Poesie personali


Scritta da: Pierluigi Camilli
in Poesie (Poesie personali)

Illusione e delusione

PRIMA (Marzo 1963)
Dopo cena
Accosto al fuoco,
la pipa in bocca
immerso nei pensieri,
sembrava la statua della saggezza!
Socchiude gli occhi.
Ogni tanto
Segue i cerchi di fumo.
Sogna!
Sogna la giovinezza
ch'è fuggita troppo presto,
come i suoi cerchi di fumo!
Rivive giorni di fatica
e di piacere.
Rivive il tempo
Quando giovane,
lavorava per un pezzo di pane.
E questi di oggi…
Questi irrequieti!
Questa gioventù a cui nulla basta!
Nonno, Nonno!
Oggi non basta più:
non può bastare
solo un pezzo di pane!
Oggi, nonno, si prepara il mondo…
Oggi si lavora per domani!
Perché oggi vogliamo
che domani non più dicano,
come a te,
eccoti questo pezzo di pane:
noi dobbiamo dire voglio.
Voglio questo o quel pezzo di pane!

DOPO (1979)
E giunse il sessantotto…
Il nonno ancora in vita
Ma non poteva più fumare:
non poteva più inseguire i ricordi
tra i cerchi di fumo!
Scuoteva la testa!
Anche a noi
toccò ridimensionare i sogni
di pretese
assurde, per chi non ha potere!

OGGI (2005)
Effettivamente, nonno,
potrai vedere dal sonno
eterno, che qualcosa abbiamo cambiato!
Il disoccupato
di lusso, che firma cambiali
per fare vacanze con industriali!

CAGLIOSTRO (2005)
Cagliostro!
Almeno davi l'illusione
di guarire la gente!
Inchiostro!
Oggi se ne spreca a profusione,
per non far niente!!
Riforme!
Fatte di malavoglia,
ti lasciano morire!
Deforme!
Davanti alla soglia
dell'ospedale rimani a soffrire!
Analisi!
Richieste per controllare
la vista che stai perdendo!
Però bisogna aspettare
Mutato tu essendo!
Si è in crisi!
Costa un occhio, non si può fare:
rimane il miracolo del reverendo!
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    Scritta da: Lorenzo Righetti
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei

    Vorrei aprire gli occhi e vederti... qui, davanti a me!
    Vorrei poterti accarezzare, baciare dolcemente, stringerti forte a me per donarti il mio calore...
    Vorrei appoggiare il tuo viso sul mio petto e dedicarti il battito del mio Cuore...
    Vorrei prenderti per mano e tenerti nel mio mondo, un mondo chiamato Amore...
    Vorrei cullarti teneramente tra le mie braccia, e coccolarti nel più dolce dei modi...
    Vorrei far parte dei tuoi pensieri, dei tuoi ricordi... del tuo passato, presente e futuro...
    Vorrei Amarti di quel Amore che solo io potrei darti, un Amore sincero e senza confini...
    Vorrei fare l'Amore con te per Amarti nel modo più intenso e profondo...
    Vorrei essere l'aria che respiri per farti vivere di me ed essere parte di te...
    Vorrei essere il vento che con la sua brezza ti carezza il viso e si inebria del tuo profumo...
    Vorrei essere la pioggia per cadere su ogni centimetro del tuo corpo ed essere assorbito dalla pelle...
    Vorrei essere un fulmine per accecarti col mio Amore per te, e un tuono per urlarti un fragoroso Ti Amo!
    Vorrei essere una stella cometa per essere un tuo desiderio e precipitare nel tuo Cuore...
    Vorrei essere un supereroe per stupirti con ogni mio gesto e per darti la sicurezza di cui hai bisogno.
    Vorrei essere la tua felicità, la tua serenità, la tua gioia, il tuo buonumore, il tuo sorriso...
    Vorrei, Vorrei, Vorrei... Vorrei tante altre cose, ma la cosa che Vorrei di più è che tu esistessi!
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      Scritta da: Stefano Galbusera
      in Poesie (Poesie personali)
      Con te accanto
      vorrei trascorrere il tempo
      così effimero e veloce
      come pioggia d'estate

      con te accanto
      vorrei vivere il silenzio
      di questa notte
      che ci avvolge
      amorevole e fredda
      con mani invisibili
      ci accarezza
      rigando i nostri volti
      con raggi di luce
      alla luna rubati

      con te accanto
      vorrei percorrere questa strada
      persa fra gli alberi
      grondanti rispetto e vita
      e fermarmi ad osservare
      ciò che distruggiamo
      come impietoso cancro della terra

      e ti cullerei
      con parole
      vecchie come la polvere dei secoli
      eppur vive
      come frecce miranti al cuore
      e parleremo d'amore
      della luce che riscalda i cuori
      della gioia del mondo
      di volti felici
      di occhi lucenti
      come diamanti del tesoro di un re

      e ruberemo la vita
      da questo tempo

      per farla nostra
      nostra soltanto.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Salute a te o vento.

        Salute a te o vento
        armonia vagabonda di mormorii,
        musicale voce lamentatrice
        che vieni da lontano e animo ridai
        a moribonda aria!
        Hai mugghiato tra i portici,
        trasportato polline, agitato
        ciuffi di canne, spettinato chiome
        e salici, attraversato contrade,
        scompigliato mucchi di sabbia,
        corrugato il ponto,
        soffiato su lapidi e vivi!
        Ora raccogli le tue forze,
        trova un varco nel mio cuore,
        increspa l'acqua stagna del mio lago,
        insuffla un alito da i vetri infranti
        della finestra delle mie speranze!
        È lontano ma non obliato il ricordo
        di quando, aspettandoti con ansia,
        liberavo nel cielo aquiloni colorati
        o sfidandoti, disarmato di abiti,
        nei tuoi momenti di veemenza
        imperterrito ti venivo incontro!
        Altri venti ho incontrato, altri soffi,
        hanno scosso gli arrugginiti
        cardini della porta dei miei anni,
        altri petali ho visto strappare
        al bocciolo prima che fiorisse
        pendie e secche foglie mulinare
        tra turbini di sogni;
        altri perduti giorni ho visto
        stramazzare, senza luce.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Thànatos

          Thànatos,
          insopportabile vita
          disfatto mi trascina
          per giorni cupi e tristi
          deportandomi
          in funerei pensieri
          ove consunta anima,
          smarrita si aggira
          te invocando
          che, impietosa, ti attardi
          e più acerba e lunga
          fai la pena mia!
          Sono qui Thànatos,
          prendimi per mano
          e conducimi sulla strada
          da cui viene e va ogni
          vivente cosa! Oltre
          non indugiare! Non indurmi
          stanco... a venirti incontro!
          Liberami da questo fardello
          di uman dolore che misera
          fa la vita quando null'altro
          avanza se non malinconia
          che, pungente abbracciando,
          trafigge l'inconsistente guscio
          a strenua difesa opposto
          contro mortali insidie!
          Sai... fui vivo un tempo:
          gladio impugnai
          nella cruente arena
          di ideali battaglie!
          Sentii i possenti fremiti
          che scuotono il cuore
          e fanno grande l'occhio
          con cui penetri le cose
          cercando amor di vita!
          Tra tramonti ed albe,
          il cielo e le stelle scrutai
          nelle mia lunga notte
          ma non scorsi che ombre!
          Cuori, muti e sordi, interrogai
          nel solitario mio tragitto
          e fu sempre silenzio!
          Poi che il vano essere
          incontrai e mi avvidi
          che tutto muta e solo
          acuto dolor resta,
          tra metamorfosi avvilenti
          si spense ogni altra fiamma!
          Per atavico gioco di istinti
          in un abbandono di sensi
          a caso venuto al mondo,
          subii l'assurda sorte
          che la vita impone
          e al giogo del vortice
          poi l'abbandona!
          Ilota di me stesso
          al canuto traghettatore
          pagherò il riscatto
          per tornar presto
          su agognata riva
          avocando una libertà
          che negata è in vita!
          Altro non spero Thànatos!
          Conducimi Lì dove
          forse mi aspettano,
          riportami all'arcano lido
          da cui per il Quaggiù
          senza volerlo salpai.
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            Scritta da: Blondgirl Sweet
            in Poesie (Poesie personali)

            In quest'ignoto tunnel

            Si fermano
            smarriti
            atterriti
            gioiosi
            confusi...
            è ignoto questo tunnel
            che passo
            dopo passo
            dopo passo
            si rivela a loro
            in tutte le sue sfaccettature...
            ora affabile
            ora ostile
            ora vitale
            ora mortale...
            qunto ancora avranno
            da scoprire
            ma loro,
            i miei occhi,
            non fermaranno mai
            la loro corsa
            lungo il tunnel
            della vita.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Gli spiriti della foresta

              Gli spiriti della foresta mi vennero dietro
              con maschere affumicate ed occhi aperti;
              mi lessero nell'anima il segreto
              spingendolo nel tronco pieno di vento.

              Camminai tutta la notte sotto le stelle
              aspettando la luna vestita di rosso;
              udii l'uccello della notte aprire il becco
              quando ruppi un ramo con foglie secche.

              Gli spiriti della foresta mi vennero dietro
              quella notte piena di miti e leggende;
              molti piedi battevano la terra
              insieme all'ombra che si portano appresso.

              Caddero i cocchi su una spiaggia deserta,
              caddero i tronchi sotto le fiamme tropicali,
              cadde anche la notte degli spiriti
              su queste mani aperte al domani.
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