Guardo fuori, vedo me stessa, Treni di ricordi sfrecciano veloci e il tempo che mi prende la mano, mi sfiora l'anima. Io dentro me che vago nei vagoni dell'inferno, odio vedere le luci che brillano, sogni spezzati che piangono senza tregua. Io donna vissuta fuori la rotta della solitudine, vedo un barlume in lontananza chi sono: una bambina che piange un sorriso mai avuto, una mano mai stretta, una carezza desiderata, un amore perduto. Punta estrema di me, dove mi piace sostare per far apparire la mente una sorgente di emozioni smarrite.
Donare un sorriso, basta così poco, un muover di labbra e tutto risplende all'intorno, sorridono gli occhi la luce accende il tuo volto e chi ti vede apre il suo cuore. Il sorriso è sole nella luce del giorno, è luce nell'ombra della sera, il sorriso illumina il mondo, e alimenta l'amore che ha intorno...
dove lo scompiglio genera lamento, dove il suono crea silenzio, dove la quiete risuona assordante. Dove il colore è un dipinto astratto e la memoria risuona nel tempo, il pensiero è in fermento e la nostalgia finisce in malinconia e tutto scompare nel vento...
Ricordi d'infanzia... Indietro nel tempo affiorano anni vissuti: l'infanzia gioiosa e i giorni d'estate novelle narrate, o ricordi dei nonni. Cantano bimbi e sorridono o piangono, momenti di storia, di lucciole e prati, di lire passate, novene cantate nel mese di maggio. Oh le corse spavalde nei campi, in un prato.
E il ricordo s'accende, ricordo d'infanzia gioioso, ricordo di un giorno qualunque...
Non importa se... se è un minuto o un'ora nemmeno se... fosse un giorno o un mese non importa se... fosse un anno oppure l'eternità l'unica cosa importante è... amare!
La vita non è fatta solo di sentimenti, buoni propositi ed amicizia. Non è solo speranza che si diffonde, ogni giorno tra i passanti. La vita è anche fatta di silenzi di momenti bui, tenebrosi. Momenti in cui non vorresti mai esserne il protagonista. Un fuoco di legna buona che arde ed emana quel calore e luce che bruciano e scaldano allo stesso tempo. La vita è quella strana sensazione che mi porto addosso da 40 anni. Come un pensiero ricorrente, ogni giorno. Ogni giorno la vivo con quello stesso fuoco da cui assorbo solo luce ed energia. Ogni giorno, da tempo.
Dolore muto al passare del tempo. Sordo non sente conforto alcuno al mio cuore appassito. Mille parole, mille lacrime, mille rimpianti, mille silenzi, mille giorni non sono bastati a comprare il tuo amore. In un angolo aspetterò. Aspetterò l'imminente arrivo di chi invece riuscirà. Ed allora imparerò dai miei sbagli. Imparerò da quei pomeriggi passati assieme soli. Imparerò da quelle serate trascorse in compagnia d'altri quando a me bastava la sola tua presenza. Imparerò delle tue paure nascoste e da esse avrò risposte ai miei dubbi insistenti. Imparerò che ancora t'amo come un cane bastonato che vive per poter conoscer carezza. T'amo d'un amore sincero privo di menzogne. T'amo le labbra. T'amo ogni singola linea del tuo viso. T'amo le mani che stringevo nelle mie. T'amo l'ingenuità. T'amo l'incertezza che mi ha fatto volare. T'amo il sorriso. T'amo gli occhi tuoi dal colore incerto, in cui credevo di veder ciò che speravo di poter.
Soffro di un dolore cieco ad alcuna speranza. Un dolore rimasto ignorante del significato d'esser amato. T'amo.
Non piangere, sorridi se troverai le forze indifeso amico... Guarderò dritto nei tuoi occhi fino a trovare il tuo dolore e lenirlo. Condividerò con te il passo stanco verso un sentiero difficile da percorrere, seguirò il tuo sguardo melanconico inondato di luce fioca, cambierò il buio con il sole per ogni lacrima scesa sul tuo viso, asciugandola col mio calore strappandola dall'infinito inverno che ti logora... Siamo così: come un frutto acerbo e poi maturo, come un giorno di festa e una notte in tempesta. Non piangere, sorridi se troverai le forze amico mio! Guarderò dritto nei tuoi occhi fino a farti carpire che per ogni lacrima scesa sul tuo viso, è il frutto acerbo che matura e quando questo accadrà, ovunque tu sarai e in qualsiasi momento io sarò li per coglierlo...
Non allungare troppo lo sguardo nel lontano orizzonte, cerca attraverso i tuoi passi l'elisir della vita, il quadrifoglio del vivere è già nel tuo giardino, cerca e sentirai la sua luce chiamarti per nome, perché la fortuna è di chi respira, sorride e coltiva i propri sogni.
Coltiva il tuo quadrifoglio, semina la tua esistenza, la luce cerca la luce, preparati ad accogliere la tua fortuna, non sarà un unico seme a farti sorridere ma l'insieme di mille e più fioriture.
Accumula la tua rabbia, e usa la sua forza per seminare ancora, le promesse del vivere non saranno vane, ti fu detto: "Avrai la vita".
E la vita ti sarà consegnata dalle tue stesse mani, non esiste al vivere maggiore traguardo da raggiungere, e tu lo toccherai, trasforma lo scoramento in forza e la tua rabbia in caparbietà.
Semina, solo così la tua vita vedrà fiorire i suoi fiori, il sole è alto semina.