Un giorno è entrato a far parte di me un rumore silenzioso, silenzioso per tutti, eccetto me. Poi cosi come spesso accade, riuscii a decifrarlo. Lui era solo un giudice, un giudice di tutto, criticava tutto ed esaltava il bello. Cosi elaborava, pensava e rideva, si divertiva e dispregiava, mi consigliava e mi compiaceva mi uccideva e mi faceva rinascere nel tempo stesso, ed e restato li immobile senza farsi ferire mai da niente, come dovremmo essere noi, "uomini" sani e forti coraggiosi e distaccati, ma lui, lui lui è di più è come un ente superiore, come un Dio, è una parte estranea di me, fermo, mentre tutto gira e soffre, e solo oggi so che è un "libero pensatore".
Oh! Venere, candida e diletta essenza di me, i tuoi lisci capelli come tulle di seta mostrano la natura nella sua più intima esistenza che il solo sguardo mi fa sembrare del tutto insolito e afasico, a tal punto che solo i miei occhi esprimono con la sola lingua silente del pensiero quella bellezza, tanto quanto resa grazia dal suo unico nome che fa eco alla sola voce, amore.
I tuoi occhi come specchi d'acqua riflettono i miei desideri che come stelle nel cielo incantano chiunque li osservi, ed io da semplice viandante scruto e ammiro tale bellezza che tramuta il mio corpo in pietra, e solo il tuo diletto bacio potrà spezzare codesto incantesimo che tanto mi impedisce di agire, e tanto meno di echeggiare nelle tue orecchie, la sola parola: amore.
Il tuo dolce sorriso è per me la mia speranza, la sola ed unica forza di ogni giorno, quella mezza luna mi riempie di gioia anche nei momenti più tristi; mi basta scorgere la tua felicità per far si, che anche una parte di me possa essere radiosa e faccia nascere nel mio cuore una luna tanto piena e ricca d'amore.
Sono venuto al mondo e mi sono guardato intorno, l'amore e l'amicizia sono come l'oro, tanto raro ma molto prezioso, tanto che in giro se ne trova molto poco.
Guerra e distruzione sono pane quotidiano di questo mondo, bambini innocenti per avidità dell'uomo perdono il loro dono, la vita si infrange e l'esistenza di una specie svanisce.
Il male è l'imperfezione di noi stessi che tanto ci degrada nell'essere persone che dispongono di un cuore.
L'odio cresce e la pace fugge; la cupidigia ci rende ignari e il potere ci rende folli.
Questa non è fandonia, ma bensì il resoconto di un mondo ove l'ignoranza è forza e il prestigio la gloria di chi crede che la vita sia tutto un comandare.
Mi manchi, proprio così mi manchi! Sono ridicolo ai miei stessi occhi, tutto il mondo attorno mi parla di te, le cose gli animali le piante, anche l'aria che respiro mi sussurra il tuo nome, mi interrogo e non capisco come. Una sbandata non dura tanto, so solo che mi manchi tanto tanto, potrei sembrare ridicolo anche a te, meglio che apparire indifferente. Tu scompagini il libro della mia vita, ogni momento va riscritto con le dita, sei la protagonista principale, ti prego non facciamocci del male, riconosci l'amore che ho per te, scopri quanto voglio bene a te, amami con tutto il cuore, sei tu il mio unico amore.
L'amore è quel sentimento che eternamente muta, esso non avrà mai la forma che ricordi, ma sempre e solo la forma che ancora non ti è nota.
Quando un dì cercasti nel fondo del tuo cuore, amore, e credesti d'aver trovato la più preziosa delle pepite, ti vidi camminare altero nel mostrare al mondo quel tuo prezioso cimelio, ma l'amore non è qualcosa di muto, che giace nella profondità dell'anima. Non è la fredda pepita che mostrasti al vivere con orgoglio, l'amore è quel sentimento che eternamente muta, esso non avrà mai la forma che ricordi, ma sempre e solo la forma che ancora non ti è nota.
Se un giorno ti domanderanno di misurare il tuo amore, tu sorriderai a codesta insensata domanda, chi te l'ha posta, non ha mai conosciuto amore.
Non esistono invero unità di misura per pesare l'amore, esso vive e vivrà sempre nella sola idea del vivere, e così come non puoi misurare l'intensità di una vita, tu non potrai mai misurare l'amore.
Raccogli i fiori di una vita e non misurarne mai il senso, perché ogni attimo vissuto sarà stato amore, che tu lo abbia o meno compreso.
L'amore è quel battito di cuore che si eleva al cielo, e resta con il suo eco a ricordare al mondo, la magia di un cuore.
Seppur fugace cometa sia la vita umana, la sua lunga scia ti parlerà sempre e solo del suo amore per la vita.
Quando un dì cercasti in fondo al tuo cuore amore, è non sapesti cosa elevare al vivere per farne mostra, se non la tua intera vita, e decidesti di vestirti di un sorriso per il mondo, fu allora che la vita prese il tuo cuore di luce, per farne una stella.
Da sempre le stelle del cielo, illuminano il buio della notte, ricordando agli uomini di buona volontà, la magia dei cuori, e la forza dell'amore.
Amore, vuol dire sorridere con il cuore alla propria esistenza.
Sorridi, e quando alzerai gli occhi al cielo, cerca la tua stella.
Non ad ogni domanda l'uomo troverà risposta nel suo cuore, talvolta il troppo comprendere preclude la via al cielo.
Ignora quando è tempo di ignorare, ed ignorando avrai la salvezza della tua anima.
Quantunque potessi conoscere le vie più impervie dalle quali sgorga un pensiero, o la sua veste più tattile il sentimento, e riconoscendone la malefica natura non fossi poi in grado di sradicarla dal tuo cuore: Tu Uomo saresti colpevole.
Ma sei invece del tuo oscuro sentimento non riuscissi a seguire il filo che conduce dal tattile al celato, chi potrebbe mai chiederti di strapparne via le radici, poiché non hai conoscenza del luogo in cui esse affondano: Solo in questo caso, tu Uomo non saresti colpevole.
La vita è un giusto maestro, diffonde consapevolezza, e sottrae conoscenza, il tutto affinché il tuo piede non inciampi per non rialzarsi mai più.
Nell'uomo che ignora non vi è colpa, i suoi misfatti sono i figli della sua cecità, e le sue grida sono i frutti della sua sordità.
Lascia a chi comanda il respiro del vivere, diffondere consapevolezza, o sussurrare incomprensibili verità, anche questo fare appartiene al disegno della vita.
E quando nel tender l'orecchio non avrai compreso, e nell'avvicinare l'occhio non avrai visto, sappi d'aver tra le mani la tua grazia e non la tua ignoranza.
Avevo una scatola di colori, brillanti decisi e vivi avevo una scatola di colori, alcuni caldi, alcuni molto freddi. Non avevo il rosso per il sangue dei feriti, non avevo il nero per il pianto degli orfani, non avevo il bianco per il volto dei morti non avevo il giallo per le sabbie ardenti. Ma avevo l'arancio per la gioia della vita, e il verde per i germogli e i nidi, e il celeste per i chiari cieli splendenti e il rosa per il sogno e il riposo. Mi sono seduta e ho dipinto la pace.