Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ragazzi

Credo che la cosa più semplice da fare
sia attaccarsi ad ogni singola persona
come se non ne esistessero miliardi come lei,
in fondo sotto sotto tutti siamo uguali,
si diversi nel fisico e a volte anche nel carattere,
ma tutti dentro hanno lo stesso marchio,
tutti nascono uguali
ma soltanto vivendo uno sviluppa una personalità differente.
In questi giorni però siete tutti uguali,
aria piena di smog che mi fa tossire
e non riesco a capire cosa vi accomuna tutti;
alla fine nessuno tra di voi si conoscere,
però c'è qualcosa che vi unisce e vi rende tutti uguali.
Cambiare è nel senso della vita,
ma voi non cambierete mai
ne sono più che convinta.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Io

    Sono qui nella mia stanza
    ascoltando una melodia con parole rattristanti,
    le ascolto e guardo fuori...
    piove, piove e piove ancora
    e sento quella voglia di fuggire via da tutto questo, di scappare
    allontanandomi sempre di più da questa me che anche sforzandomi non riconosco più.
    Piccoli esseri mi osservano dalla mia scrivania
    è disordinata come non mai in questo periodo
    e anche quando mi obbligo a metterla in ordine
    dopo pochi giorni torna sempre al punto di partenza
    come se la mia vita seguisse un circolo vizioso
    amaro da mandare giù.
    Ma vado avanti e sento la piggia picchiettare dolcemente
    sul tetto di questa casa che piano piano invecchia
    ma che lascia nel cuore ricordi impossibili da sopprimere.
    Lascio andare l'inquetudine e sorrido a questa me
    che armoniosamente sta rinascendo dall'amarezza.
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      Scritta da: Daduncolo
      in Poesie (Poesie personali)

      Voce sul fronte

      Sono un soldato e mi vergogno di me stesso,
      scruto l'orizzonte e noto che l'oceano non
      è altro che una distesa di fuoco ed il cielo
      che mi sovrasta è ancora una volta
      celato nel buio.

      Mi guardo attorno e nella spiaggia sul quale
      sono, altro non vedo che barche, che giungendo
      sul litorale con i loro soldati reggono tra le
      braccia, come se fossero bambini, le loro armi;
      che solo vederle annientano l'esistenza di
      chiunque provi alterigia.

      Nascosto non oso impugnare nessun arma,
      ma la patria mi impone di agire e portare la pace;
      pace che non credo possa esserci ne prima e ne dopo;
      ormai qui sul fronte la mia salvezza
      e quella di tanta altra gente la vedo lontana è pressoché
      improbabile, come la luna fra la terra o un oasi nel
      bel mezzo di un deserto.

      Verso lacrime per ciò di cattivo e crudele
      sta accadendo su questo mondo, scruto ancora
      il cielo, invano cerco un fascio di luce, ma
      perfino il sole prova vergogna nel notare
      tutta quella sofferenza, a tal punto
      che anche il suo sorriso abbiamo cancellato.

      Ciò che mi rimane è continuare a piangere,
      e sperare che almeno un angelo scenda dal cielo
      e possa non compiere un miracolo ma almeno
      esaudire un mio piccolo desiderio.
      Da padre di famiglia non desidero nient'altro che:
      poter dare un bacio alla donna che tanto amo
      e regalare una carezza ai miei figli,
      ancora una volta per l'ultima volta...
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        Scritta da: Valeriu D. Ganea
        in Poesie (Poesie personali)

        Ho paura

        Orizzonti
        frammentati
        strisce e sabbia fine
        corrono verso di me

        Il mio motore interno funziona
        con una miscela
        di gas dorato e di desideri a pezzettini
        e lascia dietro
        nell'aria
        un fumo viola

        Il mio motore è vecchio
        a due tempi
        un tempo nel presente
        l'altro pronto al futuro prossimo
        imminente

        Ho paura che fra un attimo rimarrò a piedi e
        orizzonti frammentati
        strisce e sabbia fine
        corrono insieme con me.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          Apocalisse

          Verranno a prenderci su stelle cadenti
          dall'oscurità della terra.
          Non sentiremo nessun grido.
          Le mamme andranno avanti
          camminando in silenzio.
          Andremo come ombre nel deserto
          senza sole né arena bollente.
          Ci saranno oasi di tenerezza
          con bimbi giocando contenti.
          Verranno a prenderci su stelle cadenti
          in un giorno fuori calendario
          scritto con lettere decifrabili
          per occhi aperti alla speranza.
          Saremo tutti maturi quella sera
          dipinta di rosa senza stelle.
          Continueremo il nostro viaggio
          stringendoci per mano...
          Non ci sono strade, non più leggi,
          tutti sappiamo il cammino
          tutti cantiamo sorridendo.
          Il cavaliere arriva, non parla
          osserva in silenzio.
          La processione si ferma:
          "Siamo quelli della Terra".
          È finita la speranza
          maturata nel tempo.
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