Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

Ho scoperto un poco d'Africa

Ho scoperto un poco d'Africa
parlando intorno al fuoco
con volti pieni di silenzio
ed occhi aperti al mistero.

Passavano come in uno specchio
le rise allegre del Namarrokolo,
la saggezza della tartaruga
e i riti dell'iniziazione.

Quante paure si bruciavano
quanti tabù anneriti dalle fiamme.
Le certezze cadevano veloci
per poi scoppiettare nella cenere.

Ho scoperto un poco d'Africa
camminando sotto la foresta
dietro piedi nudi e occhi attenti
di uomini educati dal tempo.

Pascolavano gazzelle altere e contente
insieme a facoceri con maschere antiche,
i fenicotteri immobili nell'acqua
recitavano le preghiere del mattino.

Noi camminavamo insieme alle leggende
per scoprire il sospiro tropicale
appeso a una lunga stella
caduta nel fiume dei desideri.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Caccia grossa

    Andammo a caccia su sentieri storti
    guidati da piedi e fiuto primitivo.
    I sogni letti dall'indovino
    sbocciavano come fiori sul cammino.

    Sentimmo l'odore del bufalo morente
    leccare le ultime gocce di rugiada;
    gli occhi raccoglievano la notte
    per dare l'addio al bufalo morto.

    Andammo a caccia nella notte buia
    ascoltando gli amori delle gazzelle,
    schivando lo sguardo d'uccelli notturni
    e trappole aperte nella memoria.

    Ci perdemmo in labirinto di nebbia
    scesa d'improvviso a fecondare l'erba.
    Una palma faceva capolino
    e una stella ci prendeva in giro.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Un cantastorie

      Corde di chitarra africana
      sostengono il peso dei ricordi
      di un cantastorie senza nome
      e una filastrocca da sogno.

      Scende lungo il fiume
      con la canoa al vento.
      La voce l'ascoltano coccodrilli
      e ippopotami sonnolenti.

      È un uomo nato nella notte.
      È un canto di millenni.
      È un libro senza pagine
      con molte cose dentro.

      Scende insieme al fiume
      lungo la sua storia,
      con la chitarra al collo
      e lo sguardo sul tramonto.

      Chitarra africana a due corde,
      una zucca piena di echi,
      una nenia in lontananza,
      un dolore fatto canto.

      Addio uomo della chitarra
      con le tese due corde:
      una con radici nel cuore
      l'altra nella mia memoria.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Blondgirl Sweet
        in Poesie (Poesie personali)

        Passione

        Passione,
        forte,
        irrefrenabile,
        instancabile...

        Tu che scorri
        nelle mie vene,
        tu che inondi
        la mia anima,
        tu che dai un senso
        a questi giorni,
        tu che fai navigare
        i miei pensieri
        in quest'abisso di parole...

        E ti senti rapito
        da un vortice
        che non avrà mai fine,
        che ti farà danzare,
        che ti farà ridere,
        che ti farà piangere...
        e non ti abbandonerà mai,
        ti farà soffrire a volte,
        ma npn ti abbandonerà mai...

        E intraprendi un volo
        che non avrà mai fine...
        Sì proprio così
        la mia anima è passione
        la passione emoziona
        ed io sto volando...
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Blondgirl Sweet
          in Poesie (Poesie personali)

          Piango

          E piango,
          piango,
          piango perché
          tutte le lacrime
          non basterebbero a
          colmare il vuoto in cui
          la mia anima
          è sprofondata...

          E piango,
          piango,
          piango perché
          il mio cuore
          non si stancherà mai
          di bagnarsi per te
          che lo infrangi e che
          ne ricostruisci i pezzi
          allo stesso tempo...

          E piango,
          piango,
          piango perché
          i miei occhi
          vogliono bagnarsi
          solo di quel ricordo.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Marco Teocoli
            in Poesie (Poesie personali)

            Juanita (Giovanna)

            La mia Cara Amica Telematica
            Nata piccola piccola come una stella
            Il suo nome è "dono del Signore"
            Cresciuta con l'amore e la fede
            La primavera sono io
            Il raggio di sole è lei
            Come l'edera si arrampica al mio cuore
            Come l'acqua "Vera" mi disseta
            Come una dea mi ispira
            Bella, pura e giusta come una bilancia.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Erika Migale
              in Poesie (Poesie personali)
              Ricordati di quello che ti ho
              dato semplicemente
              guardandoti negli occhi
              e facendoti sorridere.
              Ricordati i pizzicotti, i pugni,
              le carezze ed i baci che mi
              distinguono dalle altre...
              ricordati le mie parole,
              ricordati come stavi quando
              eri con me.
              Chiudi gli occhi
              e rivivi per un attimo anche
              uno solo di quei momenti che
              ora sembra non possano più
              tornare... chiediti se è
              davvero giusto che finisca così.
              Chiediti se era quello che
              volevi veramente...
              ora apri gli occhi... se avrai
              voglia di richiuderli ancora
              per ripensare a me... allora...
              forse... forse hai sbagliato.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Michela Vaccai
                in Poesie (Poesie personali)

                Pensando a te

                E pensar te mi scompiglia la giornata,
                mi turba la felicità e stuzzica la malizia.
                Quest'oggi, questa serata dura è stata,
                la mia testa oramai abituata
                non scoppia più,
                ma sei calato uguale con le ali alle spalle nel mio cuore.

                Ed oramai sei la mia poesia:
                si, questo vorrei far di te.
                Poesia.
                Cosicché tutti possano ricordare quello che sei,
                vorrei poter trasmettere sensazioni, emozioni,
                passioni mie e pensieri enormi, perversi, temuti, spaventosi, sgradevoli, tristi, mortali...

                Tu sei il sogno e il desiderio che arde, brucia incandescente in me.
                Sei l'assillo della mia mano,
                guidata da te, dalla stessa tua mano,
                ti sei impadronito sovrano di me, distante e nascosto,
                ma allora, ma allora perché mai non posso averti qui, presente, possente?
                Perché l'amor nostro sognato solido non è?
                La mano fuggiasca, guidata, veloce, svelta e fitta,
                corre e ricopre il pezzo di carta una volta solo e adesso stremato dalla follia mia.
                I miei pensieri e il mio amore non entran più!
                No!

                Come farò ora a dare la scarica elettrica che tu mi trasmetti
                a tutti quelli che leggeranno? Come farò ora io a far calmare la passione
                intrattenibile dell'amor mio? Come farò ora io a scaricarmi...?
                Prometto solennemente che non smetterò mai mai di scrivere di te, per te,
                mai, solo quando tutte le penne e tutti i pennarelli di questo mondo
                smetteranno di funzionare, allora forse si.
                Ma non posso, non posso prometterti lo stesso d'amarti,
                perché mai smetterò di farlo, mai sarà possibile...
                Il mio folle, malato cuore vorrebbe vagare esploratore ed arrivare a te,
                ma la testa non può, vorrebbe ma non può, cercare il tuo lontano sognato cuore
                e rincasarvi per sempre...

                Il foglio e la tastiera si sono stufati di questa
                mia stressante folle malattia che mi fa essere così assillante
                e di cui sono perdutamente affetta, ma loro non possono capire cosa significa,
                non possono in nessun modo capire che non c'è rimedio e cura
                per questo problema dolce e amorevolmente, tenero, soave,
                che mi occupa la testa giorno notte sera e pomeriggio,
                non c'è nulla da fare... ti amo amor mio!
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Le favole si portano nel cuore
                  le rose sbocciano nella mano
                  l'amore si chiude negli occhi:
                  il giorno si dipinge di rosso.

                  Il passato ritorna di moda
                  il presente uccide la memoria
                  il futuro si fa bambino:
                  la notte si tinge di bianco.

                  L'uomo vuol essere razionale
                  la donna tesse la sua storia
                  il vecchio muore con la memoria:
                  la sera si tinge di nero.

                  Sono i tre colori africani
                  sono i tre colori del mondo
                  siamo delle maschere viventi:
                  l'umanità si tinge di verde.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Croci del sud

                    La luna sonnecchia nell'Africa australe
                    appesa a un tronco bruciacchiato e storto
                    odora ancora di fuoco e vento
                    mentre la cenere cade lentamente.

                    Il cielo traccia calvari con le croci
                    depositandole sugli uomini del sud:
                    nuovi ercoli con supplizio celeste
                    con ozi, gesti e discorsi non detti.

                    La luna non è la stessa del nord
                    appesa a vecchie gru di cantiere
                    spiando veloce in ciminiere morte.

                    In Europa la luna ha mari e valli
                    nomi, cognomi e vari proprietari.
                    In Africa è tutta da scoprire:
                    dea madre del passato ed avvenire.

                    Meglio che sonnecchi luna tropicale
                    appesa ad umane leggende ancestrali,
                    potrai giocare con bufali e gazzelle
                    e farti baciare da giraffe allegre.

                    L'uomo del sud è tuo amante
                    non teme le croci o la tua ombra.
                    Aspetta solo di vederti nella notte
                    sulla soglia della vita e della morte.
                    Vota la poesia: Commenta