in Poesie (Poesie personali)
Saluto
Due cuori di cera
E una candela accesa
nella notte.
Si alza verso il cielo
Un fumo di parole
D'amore.
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Due cuori di cera
E una candela accesa
nella notte.
Si alza verso il cielo
Un fumo di parole
D'amore.
Vorrei pace in tutto il mondo;
Vorrei il mondo pieno di sorrisi e occhi fieri dei bambini;
Vorrei che i bambini non subiscano ingiustizie;
Vorrei pure che la gente si scandalizzasse davanti alle ingiustizie;
Vorrei che la gente sorrida alle cose buone della vita;
Vorrei la vita che ho sempre sognato;
Vorrei sognare di comunicarti tutto il mio mondo;
Vorrei il mio mondo ideale per te;
Vorrei te come mio ideale;
Vorrei sapere se chiedo molto;
Vorrei molto per donarlo a te;
Vorrei te per vivere in pace;
Vorrei pace in tutto il mondo...
Sdraiato sul mio letto
stringo la tua foto forte al mio petto
la stanchezza fa socchiudere i miei occhi
Penso al tuo viso privo di solchi
I miei occhi si sono chiusi
i miei pensieri sono confusi.
Turbati dalla tua assenza
e dal rimpianto di un'adolescenza,
ancora viva nella mia coscienza.
Ho gettato tutto
non è rimasto alcun frutto
di tutti i miei sacrifici,
pareti di grandi edifici
costruivo contro la gente.
Preferivo essere sofferente...
Ora dormo tutto è lontano
tutto è stato invano
Dal mio letto sono passato al divano.
Qui solo in una stanza
tra queste mura cerco una speranza
mi rivolgo al cielo
cerco di essere vero
una parola, un sorriso delle persone a me care,
provo a sognare,
ma loro sono lontane.
Mi vorrebbero con loro
per non farmi stare più solo,
con i miei pensieri
con le mie paure
per rivivere emozioni indimenticabili,
quelle che ci rendono vulnerabili,
capaci di farci piangere,
ricordare e rivivere.
Vorrei abbracciarli,
non solo ricordarli
in questa stanza con la mente e i suoi tarli.
Abbandonatemi Muse, figlie di Zeus e Mnemosine,
miti solari, confortevoli e ispiratrici compagne
dei miei momenti alati... è tempo che mi lasciate!
Questo poetare, scialbo triste e inutile, portatevi via,
a me stesso abbandonatemi e, dimenticate le pene
incurabili che rimangono nel cuore mio!
Lasciate che altri, più lieti, vi festeggino;
affrettatevi all'appuntamento che sognarono
i vivi che attendono desiderosi di baciarvi.
Andate e non impedite che assomigli alla mia vita
disperata e desiderosa di morire!
Ho curato per molto tempo e invano
uno svuotamento ineluttabile e or l'occhio deluso
che fruga il nulla che mi avanza, più non si ostina
a ripetermi come una volta che bella è la vita!
Rinnegatemi e fuggite via, alle spalle lasciatevi
questa ingratitudine che non si intende:
mutato sono io in fitta nebbia tra scure nubi!
Mi sballotteranno come raffiche volubili
caduche illusioni tra insopportabili giorni,
oscillerò tra angosce e natii abbrutimenti
nell'ora che torpe e con tedi stringe
ma, preserverò, amato e illibato,
il vostro ricordo nel cuore solo!
Ah questo impennarsi inaspettato
della voglia di vivere, l'essere disarcionato
da rovelli e cadere pesante su cespi di ortiche!
Vorrei dimenticare il corpo che è sempre con noi
e ci rammenta il nostro destino, arrestare il corso
delle acque sorgive di una sotterranea tristezza
che non defluisce e sovente straripa!
Per anni, da voliera ideale, ad una ad una son fuggite
tutte le pennute aspirazioni, e voi... ne avete saputo!
Or solo una esigua speranza che non so accrescere
potrebbe scongiurare domani che il mio mesto viaggio
termini in una gabbia disseminata di orrori!
Addio, mie dolcissime e immeritate
confidenti che imbellettaste il cuore,
ad altri mai... raccontate dell'animo mio!
Attimi di timide voglie
attimi di tenera meraviglia
attimi di avvolgente stupore
attimi di stringersi in un respiro
attimi di incantevole pianto
attimi di candido calore
attimi di ebbra luce
attimi di gioia feconda
attimi di pregnante felicità
attimi in dono a noi
tutti in un attimo
quando s'incontrarono le nostre vite.
Lunga superba la notte scivola lentamente
lasciando una scia malinconica umida e fredda
come sudore
che i tuoi occhi toccano,
le tue labbra asciugano,
le tue mani raccolgono,
il mio ricordo di te estingue,
la nostra lontananza alimenta
e l'impazienza di vederti ancora
spinge veloce fino al cuore
dove ardente il desiderio di te
spegne la notte nel sogno di una vita con te.
La malinconia mi invade
a stento riesco a trovare le forze per sorreggere il mio corpo stanco...
gli occhi si chiudono...
i ricordi mi invadono
mentre irrompe un rumoroso temporale estivo
ogni lampo arriva al cuore
ogni tuono lo stramazza
fino a farlo sanguinare...
anche gli occhi partecipano
ogni lacrima calda e copiosa scorre sulle guance per poi morire sulle labbra...
Vorresti cancellare tutto
con un colpo di spugna
annullare una vita con un soffio
ripartire da zero...
con la speranza di commettere
"questa volta"
meno errori possibili.
Sei presente nella mia mente...
come un pensiero dolce...
come un sogno magico...
dal quale non vorrei mai svegliarmi.
Sei l'ultima persona a cui penso
prima di addormentarmi...
la prima...
quando apro gli occhi al mattino
sei qui con tutto il tuo corpo...
tutta la tua anima...
una presenza impossibile da allontanare
perché tu sei...
il sorriso...
su un volto triste
un auto...
per percorrere le infinite vie della fantasia
l'aria...
in una città satura di smog
gli occhi...
attraverso cui si vede la giusta via
il sole...
che ti illumina e riscalda gli animi
l'emozione...
di una fanciulla al suo primo appuntamento
un'avventura...
che non avrà mai fine
un diavolo...
a cui si dona volentieri la propria anima
l'amore.
Il tuo sguardo
apre spazi immensi
e mette a dura prova
il mio corpo rigido
spazi immensi
pieni di sapori
ancora acerbi
pieni di sensazioni
ancora immature
piene di contatti
ancora lievi
il tuo sguardo
che devo ancora capire
il tuo sguardo
che mi indaga
e che mi intriga
il tuo sguardo che non
ha ancora il nome dell'amore
il tuo sguardo
che non ha ancora il volto del piacere
indissolubile
travolge
il mio corpo rigido
di fronte al tuo pensiero immenso.