alla vita
      ma il mio corpo è stanco
      ha smesso di lottare...
      Questo grido giunge
      direttamente dal cuore...
      puoi ascoltarlo
      puoi ignorarlo
      tanto lui continuerà a gridare
      il suo dolore
      per tutte le ferite
      lasciategli dalla vita...
      ancora aperte
      che grondano di sangue...
      graffi infiniti
      che infieriscono...
      che nemmeno il tempo
      è capace di guarire...
      Ti guardi allo specchio
      e ti chiedi... "ma chi sono?"
      ogni sorriso è spento...
      ogni lacrima asciugata...
      ogni felicità smorzata...
      ogni ala spezzata...
      ogni amore svanito...
      un corpo senza vita.
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        La giusta via

        Cammina laddove la luce è in ombra e sentirai le voci dire:
        "È laggiù la nuvola che nasconde il sole".

        Cammina laddove chi ti guida saprà condurti, e nel segno del suo cammino tu giungerai a casa.

        Gli ostacoli non fermeranno il tuo procedere, e tu sarai nella luce prima che il tuo diniego giunga li dove tendi.

        La tua voce è nel cuore del vivere, sappi ascoltarne l'eco d'amore che il vivere stesso riporterà al tuo essere.

        Vivi il tuo cammino con sollievo, la via è quella giusta.
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          Scritta da: Lorenzo Righetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Io & Te

          Il mio incubo è finito... Io, oggi rinasco grazie a Te...
          Sei tu che mi hai trovato, così, per caso... destino? Fato? Coincidenza?
          Non lo so e sinceramente non mi importa, l'importante è che ora siamo quì, insieme... Io & Te
          Ho passato una vita a cercarti, però inutilmente, senza mai trovarti!
          Quante volte ti ho sognata, desiderata anche non sapendo che volto avresti avuto...
          Ed ora eccoti qua, sei entrata nella mia vita nel momento in cui ne avevo più bisogno; quando ormai avevo perso ogni speranza, ogni appiglio... ogni ragione per vivere!
          Ma ora tu sei mia, sei la mia ragazza... ancora non ci credo, apro gli occhi ma mi sembra ancora di sognare... è tutto troppo bello per essere reale; tu, così bella, dolce, romantica, paziente, con quel tuo sorriso che incanta i miei sensi, che mi da gioia e mi fa accoccolare su una soffice nuvoletta...
          Tu sei tutto quello che ho sempre sognato, forse anche di più... ed è per questo che una vita senza di Te non la voglio mai più!
          Con Te niente è banale... tutto ha un senso, tutto intorno a Te acquisisce un suo particolare colore, una sua forma; il tuo essere così solare, positiva, da vita e gioia al resto del mondo...
          Oltre mille chilometri ci separano, più di 10ore tra Te e me... una distanza enorme, troppo per il nostro Amore... così bello, forte, passionale!
          Il bisogno di un contatto tra noi si fa sempre più forte, sempre, sempre di più... al punto di diventare estremo, tanto da far mancare il respiro, come un pugno in pieno stomaco, ed è a quel punto che i miei occhi si chiudono alla ricerca di Te, per provare un istante il tepore di un tuo abbraccio, di un tuo sguardo... un tuo tenero bacio!
          Ora sono qui per dirti che ho Voglia di Te... ieri, oggi, domani... ogni giorno sempre più; ti farei mia in ogni istante, con gesti e parole fatte di Amore e Poesia... tanto Amore... tanta Poesia!
          Ti Voglio, Ti Voglio, Ti Voglio, Ti Voglio, Ti Voglio... Ti Voglio perché Ti Amo, Ti Amo, Ti Amo, Ti Amo, Ti Amo... Ti Amo di quell'Amore vero così forte da non sembrare vero... così grande da farti innalzare oltre il cielo, almeno tre metri sopra; si, proprio lì... dove vivono gli innamorati, il luogo in cui... Io & Te vivremo per sempre!!!
          Scusa ma ti chiamo Amore, Amore con la "A" maiuscola, tra di noi niente è dato al caso... tutto va vissuto al massimo, sopra le righe, sopra tutto e tutti!
          Sarò come un fulmine perpetuo nel tuo Cuore... l'Amore che ti darò sarà così violento e intenso da farti male, così grande e bello da sembrare irreale... ti farò così tante carezze da farti tornare bambina, così tanti baci da farti sentire una Regina... la dolcezza che riceverai da me sarà unica e immensa!
          Tu sei la mia vita, la mia gioia... e io ora ti tengo stretta a me, perché ho deciso di vivere questa vita insieme a Te!

          ...Ti Amo...
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie personali)

            Perché siamo venuti al mondo?

            Un giorno mi hai detto di essere pronto,
            ed ho deciso di metterti alla prova, regalandoti la vita.
            ... mi aspettavo un "Grazie" ma non sapevi parlare,
            allora ho deciso di regalarti il dono della parola.
            Ma eri troppo giovane per capire,
            allora ti ho preso per la mano e ti ho aiutato a crescere.
            Sei caduto mille volte, piangendo,
            ed hai avuto sempre accanto qualcuno che ti tirava sù regalandoti un sorriso.
            ... mi aspettavo un "Grazie" ma forse non sapevi che esistevo,
            allora ti ho dato la possibilità di studiare.
            Ma quando sei cresciuto, hai pensato di non aver più bisogno di nessuno,
            ed hai fatto soffrire chi ti ha cresciuto, ed amato.
            ... speravo che ti fossi accorto che non sei solo in questo mondo,
            ma hai impegnato dieci anni della tua vita pensando solo a te stesso.
            ... ti ho ascoltato, ma le tue uniche parole erano per chiedermi altro,
            come se non fosse abbastanza quello che ti ho dato.
            Ti ho regalato un cielo ricco di stelle,
            un sole splendente per dar vita alla terra,
            mille colori di luci al tramonto,
            ed una splendida luna per specchiarsi sul mare.
            ... ed ero li a guardarti, ogni giorno
            ma tu non hai mai alzato il tuo sguardo ai miei occhi!
            Allora ti ho regalato l'amore, sperando che ti potesse servire a diventare più buono
            e tu hai trasformato la donna in tua schiava,
            dicendo di amarla, e l'hai tradita alla tua prima occasione!
            Quante volte ti ho parlato, ma tu non ti sei mai accorto di me!
            ... ma ti ho sempre voluto perdonare, e ti ho regalato un figlio
            e poi all'improvviso, avresti desiderato ubbidienza,
            anche se tu non l'hai mai fatto.
            Ti ho permesso di lavorare, ed essere felice,
            ma tu hai voluto arricchirti,
            hai speso tutto ciò che guadagnavi, senza rinunciare ai tuoi divertimenti,
            ed un giorno mi sono presentato ai tuoi occhi,
            nelle vesti di un uomo affamato,
            ma tu mi hai negato il pane!
            Allora ho sperato che portassi rispetto almeno a chi ti ha cresciuto,
            ma tu hai detto che eri molto impegnato,
            e gli hai negato una carezza quando ne avevano bisogno.
            E ti sei accorto di quello che anno fatto per te solo quando li hai persi.
            Hai pianto!
            ... ed io ero lì a guardarti,
            pentito di averti messo al mondo.
            Un giorno eri in grande difficoltà, e mi hai chiesto aiuto,
            ti ho mandato un Amico,
            non l'hai mai capito!
            Ogni giorno al sorgere del sole, ti ascolto
            e ancora mi stupisce il tuo silenzio.
            Vorrei tanto poterti parlare, magari con le parole di un tuo Amico,
            e spingerti a pensare che questa tua vita è breve,
            e gli unici ricordi che conserverai quassù,
            saranno le buone azioni che hai compiuto sulla terra.
            E per chi non avrà nulla da ricordare,
            la sua seconda vita finirà ancor prima di iniziare...
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              in Poesie (Poesie personali)

              In sosta sul vecchio ponte

              In sosta sul vecchio ponte,
              dal parapetto muscoso e malmesso
              tu spii segui e ascolti
              l'acqua che sotto vi passa.
              Origlia la mente attenta
              lo strepeare di quelle acque.
              Sullo sfondo tremula e vaga
              una immagine muta:
              scompare, si riforma,
              la scompone un gorgoglio
              l'annega un risucchio.
              Giunchi intirizziti e canne
              mezze rinsecchite sorvegliano
              l'indome flutto
              che il pensiero riporta
              a quello invisibile della nostra vita
              che con cadenza frettosa avanza
              e senz'orma durevole lasciare
              mai ci dice dove corra.
              Quell'alto mormorare
              del rivo gonfio
              pare ronzio d'orecchio illuso,
              quelle guizzanti e nivee spume
              ricordano vanesie speranze
              andate in fumo o in malora
              Su mobile specchio crespo
              a tratti riflesso ti miri,
              tremulo pensi a come sei oggi
              e dubiti di essere ieri stato un altro.
              Proteso al passato cenere
              spali memorie seppellite:
              giovinezza e sogni lustri,
              amori dolci cari e superbi
              che per un'ora ti addolcirono il petto.
              Ma sai pure che il tempo pieveloce
              procede in avanti e non si volta
              e così ti inoltri oltre il frangente,
              temi il futuro vago che non conosci
              fragile rifuggi da ogni attimo che crolla.
              Ah l'orizzonte in lontananza oltre la foce
              ove una luce va morendo
              e il cuore ancor vi guarda.
              Inseguendo un indomani che aspetta!
              Sapremo mai un altro modo di essere?
              Vinceremo l'indifferenza che ci riabbatte,
              meno dolente si farà l'oscurità
              che ci viene incontro a gran passo.
              In primavera scenderemo al torrente
              a bagnarci la faccia; una freschezza
              speranza, a rivisitare verrà il nostro volto.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Immortale

                Voglio essere il cofanetto
                dove nascondi tutti i tuoi sogni,
                il diario dove scrivi tutte le tue giornate,
                la coperta con la quale ti copri dal freddo,
                il tuo braccio per sollevarti da ogni sforzo,
                la tua mente per aiutarti in ogni gesto,
                il rumore dei tuoi passi per sempre gioire del tuo arrivo,
                le tue lacrime per poter scivolare sul tuo viso
                e consolarti nei momenti difficili,
                il tuo specchio per poterti vedere
                la mattina, con i capelli arruffati e l'aria assonnata.

                Ma sopprattutto vorrei essere la tua anima
                per non lasciarti mai e così renderti immortale.
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Siamo figli della madre terra
                  a contatto d'un respiro antico
                  all'ombra di un muro diroccato
                  ascoltando il cuore e le ferite.

                  Ci ha baciato la luce di ieri
                  ci ha abbracciato anche il domani.
                  Il nostro primo vagito è del giorno
                  in cui nacque il mondo e l'orizzonte.

                  Siamo nati sotto la luna
                  piena di profondità perdute.
                  Forse Nettuno sará nostro padre
                  o un Dio di foreste sconosciute.

                  Cammineremo su nuvole del cielo
                  ascolteremo venti d'oltremare,
                  matureremo coi frutti tropicali
                  per dare un seme alla vita.

                  Siamo nati dalla madre terra
                  a lei torneremo a mani piene
                  per ringraziarla di ciò che ha fatto
                  in questi uomini pieni di mistero.
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