E la mia anima ritorna a splendere, d'amore per l'ultima volta. I miei occhi si son chiusi, sfiorandoti le labbra, che mai ho voluto desiderare, forse per paura di soffrire, non so, o forse per paura di perderti nei sogni. Ma adesso sono qui a vivere il momento.
Perduto nell'immensità degli occhi incantato dalla brillantezza del sorriso, catturato dalla luce che splende nello sguardo incuriosito da una nascosta timidezza sorpreso dall'imprevedibilità delle parole, nell'incontro una luce brilla, nel silenzio parla il linguaggio degli occhi.
Una mano che da quel tempo si tende verso di te, una mano che imprigiona la tua mente in una morsa, non bussa al tuo cuore perché va già di corsa senza pretendere un motivo o chiederti un perché.
Non sembra quasi vero distinguere il bianco dal nero, invece i colori non sanno di inchiostro se assaporate il passato e lo sentite vostro, allora potete essere sicuri che è vero.
Girano le pagine fra le tue dita insanguinate dai pianti, dalle bugie, dalle cose passate, ma mai del tutto dimenticate solo sepolte sotto strati di foglie inventate.
Anche se chiudi quell'album di fotografie, di pensieri senza sfogo, anche se ormai sono cambiate le vie, faresti di tutto un rogo.
Eppure se ti chiedi ancora a cosa serve ricordare non hai capito il senso del nostro andare avanti, indietro non ha valore l'unica cosa da fare è non ripetere ogni errore.
Ho perso la chiave del mio giardino in cui nessuna pianta trova più pace, non smetterò di affrontare il mio destino, anche se ogni mio muscolo oggi tace, come l'alba nuova mi risveglierò al mattino...
Sto qui come un pesce bloccato nel suo mare, come un uccello che non sa più volare, come un tuono che non riesce ad impaurire, come un arcobaleno che sta per svanire, come una cometa che non può più brillare...
Giro come un'apatica nei ricordi della mia vita, alzo gli occhi ogni tanto ma la gioia è sparita, a volte mi illudo che ogni giorno sia una magia, osservo le cose attorno a me ma c'è solo ipocrisia, come una pianta secca, ogni mia foglia è scolorita...
Sento la musica espandersi nel mio cuore che ha smesso di generar sentimenti; vedo un cielo rosso incorniciare un amore, ma i giorni scorrono ancora troppo lenti; come una spada che infonde dolore...
Non c'è verso di cambiare le cose, non c'è modo di vivere fuori da tutto, non dormiamo su letti di rose, ma in un mare già asciutto Anche le piogge non sono gioiose...
Forse domani confesserò chi sono, forse domani vi dirò fin dove volo, ma oggi non sarò che un suono...
Non capisco perché devi sempre tornare, non capisco perché ti vuoi così male non capisco perché non mi puoi lasciare in pace, non capisco il tuo modo di pensare. Non capisco perché merito tutto questo Non capisco perché per te faccia lo stesso Non capisco cosa vuoi fare Se la tua vita vuoi disfare, non toccare la mia, lasciami stare, fammi vivere. Perché torni?? Non lo capisco, non sei più il re dei miei sogni. Non voglio che torni... Ti prego non tornare...
Voglio pensare a lui, lui soltanto, non te, non sei nella mia mente, non sei nel mio cuore... No, ti ho scordato fra noi non ci sarà mai amore, no, stai zitto, non ti voglio ascoltare va all'inferno, vacci a marcire, anche se torni non ti starò a sentire... Mi fai pietà, non sai più che dire... Rido fra le lacrime perché sei ormai morto E la tua tomba sta già cadendo nella fossa Addio, baby.
Stò pensando a te... a noi... al mio letto vuoto al telefono muto ai baci mancati alle carezze perdute al profumo della tua pelle al sorriso dei tuoi occhi a...