Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Un altro verde

Te ne vai in giro passando
per mani grasse e gonfie,
lasciando il tuo fetido alone verde
su tutto.
Farcisci i ventri obesi
e buchi le tasche dei pezzenti.
Ti si può trovare nella plastica di un sacchetto,
cucito dentro un pallone da calcio,
oppure sotto il fondotinta
di una labile giullare degli schermi televisivi.
Ma il tuo verde non riuscirà mai
a distorcere lo sguardo di tutte le persone,
a inquinare tutti i mari e le lenzuola,
a corrompere tutti i byte del calcolatore,
a spezzare l'ultimo albero e l'ultimo ponte,
a far marcire l'ultima corda di chitarra.
Un giorno tutto il mondo sarà ricoperto di verde,
ma non sarà lo squallido verde dei soldi.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Affacciati dalla veranda

    Affacciati dalla veranda
    e vuoti volgi gli occhi
    verso l'alto; a destra
    un monte c'è di fronte
    segui il crinale e prosegui
    lungo il profilo della cima
    ne emergerà un bassorilievo.
    Antropomorfo immaginato
    quel rilievo è come un corpo
    addormentato nella morte
    effige con man conserte
    coperte e raccolte sul petto.
    Non è forse metaforica
    bara a cielo aperto di un uomo?
    Disceso nelle tenebre
    né il lume della luna
    né della diurna luce
    i suoi occhi spenti
    potranno più guardare.
    Alla pioggia, al sole
    al vento giace per sempre
    un fulmine di amor negato
    ne carbonizzò la vita
    all'annerirsi di un giorno.
    Ad esso ancora guarda
    ma sorda non parlare:
    all'eco della tua voce
    affanno d'amore vivrebbe
    carezze e vita chiederebbe
    e battere rivorrebbe un cuore.
    Da quel profilo traine
    uno schizzo e stampalo
    sull'ultima pagina del libro
    in cui racconti la tua storia
    ma non editarla nella collana
    dei sentimenti e dell'amore,
    i posteri che in alto vorrebbero volare
    non vi troverebbero insegnamenti alati.
    Guarda dopo altrove, voltati
    al tuo passato e al tuo avvenire
    ritorna dove ti getta il nulla
    tra le minutaglie giornaliere
    alla clausura dei tuoi pensieri:
    senza amore ogni altro sguardo
    insulto risuonerebbe a quel morto
    tacitato ma con cuore loquace.
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      Scritta da: Ofelia Soul
      in Poesie (Poesie personali)
      Ma l'amore? Che cos'è lamore?
      Travolgente passione?
      Illusione?
      Disarmo alla razionalità?

      Perché curarsi così dell'amore?
      Forse perché è un sentimento dell'uomo? Ma allora l'uomo è egocentrico... l'odio. L'amore, l'odio, l'amore;
      l'amore, l'odio, l'amore, l'odio.
      C'è amore senza odio?

      Amore perché folgorazione,
      Odio perché disprezzo folgorante.
      Entrambi sentimenti impulsivi,
      che la mente
      deve sfuggire!
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        in Poesie (Poesie personali)

        Cosa dovrò escogitate perché tu mi oda

        Cosa dovrò escogitare
        perché tu mi oda e un eco
        riporti suadente una tua parola
        or che folate di silenzio
        asolano e spazzano
        mucchi di speranze,
        se arrivare fino a te,
        abbandonare il mio carico
        di tristezze è il solo prodigio
        che possa mutare la rotta
        del mio ramingo viaggio?
        Abbattuto
        è l'albero maestro del mio naviglio
        e da una falla l'acqua che vi penetra
        copiosa affoga improvvida ogni illusione!
        Come edera mi arrampico
        al tronco della vita ma è dubbio
        se ne vedrò mai la falba chioma;
        come spighe
        che vogliono essere colte
        e divenir pane resisto ai colpi di vento,
        erba arsa nel polveroso prato,
        aspetto carezze di notturne rugiade.
        Ma non senti come galoppa
        fino a stramazzare il cuore?
        Corsiero a spron battuto,
        quante volte inciampò tra rovi,
        nitrì e emise lamenti e grida d'aiuto;
        rivolti gli occhi al cielo,
        scrutando ogni stella remota
        abbracciò l'infinito e disse:
        perché solo sono io?
        Come incupisce l'ora
        e fardello si fa il tempo
        se alle finestre a cui guardi
        ogni lampada è spenta,
        se l'anima vano chiede a un domani
        di mutare pelle, se attesa d'amor
        un tremito non ti riporta
        quando vuoto e stanco
        vibranti sfide lanci all'infinito!
        Demenza di gioia e di dolore
        non si placa a poco a poco;
        come arsura tra i solchi perdura,
        radici assecca, per mano invisibile
        lento muori di un male oscuro!
        Attraversando il mondo,
        illuso che amor esista
        per te, per gli altri
        ed ogni altra cosa che viva,
        vorresti bussare alla prima porta
        e farti aprire, spartire
        le poche cose che con te porti
        raccontarti e sapere...
        Ma poi pensi: meglio è se altri
        non inorridiscano alla vista
        di frammenti e sfilacci
        d'anima sventolati tra scuri giorni.
        Lasciamoci pure costringere
        dalle spire del vuoto se non siamo niente,
        zavorrati dai nostri mali, capo in giù
        affondiamo negli abissi del vuoto
        relitti senza storie e senza nome,
        spettri di noi stessi nella notte cupa.
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          Scritta da: Simona Iemmiro
          in Poesie (Poesie personali)
          L'amore non è solo dire ti amo.
          Sarebbe banale se si riducesse a questo.
          Amore è preoccuparsi che lei non torni sola a casa in piena notte
          Amore è pensare a lei sempre
          Amore è avere un fremito al suo tocco
          Amore c'è nei gesti, più che nelle parole
          L'Amore non ha bisogno della fine di una storia per capire quanto era stata importante
          L'Amore è questo e tanto altro
          Amore è sentirsi in Paradiso quando sei con lei.
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