Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Ho sognato di essere vento

Volare sui campi di grano,
scendere sul mare ad increspare le sue onde,
scomodare il manto di mille animali,
muovere un vecchio mulino,
cantare sulla cima di una montagna.
Ho sognato di essere vento,
ho sognato di soffiar contento.
Ma dove soffierò:
se i campi di grano diventano centri commerciali,
se il mare altro non sarà che una che una chiazza d'olio,
se gli animali li potrò trovare soltanto nelle enciclopedie,
dove soffierò,
se le pale del mulino saranno bucate,
dove soffierò,
se le cime saranno appianate?
Ho sognato di essere vento
ma il mio soffiare ore è un grido e un lamento.
Potrei portare la mia voce fra i grattaceli di New York,
Potrei scuotere auto e camion perennemente in coda sulle autostrade,
ma non mi abbasserò a tanto.
Perciò aiutatemi, amici miei, a soffiare con me
perché in questo momento mi sento solo
e ho bisogno della vostra forza per continuare a soffiare.
Ho sognato di essere vento
e soffierò finché anche l'aria non diverrà cemento.
Forse un giorno l'uomo riuscirà a chiudermi impotente in una scatola
ma adesso lasciatemi soffiare perché ho ancora qualcosa da dire.
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    Scritta da: Giuseppe Pizzuti
    in Poesie (Poesie personali)

    Il sogno... realtà, la realtà... il sogno.

    Il cuore batte forte mentre i minuti scorrono lenti,
    ancora più lenti
    nella frenesia dell'ora X.
    Il trillo del campanello...
    ... sei tu...
    ... la bocca secca...
    ... il corpo un fremito.
    L'ansia mi assale,
    il cuore in gola...
    ... un abbraccio, un bacio
    e tutto svanisce.
    Un sogno, il mio sogno
    nel lago dei tuoi occhi
    trova pace nell'ardente bacio
    di un tanto atteso desiderio.
    Carezze, sguardi,
    non si hanno parole
    solo risposte ai nostri pensieri
    che si fondono core oro
    dietro lo sprigionio di una fiamma
    per poi ricomporsi in qualcosa di più prezioso,
    non cedibile, non acquistabile
    se non dalle nostre anime.
    Imbarazzo mentre i vestiti cadono giù
    nell'attesa di un giudizio
    che la dolcezza dei tuoi gesti
    e il calore delle tue mani placa
    come l'onda del mare si placa
    nell'immensità delle acque limpide
    in un giorno d'estate.
    Sei in me, tu ed io. Un solo io
    I sospiri risuonano nella mia mente
    catturando il mio sogno
    che, consapevole dell'incertezza
    assapora ogni istante
    lasciando libero sfogo alle emozioni
    che forte fanno battere il cuore.
    Le immagini di noi riflesse allo specchio,
    i nostri corpi abbracciati
    cullano i pensieri
    nella speranza di un domani
    fatto d'Amore.
    È successo,
    il Sogno, il mio Sogno,
    è divenuto realtà.
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      Scritta da: Emanuele Caccia
      in Poesie (Poesie personali)

      Chiedo

      Ho visto come trattiamo
      la nostra Casa.
      Come distruggiamo
      il nostro mondo.
      Come ci diamo da fare
      per estinguerci.
      Si versano lacrime e cibo
      in nome della Carità.
      Ho visto tutto questo
      e so.
      Quanto siamo folli
      a pensare di poter scappare.
      Quanto ignoriamo del mondo
      se pensiamo di dominarlo.
      E mi chiedo:
      che accadrà quando il mondo
      griderà vendetta?
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        in Poesie (Poesie personali)

        Solitudini

        Quando solo ti senti
        e l'ultimo malinconico
        spinoso passo di spirale
        serrandosi ti avvolge
        e l'animo costringe
        in oblique tristezze,
        finisci col tirar pugni nell'aria
        o sputarti allo specchio
        pur di sottrarti
        ai colpi mortali
        che il dolor vibra
        al tuo esser vivo.
        Ad altri dir vorresti
        di te, delle tue pene...
        dell'esilio forzato
        del cuor che indomito
        non si prostra
        al corteo d'ombre
        dei giorni vuoti
        che passano morti
        lungo i viali che un tempo
        furono della giovinezza.
        Murate restano le parole
        che sulle labbra mute,
        come semi rattrappiti
        in aride zolle,
        agonizzano inerte.
        Ignorato dal mondo
        che con sguardo idiota
        senza guardarti ti fissa,
        soffri e contorci te stesso
        cercando di rifarti le forze,
        riemergere dal gorgo
        e aggrapparti all'istinto
        che trascina alla vita.
        Al vano gioco ritorni:
        altre albe verranno
        dalla volta trapunta di stelle!
        E se anche la ruota
        del torchio che le speranze
        macina non si inceppa,
        se anche non cessa
        l'ansia che ti fa infelice,
        nel sogno amico aspetti
        che qualcuno raccolga
        l'opaca sorte
        che ti inserra
        per trasformarla
        in un brivido di luce.
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          Scritta da: Giuseppe Pizzuti
          in Poesie (Poesie personali)

          Dall'alto del cielo

          Inutili pensieri offuscano la mente tua,
          gocce di sudore dalla tua fronte rugosa scendono,
          forte il dolore di Lei ti prende,
          come un albero in autunno spoglio e inerme
          Al trascorrere del tempo
          vivi questa tua nuova e inaspettata verità,
          solo, in balia del vento, cerchi una ragione,
          una ragione che non c'è.
          Neanche l'arrivo della primavera
          placherà quel dolore di una vita spezzata prematuramente.
          Lei dall'alto del cielo veglierà su di Te e su tutto ciò che ti circonda.
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            Scritta da: Chiaretta Moce
            in Poesie (Poesie personali)

            Non più lontani

            Quanto tempo ci ha separato,
            dove eravamo noi due...
            alla ricerca di un affetto,
            alla scoperta di una verità...
            all'entusiasmo poi svanito.
            Chi ti ha mandato da me,
            quanti angeli ti hanno sussurrato
            il mio nome?
            Ma ora posso viverti,
            scoprirti profondamente...
            ora puoi vivermi,
            abbracciarmi teneramente...
            non ci sarà tempo che ci separi,
            nessun rimorso che ci richiami...
            il mio rimorso ora sei tu,
            per non averti vissuto finora
            in tutta questa vita.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Un uomo solo

              Tardiva dispare l'ultima stella nel cielo.
              Albeggia. Spirati sono i notturni sogni.
              Sbuca il giorno, longevità di tedi,
              cruda lentezza d'ore per chi come te
              niente si aspetta, uomo solo!
              Tu certo ricordi le gremite vie
              da tempo più non ripercorse
              come alle prime luci
              ricominci lo spingere,
              il pestare, il gran vociare,
              i tafferugli dei credenti in corteo
              alla supplica diurnale delle illusioni!
              Fuggito dagli altri, sposato te stesso,
              rintanato da tempo nel tugurio dei giorni
              un fiume in magra dentro ti corre
              detriti di sangue sedimentano,
              stagna una tremore in arterie spossate;
              un affievolire di flussi ti stanca di essere vivo;
              vano aspetti la bonifica di un sorriso,
              una interiore implosione di palpiti
              uno scoppio di riso da labbra mute...
              La bussola che non illuso pur segui
              va impazzita e senza meta
              tutte le direzioni per te sono uguali,
              l'ora della meridiana sul quadrante
              dei giorni perduti ripercorre il ritmo
              del dolore che si ravviva, nel buio
              ritrovi i pioli della pena che risali,
              nell'ombra del mondo ti lasci svanire.
              Dimmi: - Tornerebbe la speranza
              se cessasse il grido di ali spezzate,
              se ritrovassi la magica chiave
              per la toppa del cuore? -
              - Ma l'illusione manca! - Tu dici!
              - In una radura spopolata,
              dalla vita sono stato sbattuto
              e ivi, sosto smarrito:
              corre e si assembra il nulla che mi parla,
              un silenzio di sale mi nutre; pensieri amari
              insabbio e spalo asciugando lacrime al sole.
              Senza fine è l'attesa in questa caducità
              di uno sconvolgente accadimento umano. -
              Chi ti occupa e opprime? Ah, cosa
              potrà mai più decantare il limaccioso respiro
              che a malavoglia ancora ti tiene in vita? -
              Oh uomo solo, come ti somiglio!
              All'aratro del tempo seguirà un solco solo
              vi giaceremo entro per sempre.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Nel tedio dei giorni vuoti

                Nel tedio dei giorni vuoti
                dalla tolda, confusa tra mille,
                un fazzolettino colorato
                ti ho visto agitare
                additando un saluto
                a me canuto fermo sul molo!
                Un refolo messaggero
                me ne ha portato il profumo
                ma il tuo veliero,
                presago delle sirti della rada,
                in rotta già dirige per altri porti;
                all'estremo limite scomparso
                qui non farà mai scalo,
                ed io che giammai potrò
                raggiungerti, col pensiero,
                appena potrò mandarti un bacio!
                Senza essermi stata accanto,
                vanita e non rinvenibile,
                ancestrale candore di cigno
                più non ti rivedrò apparire
                dall'orizzonte dei sogni perduti
                nell'intorpidire del ricordo.
                Eluso il richiamo
                di un terrifico strapiombo
                fuggirò tra ritrovate solitudini;
                da un ermo promontorio
                nelle compagne ore infelici
                che in stuolo già mi aspettano,
                scruterò azzurre distese
                a te pensando, sole che scompari;
                serioso, ti raggiungerà il cuore
                abbaglio di sogno non consumato.
                Ah allucinazioni in viluppo
                tripudi vissuti, amenità volatili,
                che sempre mi restano dentro
                quando pura magnificata essenza,
                salsedine ti riporta il mare!
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