Poesie personali


Scritta da: Martinadst
in Poesie (Poesie personali)

Non ci riesco

Riesco solo a guardare
quest'acqua che scorre...
scende giù per il mio viso
sono lacrime?
Un tempo vi era un sorriso
ora solo una tempesta in me.
Impossibile guardarti,
impossibile abbracciarti,
impossibile amarti.
Perché dietro ogni mio gesto
c'è sempre lui,
c'è sempre quell'accordo,
sempre quella canzone
la nostra.
Vorrei trovare l'occasione,
vorrei farlo diventare il passato,
vorrei iniziare un'amore
incondizionato.
Ma non ci riesco
o forse
non ci voglio riuscire
perché il suo volto
vivrà sempre in me
e non può svanire.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Dario Maretti
    in Poesie (Poesie personali)

    Affini

    Ma chi sei?
    Ma cosa siamo?
    Eri un desiderio strozzato,
    un sogno impossibile,
    un amore proibito.
    Un gintonic sbagliato.
    Ed ora?
    Sei un'inconsapevole donatrice di star bene,
    una bambina da proteggere,
    una naturale e trasgressiva
    presenza costante.
    Sei tante cose che non sai,
    e che non ti dirò mai.
    Sei le pagine parlate
    di un diario mai scritto.
    Sei uno di quei fiori
    che crescono dalle mattonelle.
    Potresti essere un dolce futuro,
    o forse resterai solo
    una stella appesa al cielo,
    che non cadrà neanche la notte di ferragosto.
    Nonostante tutto,
    siamo affini...
    ... e il sapore delle nostre risate,
    e troppo forte per disperdersi nel vento.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Leandro Mancino
      in Poesie (Poesie personali)

      Una vita incolore

      Occhi per piangere,
      sorriso per fingere,
      cuore per battere,
      e mani per coprire il suono delle urla.

      Dolce lacrima in quell'angolo di vita,
      stringi forte le tue fredde braccia,
      quel cuore continua a battere...

      Non permettere al mondo di farti crollare,
      non permettere al mondo di farti cadere,
      vai nel tuo angolo e non fart sentire...

      Dolce lacrima sulla tua guancia,
      amari ricordi vuoi fare andar via,
      urla e incubi non son roba tua.

      Tu sei sole,
      tu sei aria,
      tu sei gioia,
      tu sei amore.

      Tu sei luce,
      tu sei vita
      tu sei voglia,
      tu sei l'unica mia ragione.

      Dolce lacrima in quell'angolo di vita,
      stringi forte il tuo cuore fermo,
      quel cuore deve pulsare...

      Non dovrà esistere in te un male,
      non dovrà sfiorarti la voglia di mollare,
      non dovrà mai e poi mai azzannarti questo pizza di vita incolore.

      Fallo per te,
      fallo per loro,
      fallo per me che ti scrivo e da lontano ti adoro.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Martinadst
        in Poesie (Poesie personali)

        La paura di soffrire ancora

        Piove.
        Quel pianto lento cade
        inesorabilmente
        verso l'infinito
        verso qualcosa che non si conosce
        per cui si ha paura...
        così piove...
        si ha paura della pioggia,
        si ha paura dell'indeterminato.
        Per questo eravamo tanto vicini
        ma mi tenevo tanto lontana.
        Per questo ho timori, paure, incoscenza,
        rancore, rimorsi e rimpianti...
        per questo non saper
        capire chi mente,
        non saper riconoscere con chi potrebbe nascere l'amore,
        non saper riconoscere quando può diventare qualcosa di più
        e troncarla perché sembra qualcosa di meno;
        oppure perché si ha paura,
        per questo,
        sempre per la paura
        di soffrire ancora.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Autoritratto

          Disappetente di vita per indigesti anni
          da tempo non mi affratello
          che con fedeli vaneggiamenti,
          di ideali donne e amori illuso
          a vanvera ciancio e ne sconto inganno,
          luce e tenebra più non mi riguardano;
          assaggio di tripudi non corteggio
          per i mali dell'animo; a rimedi non credo.
          Perduti volti e cuori amici, ricordi
          talvolta passeggia la memoria
          per poi addurli a tenermi compagnia.
          Pressurizzati nella mente
          bollono devitalizzano e svaniscono
          fasci di pensieri dal giorno rastrellati;
          sprovvisto di attributi, non visto vivo.
          E pensare che una volta scoppiettavo di vita
          e su una pila di illusioni sfioravo il cielo!
          Pregno di pestilenze surgelanti
          in un recinto di solitudine
          tristezze svago o intreccio
          e ivi mai vi transita anima viva.
          Quando pur rimosse fossero le transenne
          del mio chiuso cosa mai potrei rispondere
          al passante che chiedesse
          i connotati del mio esistere,
          chi mi riconoscerebbe vivente?
          Deformato da inferti silenzi
          quale stampo potrebbe contenermi
          ridarmi forma: tanto sfigurato
          come potrei somigliare a un uomo!
          Al meglio, mi figurerei
          come una goccia d'olio combusto
          sospesa su uno specchio d'acqua pura
          che sasso o piombo aspira divenire
          per non insultare un raggio di sole
          e offenderne luce e tepore.
          Sconfessando cattedratici opinionisti
          che di eternità si sostentano
          senza contravviso penso che non si duri
          che lo spazio di un frangente:
          il buio il vuoto e il niente
          terrifichi sigilli verranno apposti
          sulla porta chiusa del destino
          e non vi è sortilegio o rispolverata teologia che un giorno giunga a rimuoverli.
          Per quanto abile e onnipotente
          pur se riprodurmi volesse un Creatore
          come poi ripetermi potrebbe!
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Passiamo... passiamo!

            Nel canestro dal bordo sfigurato
            i frutti estivi ormai son rari
            l'autunno già serpeggia tre le foglie,
            improvvisi piovaschi
            dispettosi cancellano gli ultimi
            i rabeschi sulla sabbia incisi,
            timide folate rinfrescano l'aria.
            Il cielo azzurro acceso di sole
            rimpiangeremo quando l'inverno
            arriverà spargendo gelo tra i rami.
            Qualcuno, conosciuto sul lido
            e a cui abbiamo stretto la mano
            siglando un arrivederci irripetibile,
            certo più non incontreremmo se mai
            domani tutti ritornassimo al mare.
            Chi mai tiene i fili delle stagioni,
            chi all'impazzata spara pallini minuti
            nel mucchio che si attarda ignaro!
            Lungimiranza spiegaci l'arcano
            che assottiglia il fascio degli umani:
            dove mai sarà chi più non vedremo
            quando un altro giro avrà compiuto
            la girandola solare?
            Forse nel mezzo del cielo avrà trovato
            la sua dimora e noi rimasti quaggiù
            da lassù additerà inviandoci un saluto.
            Come atterrisce e si prolunga
            l'evoluta delle cose perdute!
            Dalla memoria, sbucherà un dì il ricordo
            di colui a cui parlammo da vivo a vivo,
            di chi ci ha preceduto sulla linea di arrivo
            nella maratona che ha per traguardo
            l'ultimo vuoto. Passiamo,
            passiamo senza poter restare!
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Dario Maretti
              in Poesie (Poesie personali)

              Che bella è questa notte

              Che bella è questa notte.
              Sarebbe un peccato addormentarsi presto.
              Ci sono notti in cui,
              starei sveglio a guardare il niente e
              a riempire il buio con le mie fantasie.
              Ci sono notti in cui,
              non mi sembra neanche di vivere solo,
              e mi sento abbracciato
              dai miei colorati pensieri.
              Questa notte te la dedico.
              Tra qualche ora l'incantesimo svanirà,
              e ci ritroveremo tutti di nuovo
              sulla griglia di partenza,
              per affrontare la solita folle corsa
              che non dà spazio ai colpi di scena.
              La solita folle corsa
              che non accetta esseri pensanti,
              ma solo macchine produttive.
              La solita folle corsa
              che ci vedrà ancora lontani e divisi
              ... e chissà per quanto tempo ancora.
              Ora puoi capire perché mi piace la notte
              e forse puoi anche capire
              perché ti ho imprigionato tra queste righe...
              ... anche se non riuscirò mai a dirti
              che le ho scritte per te.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Luigi Totaro
                in Poesie (Poesie personali)

                Come il cinguettio di un uccellino

                Incontrarti... conoscerti... amarti...
                La vita insieme a te vissuta...
                Non c'è niente a cui paragonarti...
                Sei la cosa più bella che ho avuta

                A te, mio unico grande amore
                Come il cinguettio di un uccellino
                questo cinguettio del mio cuore
                al tuo cuore sempre più vicino.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Pietro Colucciello
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Oasi di speranza

                  È il tramonto.
                  Corro lungo la spiaggia
                  contro vento,
                  mentre la luce fioca del crepuscolo si
                  riflette sulle calme distese marine.
                  Odo le onde infrangersi
                  come sogni disillusi,
                  dolce e amara melodia della vita.
                  Chiudo gli occhi e corro verso un'isola
                  di silenzi e di pace,
                  un'oasi di speranza.
                  In questa corsa verso la libertà,
                  la brezza marina scompiglia la mia
                  chioma.
                  Corro contro corrente verso una realtà
                  in cui credere,
                  senza voltarmi indietro.
                  A volte vorrei ritrovare il passato,
                  ma non è possibile,
                  è troppo tardi,
                  il mare cancella le impronte
                  come il tempo offusca i ricordi.
                  Vota la poesia: Commenta