Tu che scorri nelle mie vene, tu che inondi la mia anima, tu che dai un senso a questi giorni, tu che fai navigare i miei pensieri in quest'abisso di parole...
E ti senti rapito da un vortice che non avrà mai fine, che ti farà danzare, che ti farà ridere, che ti farà piangere... e non ti abbandonerà mai, ti farà soffrire a volte, ma npn ti abbandonerà mai...
E intraprendi un volo che non avrà mai fine... Sì proprio così la mia anima è passione la passione emoziona ed io sto volando...
E piango, piango, piango perché tutte le lacrime non basterebbero a colmare il vuoto in cui la mia anima è sprofondata...
E piango, piango, piango perché il mio cuore non si stancherà mai di bagnarsi per te che lo infrangi e che ne ricostruisci i pezzi allo stesso tempo...
E piango, piango, piango perché i miei occhi vogliono bagnarsi solo di quel ricordo.
La mia Cara Amica Telematica Nata piccola piccola come una stella Il suo nome è "dono del Signore" Cresciuta con l'amore e la fede La primavera sono io Il raggio di sole è lei Come l'edera si arrampica al mio cuore Come l'acqua "Vera" mi disseta Come una dea mi ispira Bella, pura e giusta come una bilancia.
Ricordati di quello che ti ho dato semplicemente guardandoti negli occhi e facendoti sorridere. Ricordati i pizzicotti, i pugni, le carezze ed i baci che mi distinguono dalle altre... ricordati le mie parole, ricordati come stavi quando eri con me. Chiudi gli occhi e rivivi per un attimo anche uno solo di quei momenti che ora sembra non possano più tornare... chiediti se è davvero giusto che finisca così. Chiediti se era quello che volevi veramente... ora apri gli occhi... se avrai voglia di richiuderli ancora per ripensare a me... allora... forse... forse hai sbagliato.
E pensar te mi scompiglia la giornata, mi turba la felicità e stuzzica la malizia. Quest'oggi, questa serata dura è stata, la mia testa oramai abituata non scoppia più, ma sei calato uguale con le ali alle spalle nel mio cuore.
Ed oramai sei la mia poesia: si, questo vorrei far di te. Poesia. Cosicché tutti possano ricordare quello che sei, vorrei poter trasmettere sensazioni, emozioni, passioni mie e pensieri enormi, perversi, temuti, spaventosi, sgradevoli, tristi, mortali...
Tu sei il sogno e il desiderio che arde, brucia incandescente in me. Sei l'assillo della mia mano, guidata da te, dalla stessa tua mano, ti sei impadronito sovrano di me, distante e nascosto, ma allora, ma allora perché mai non posso averti qui, presente, possente? Perché l'amor nostro sognato solido non è? La mano fuggiasca, guidata, veloce, svelta e fitta, corre e ricopre il pezzo di carta una volta solo e adesso stremato dalla follia mia. I miei pensieri e il mio amore non entran più! No!
Come farò ora a dare la scarica elettrica che tu mi trasmetti a tutti quelli che leggeranno? Come farò ora io a far calmare la passione intrattenibile dell'amor mio? Come farò ora io a scaricarmi...? Prometto solennemente che non smetterò mai mai di scrivere di te, per te, mai, solo quando tutte le penne e tutti i pennarelli di questo mondo smetteranno di funzionare, allora forse si. Ma non posso, non posso prometterti lo stesso d'amarti, perché mai smetterò di farlo, mai sarà possibile... Il mio folle, malato cuore vorrebbe vagare esploratore ed arrivare a te, ma la testa non può, vorrebbe ma non può, cercare il tuo lontano sognato cuore e rincasarvi per sempre...
Il foglio e la tastiera si sono stufati di questa mia stressante folle malattia che mi fa essere così assillante e di cui sono perdutamente affetta, ma loro non possono capire cosa significa, non possono in nessun modo capire che non c'è rimedio e cura per questo problema dolce e amorevolmente, tenero, soave, che mi occupa la testa giorno notte sera e pomeriggio, non c'è nulla da fare... ti amo amor mio!
Vorrei vivere in un mondo migliore, fatto solo di fiori e dolci carezze, di piume morbide che ti sfiorano la pelle... con il vento che ti mormora frasi armoniche mentre respiri il profumo del bosco... e intanto ti penso e ti guardo imbarazzata rifletto e ribadisco la tua umile personalità vorrei poterti risvegliare ogni giorno con un bacio pieno di fantasia. Ogni tua parola mi rende gioiosa, anche se un tuo sguardo mi paralizza, ma sei lontano pulcino... sei brioso allegro e matto... ma sei e sarai sempre solo tu!
Ritornano a danzare sotto la luna maschere africane scavate nella notte. Il silenzio è chiuso negli occhi il rumore del giorno alle caviglie le ombre non conoscono il sudore, i taburi hanno l'eco delle caverne, mentre le donne calpestano la terra, coi bimbi sognando sotto le stelle.
La danza matura il calore del giorno, lo dimentica dietro la capanna dove la donna partorisce il figlio e l'uomo conserva la sua barca. Ritornano a danzare sotto la luna le maschere di ieri e di oggi. I movimenti sono sempre gli stessi e il cuore è vuoto di tristezza.
Non si odono le voci della foresta, non rispondono i tamburi dei vicini. La nebbia cade sul fuoco, i corpi dormono sulla nuda terra. L'ultimo tamburo spegne anche il volo d'una farfalla notturna senza calore. Le maschere dormono con l'aurora spiando l'Africa e i suoi dolori.
Quanto è bello perdersi nel regno delle stelle, nei suoi pensieri che scorrono caldi come sangue nelle vene. Quanto è bello ascoltare la sua magnifica musica, il silenzio. Quanto è bello osservare qualcuno mentre dorme, e capire che nonostante le immense diversità che appaiono sotto la luce del sole, di notte, sembriamo davvero fratelli. Quanto è bello guardarle, le stelle, e pensare che sono come le persone sono così piccole se le guardi da lontano ma se ti avvicini solo un po' di più scoprirai che il loro cuore è molto molto più immenso.