Perduta e ripensata amica un anno di assenza piena non cancella l'inciso ricordo che come cicatrice resta. Il calore di un sogno, sai di me prese possesso quando dal nulla emersa in incognito ti incrociai nell'attimo che brucia Se almeno un giorno, mi adducesse lauto un sorriso respirando ancora mi illuderei che da te fuggito poi mi abbia raggiunto con la tenacia e il passo di colui che, stanco di miserie, in cerca di fortuna salpa per dove qualcuno l'aspetta. Ma nulla esplode né vira tutto trascorre svogliato da tempo quasi infinito! Inesorabile e crudo un divenire affievolisce ogni luce il cuore ombre sposa e nell'oggi uguali all'ieri si perdono sogni e colori. Verrà domani e nulla accadrà; come sempre, svanirai di nuovo. Raccolte negli occhi disseccheranno al sole le speranze che hanno guidato uno sguardo e illuso una mente nutritasi di sale greco. Ah, come rabbrividisce questa mia vita romita a cui nessuno parla e neanche tu ascolti! Se imprudente affiorassi dallo spesso fondo che ti serra riposerebbero gli occhi! Nel cielo me ne andrei cavalcando nuvole rosate addolcito dal solo pensarti.
Non te l'ho detto e non lo sai ma è da tanto che ad un chiodo ho appeso la bici della vita e poco mi curo della salute del cuore più invecchiato ma pur sorpresa non dir nulla se di nuovo nel felice risveglio del mio sguardo con meraviglia riconosci un lampo di cupidigia. Se occhi ilari, vogliosi di bagliori, rapiti scrutano il fondale di perle delle tue pupille, non incolparli! È solo con un risoluto affissare che azzardo esprimere tutto: di parlare, sai, ho dismesso e tutte negli occhi compendiate son le parole. Interprete attenta del dialogo silente tu forse indovini intendi e misuri a quale altezza stellare si sia spinto un audace e sfacciato immaginare. Non vedi l'andirivieni eloquente di sorrisi e luccichii che fino a te fa spola raggiera ustoria? Si dispiega una tenerezza pura e tra albali chiarori veleggio sicuro cullato da un dolce lieve abbandono; un cuore si lancia sulle tracce di chi rilascia effluvi di illusioni. "Finché c'è vita c'è speranza" si dice! E sbalordiamo pure se siamo capaci di vibrare un altro colpo di coda e fugare la morte: illudiamoci! Per una ragione si ha diritto a vivere... Che importa se domani o altro giorno venturo, sviati, involeremo delusi.
Svagando tra aiuole di memorie assenzio ti riconosco e ti estirpo svampito sogno! Ieri, inganno assurto alla ribalta, oggi incarnata nel vero, insulto ad un cuore alla berlina per aver alla luce del sole fomentato senili e vaghe illusioni. Implume bipede pur mi rammento che truccata ad alata lontana fuggisti via senza posarti un attimo sul parapetto di una dischiusa finestra amica! Ah quale funesto senso si intende levato lo sguardo ad un vuoto cielo se assente è ogni vocio di rosignolo sullo sfrondato albero della vita! Qual riparo, qual lieve conforto è dato al viandante smarrito sfibrato dal tempo e disilluso che percorra l'opaca trafila delle ore accidiose del suo vivere! Sfatata effige, ambigua parvenza sgorbio incolore oggi io ti contemplo qual visitatore attento ad una affollata mostra di assenze! Cuore e tempie requie non trovano epicedio è il venir di memorie che si perpetua e lancinante irrita i precordi di un corpo semivivo! Resterai pure tu del tutto senza luce e chiaro allora vedrai nel buio; estranea e muta un'ombra inquieta salirà furtiva per un frangente le scale della casa del tuo cuore solingo: sulla soglia, la fisserai orba di speranze e ti balzeranno al cuore gesti parole attacchi di trilli ma sarà vano e tardi. Alle prime avvisaglie del nulla fatta né oggetto né soggetto, né alfa né omega, aspro saprai che mai ci è ridato o si ripete quanto non abbiamo superbi accolto. Che ognuno si dibatta nella sua cella e invochi per amor di sé l'iddio del caso perché bonario propizi o promuova i favori di un possibile domani... lo partecipi di qualche baldoria della vita!
Troppi pensieri per la testa, Troppe preoccupazioni, Troppi problemi, Troppe cose nella mia testolina! Non riesco nemmeno a concentrarmi nello studio. Come fai a pensare che abbia tempo per te? Come fai a credere che io possa dedicarmi a noi due e al nostro amore? Ad un amore che solo un ventunenne può darmi? Un amore pieno di speranze e gioia, un amore che solo tu sai offrire! Quell'amore che ho sempre cercato. Un amore vissuto da una vita piena di dubbi, di delusioni, gioia, candore, e speranza. Ora non posso pensare a te! Ho troppe cose in mente una di quelle sei tu, ma non posso distrartelo ora! Puoi aspettarmi? Lo spero!
Una lacrima ha percorso il mio viso Per depositarsi delicatamente su quel pezzo di carta ormai semi stracciato. So di aver sbagliato Avrei dovuto dirtelo prima, ma non ce l'ho fatta Avevo paura di perderti come sta succedendo ora E lo sai che io ci tengo veramente a te Lo sai benissimo che farei di tutto per far tornare tutto com'era prima. Ma so che non sarà così Lo si capisce dal mio e dal tuo comportamento Questo mi va bene Se vuoi tempo per pensare a cosa è successo dimmelo te lo lascerò senza problemi Ma ti prego non allontanarti da me Sei la cosa più bella che mi sia successo in tutta la mia vita. Ora che ho bisogno di te non, ci sei Mi va bene purché tutto torni come prima Vorrei solo avertelo detto prima e non aver commesso quell'errore inutilmente! Ti prego ascoltami Ascolta le parole che non ti ho mai detto Ascolta tutto questo Pensaci te ne prego Ascolta quella lacrima Ascolta il mio respiro mozzato Ascolta i miei occhi rossi Ascolta le mie mani tremanti Ascolta il mio cuore esplodermi dentro Ascolta tutto ciò che non ti ho mai detto Guardami e capisci che sto dicendo la verità È vero che sbaglio molto spesso E che me ne pento subito Ma sai che sono fatta così Sai che soffro per un nonnulla Sai che mi arrabbio e me la prendo x niente Sai come sono fatta Sai che ti voglio bene e non lo dico a molti So di averti delusa me ne rendo perfettamente conto ma non allontanarti da me Soffrirei troppo Soffrirei come una rosa che non riceve più la luce Soffrirei più di un'animale selvatico in gabbia Soffrirei troppo più di quanto tu possa immaginarti perché ci tengo veramente a te e tu lo sai Niente più lacrime scorrono sul mio viso ma un fiume di paura di perderti di tristezza, di malinconia, di ripensamenti, di delusioni, di parole dette e di te. Ormai il mio volto parla da se guardalo e ascoltalo, guarda in fondo al mio animo, Guarda dentro di me e capirai che ti voglio bene realmente. Ormai il mio corpo sta cedendo lentamente al dolore della perdita Non voglio che tu pensi che io stia facendo questo per farti vedere che ti penso Lo faccio solo per farti vedere come sono realmente Farti vedere come sarebbe la mia vita senza te Non ci sono parole per chiederti scusa Non ci sono scuse per farmi perdonare Non ci sono film per farti capire Non ci sono canzoni da dirti Ci sono solo io e questa lettera/poesia che ti do.
Non prenderla come scusa, leggila da cima a fondo, leggila una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette volte finché non capirai che tu sei parte di me. Sei come il fumo per me, non riesco a farne a meno. Quando abbiamo litigato la mia mamma, mi ha detto: "solo quando perdi una persona capisci quanto ci tenevi". Ed aveva ragione: solo dopo che mi hai detto che non volevi più parlarmi ho capito quanto eri importante per me. E non sto scherzando! É vero, a volte dico delle balle ma è solo per farmi accettare dagli altri o per sapere se mi parlano alle spalle, lo faccio perché devo essere sicura che ci tengano a me e se è così tendo a fere del male agli altri per poi soffrire di conseguenza, sembro una masochista, ma sono fatta così, ho sempre fatto così! Pensi veramente che io non mi fidassi di te? Sei l'unica di cui mi fido ciecamente oltre ad Ale! Mi fido perché so come sei fatta so come reagisci alle cose so quanto ti ha fatto male quello che ti ho fatto so come mi tratti! É vero forse non conoscerò tutta la tua vita da cima a fondo, ma vedo quello che hai dentro, vedo dentro ai tuo occhi tutte le lacrime versate, vedo tutto quello che pensi, vedo ciò che provi, vedo ciò che sei realmente! Ho sempre pensato che l'amicizia si basasse sulla fiducia, ma io non ci riesco sono troppo chiusa per darti tutta la fiducia che ti meriti, sono troppo infelice per aprirmi e ormai sono abituata a me, ma non riesco a far vedere come sono e invento balle per farmi accettare, ma poi mi pento e soffro per quello che ho fatto. Con questo concludo potrei andare avanti per delle ore ma sarebbe inutile, ormai le parole non fanno più effetto e ti lascio questo! Ti voglio bene.
Di fogliame denudata, brulla la vigna si mostra tra le fumanti brume di quest'alba novembrina. Un passero intirizzito sul ramo del cinereo fico immobile sosta aspettando il primo languido raggio di un sole tardivo che pigro indugia dietro plumbee colline Oltre la siepaia tra solchi arati, un uomo, di ascia armato, dirigendo va i suoi passi verso la cedua macchia. Da silvestre accordo blando eco si ode del rauco fiume che nascosto scorre tra remoti filari di argentei pioppi da folate percosso. Del nuovo giorno che non ci abbaglia nulla si sa così come degli abissi del mare o della nostra vita. Che vi sia una primavera o che nelle notti d'estate le cicali tengano concerti assordanti e il tedio nei meriggi assolati al vigore dia scacco questo è sì certo! L'agreste calma che il paesaggio crea, dolce riparo ai clamori urbani, può solo dirci che il tempo invano non passa che nella radura delle ombre ritroveremo i rami secchi che labili sostennero il fogliame dei nostri giorni! Oh se tutto avesse un senso, se lo stelo del filo d'erba non si piegasse al respiro del vento che la speranza anche via porta!
Non voglio un amore semplice, senza interesse non voglio la tua amicizia non voglio volerti bene e basta non voglio il tuo corpo non voglio tutto ciò.
Voglio starti vicino nei momenti brutti voglio guardarti, mentre mi parli voglio sapere ciò che pensi voglio scrivere cio che fai voglio amarti per quello che sei voglio ascoltare il tuo respiro, mentre ci abbracciamo voglio sentire il tuo cuore che batte per me vorrei questo per noi due.
Perché Perché fai così? Perché distruggi tutto quello che c'è tra noi con un solo gesto? Perché lo fai? Perché continui a lamentarti e a sgridarmi? Perché rompi le scatole tutto il giorno? Con quegli stupiti discorsi che tanto non ascolto!
Perché tutti i santi giorni entri in camera mia urlando e rompi le scatole perché non sto studiando? Perché credi che durante il giorno io non faccia niente? Tu credi di conoscermi, ma non è così! Conosci solo un piccolo brandello di me, una briciola di una torta. Non conoscerai mai tutto di me perché so già che non ti piacerebbe!
Non m'importa cosa pensi o cosa vuoi da me. Lo sai perché non m'importa? Perché sei solo un lurido vecchio che non ci capisce, che torna a casa e si lamenta dei figli che non vanno bene a scuola, si lamenta della casa in disordine, ma non la mette a posto, no, sarebbe troppo difficile per il suo cervello! Dici che sei stanco perché hai lavorato otto ore: io secondo te cosa ho fatto? Ho fatto sei ore di scuola, due di pullman e il pomeriggio ho studiato e fatto i compiti! Faccio più io che te! Quindi stai zitto alza i tacchi e vattene!
Dopo il nostro litigio Non mi hai più parlato, ti sei allontanato da me mi hai escluso dalla tua vita ti ho chiesto scusa ma niente.
Ora mi sento come una lacrima dispersa sul tuo viso Mi sento triste come un angelo solo Mi sento senza una parte di me Quella parte sei tu! Tu che di giorno mi sveglio con i tuoi canti Tu che di pomeriggio mi riscaldi coi tuoi raggi Tu che di sera mi illumini la strada con il tuo bagliore Tu che di notte sei sempre presente nei miei sogni.
Quell'amore che io provavo per tè ora è svanito Tutto per colpa mia! Per la mia stupidità Per la mia giovinezza Per la mia inesperienza ho rovinato tutto Ed ora è giusto che io ti lasci andare per la tua strada Io rimarrò qui a pensare a te al tuo amore e a noi due!
Ripenserò a tutte quelle ore trascorse al telefono alle tue parole dolci alla tua voce così sensuale che mi parla dolcemente che mi coccola nelle notti sole.
Eri lì seduto su quella scomoda poltrona assorto nei tuoi pensieri. Io ti fissavo e cercavo di capire a che cosa stessi pensando Ma non ci sono riuscita!
I giorni sono passati e io ho continuato a fissarti finché... non mi hai baciato. Adesso ho capito a cosa pensavi su quella scomoda poltrona.