Poesie personali


Scritta da: Blondgirl Sweet
in Poesie (Poesie personali)

Passione

Passione,
forte,
irrefrenabile,
instancabile...

Tu che scorri
nelle mie vene,
tu che inondi
la mia anima,
tu che dai un senso
a questi giorni,
tu che fai navigare
i miei pensieri
in quest'abisso di parole...

E ti senti rapito
da un vortice
che non avrà mai fine,
che ti farà danzare,
che ti farà ridere,
che ti farà piangere...
e non ti abbandonerà mai,
ti farà soffrire a volte,
ma npn ti abbandonerà mai...

E intraprendi un volo
che non avrà mai fine...
Sì proprio così
la mia anima è passione
la passione emoziona
ed io sto volando...
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    Scritta da: Blondgirl Sweet
    in Poesie (Poesie personali)

    Piango

    E piango,
    piango,
    piango perché
    tutte le lacrime
    non basterebbero a
    colmare il vuoto in cui
    la mia anima
    è sprofondata...

    E piango,
    piango,
    piango perché
    il mio cuore
    non si stancherà mai
    di bagnarsi per te
    che lo infrangi e che
    ne ricostruisci i pezzi
    allo stesso tempo...

    E piango,
    piango,
    piango perché
    i miei occhi
    vogliono bagnarsi
    solo di quel ricordo.
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      Scritta da: Marco Teocoli
      in Poesie (Poesie personali)

      Juanita (Giovanna)

      La mia Cara Amica Telematica
      Nata piccola piccola come una stella
      Il suo nome è "dono del Signore"
      Cresciuta con l'amore e la fede
      La primavera sono io
      Il raggio di sole è lei
      Come l'edera si arrampica al mio cuore
      Come l'acqua "Vera" mi disseta
      Come una dea mi ispira
      Bella, pura e giusta come una bilancia.
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        Scritta da: Erika Migale
        in Poesie (Poesie personali)
        Ricordati di quello che ti ho
        dato semplicemente
        guardandoti negli occhi
        e facendoti sorridere.
        Ricordati i pizzicotti, i pugni,
        le carezze ed i baci che mi
        distinguono dalle altre...
        ricordati le mie parole,
        ricordati come stavi quando
        eri con me.
        Chiudi gli occhi
        e rivivi per un attimo anche
        uno solo di quei momenti che
        ora sembra non possano più
        tornare... chiediti se è
        davvero giusto che finisca così.
        Chiediti se era quello che
        volevi veramente...
        ora apri gli occhi... se avrai
        voglia di richiuderli ancora
        per ripensare a me... allora...
        forse... forse hai sbagliato.
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          Scritta da: Michela Vaccai
          in Poesie (Poesie personali)

          Pensando a te

          E pensar te mi scompiglia la giornata,
          mi turba la felicità e stuzzica la malizia.
          Quest'oggi, questa serata dura è stata,
          la mia testa oramai abituata
          non scoppia più,
          ma sei calato uguale con le ali alle spalle nel mio cuore.

          Ed oramai sei la mia poesia:
          si, questo vorrei far di te.
          Poesia.
          Cosicché tutti possano ricordare quello che sei,
          vorrei poter trasmettere sensazioni, emozioni,
          passioni mie e pensieri enormi, perversi, temuti, spaventosi, sgradevoli, tristi, mortali...

          Tu sei il sogno e il desiderio che arde, brucia incandescente in me.
          Sei l'assillo della mia mano,
          guidata da te, dalla stessa tua mano,
          ti sei impadronito sovrano di me, distante e nascosto,
          ma allora, ma allora perché mai non posso averti qui, presente, possente?
          Perché l'amor nostro sognato solido non è?
          La mano fuggiasca, guidata, veloce, svelta e fitta,
          corre e ricopre il pezzo di carta una volta solo e adesso stremato dalla follia mia.
          I miei pensieri e il mio amore non entran più!
          No!

          Come farò ora a dare la scarica elettrica che tu mi trasmetti
          a tutti quelli che leggeranno? Come farò ora io a far calmare la passione
          intrattenibile dell'amor mio? Come farò ora io a scaricarmi...?
          Prometto solennemente che non smetterò mai mai di scrivere di te, per te,
          mai, solo quando tutte le penne e tutti i pennarelli di questo mondo
          smetteranno di funzionare, allora forse si.
          Ma non posso, non posso prometterti lo stesso d'amarti,
          perché mai smetterò di farlo, mai sarà possibile...
          Il mio folle, malato cuore vorrebbe vagare esploratore ed arrivare a te,
          ma la testa non può, vorrebbe ma non può, cercare il tuo lontano sognato cuore
          e rincasarvi per sempre...

          Il foglio e la tastiera si sono stufati di questa
          mia stressante folle malattia che mi fa essere così assillante
          e di cui sono perdutamente affetta, ma loro non possono capire cosa significa,
          non possono in nessun modo capire che non c'è rimedio e cura
          per questo problema dolce e amorevolmente, tenero, soave,
          che mi occupa la testa giorno notte sera e pomeriggio,
          non c'è nulla da fare... ti amo amor mio!
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Le favole si portano nel cuore
            le rose sbocciano nella mano
            l'amore si chiude negli occhi:
            il giorno si dipinge di rosso.

            Il passato ritorna di moda
            il presente uccide la memoria
            il futuro si fa bambino:
            la notte si tinge di bianco.

            L'uomo vuol essere razionale
            la donna tesse la sua storia
            il vecchio muore con la memoria:
            la sera si tinge di nero.

            Sono i tre colori africani
            sono i tre colori del mondo
            siamo delle maschere viventi:
            l'umanità si tinge di verde.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Croci del sud

              La luna sonnecchia nell'Africa australe
              appesa a un tronco bruciacchiato e storto
              odora ancora di fuoco e vento
              mentre la cenere cade lentamente.

              Il cielo traccia calvari con le croci
              depositandole sugli uomini del sud:
              nuovi ercoli con supplizio celeste
              con ozi, gesti e discorsi non detti.

              La luna non è la stessa del nord
              appesa a vecchie gru di cantiere
              spiando veloce in ciminiere morte.

              In Europa la luna ha mari e valli
              nomi, cognomi e vari proprietari.
              In Africa è tutta da scoprire:
              dea madre del passato ed avvenire.

              Meglio che sonnecchi luna tropicale
              appesa ad umane leggende ancestrali,
              potrai giocare con bufali e gazzelle
              e farti baciare da giraffe allegre.

              L'uomo del sud è tuo amante
              non teme le croci o la tua ombra.
              Aspetta solo di vederti nella notte
              sulla soglia della vita e della morte.
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                Scritta da: Francesca Cecchetto
                in Poesie (Poesie personali)

                Vorrei

                Vorrei vivere in un mondo migliore,
                fatto solo di fiori e dolci carezze,
                di piume morbide che ti sfiorano la pelle...
                con il vento che ti mormora frasi armoniche
                mentre respiri il profumo del bosco...
                e intanto ti penso e ti guardo imbarazzata
                rifletto e ribadisco la tua umile personalità
                vorrei poterti risvegliare ogni giorno
                con un bacio pieno di fantasia.
                Ogni tua parola mi rende gioiosa,
                anche se un tuo sguardo mi paralizza,
                ma sei lontano pulcino...
                sei brioso allegro e matto...
                ma sei e sarai sempre solo tu!
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Maschere africane

                  Ritornano a danzare sotto la luna
                  maschere africane scavate nella notte.
                  Il silenzio è chiuso negli occhi
                  il rumore del giorno alle caviglie
                  le ombre non conoscono il sudore,
                  i taburi hanno l'eco delle caverne,
                  mentre le donne calpestano la terra,
                  coi bimbi sognando sotto le stelle.

                  La danza matura il calore del giorno,
                  lo dimentica dietro la capanna
                  dove la donna partorisce il figlio
                  e l'uomo conserva la sua barca.
                  Ritornano a danzare sotto la luna
                  le maschere di ieri e di oggi.
                  I movimenti sono sempre gli stessi
                  e il cuore è vuoto di tristezza.

                  Non si odono le voci della foresta,
                  non rispondono i tamburi dei vicini.
                  La nebbia cade sul fuoco,
                  i corpi dormono sulla nuda terra.
                  L'ultimo tamburo spegne anche il volo
                  d'una farfalla notturna senza calore.
                  Le maschere dormono con l'aurora
                  spiando l'Africa e i suoi dolori.
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                    Scritta da: Alessandro Bonfanti
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Il regno delle stelle

                    Quanto è bello perdersi nel regno delle stelle,
                    nei suoi pensieri che scorrono caldi come sangue nelle vene.
                    Quanto è bello ascoltare la sua magnifica musica,
                    il silenzio.
                    Quanto è bello osservare qualcuno mentre dorme,
                    e capire che nonostante le immense diversità
                    che appaiono sotto la luce del sole, di notte,
                    sembriamo davvero fratelli.
                    Quanto è bello guardarle, le stelle,
                    e pensare che sono come le persone
                    sono così piccole se le guardi da lontano
                    ma se ti avvicini solo un po' di più
                    scoprirai che il loro cuore è molto molto più immenso.
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