Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Nessuno mi chiama

Nessuno mi chiama
nessuno mi aspetta
nessuno mi ascolta:
ogni sponda è deserta
e deluso io vi guardo.
Solo sono io, ripa arsa
solo come i viali dei cimiteri
nei meriggi assolati;
solo come le cime innevate
che riverberano di lontano
al venire del giorno;
solo come petraia di fiume
che da millenni
abbia perso le sue acque;
solo più del passero solitario
del recanatese che in primis ammirai.
Morto, già mi riconosco...
Io sono la zolla tutta asseccata
a cui pioggia
non ridarà mai più vita
e che aspetta di essere interrata;
nessuna altro risvolto sospiro
all'impigrire del giorno che rintomba.
Non ti avvicinare illusione!
Dileguati, perderesti il tuo tempo
non potrei battere al tuo ritmo
l'anima chiusa non ti apre
se vi bussi: nel vuoto
sono da tanto svanito
corporeo fantasma,
indarno mi attardo
per un mondo che mi ignora!
Brezza d'amor più non dubito
che possa increspare cuore solo
fattosi pozzanghera d'acqua morta.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Una lettera non recapitata

    Vaneggiando spirati eventi,
    da voi, maritata e madre di più figli,
    folle evaso da una cella di sogni
    incanutito odisseo infelice ritorno!
    Orsù, non me ne vogliate
    se per una volta, irriconoscibile,
    emerso da una voragine di tempo,
    infrangerò la ferrea legge che disciplina
    le nostre separate esistenze,
    se inquirente estorcerò nuove
    o vecchie verità sui vostri giorni,
    la confessione con cui, compunta
    e a malincuore, ammetterete
    arrossendo che qualcosa di me
    in voi pur sia sopravvissuto;
    che talvolta, al viver di un ricordo,
    il cuore in segreto riattizzato,
    e a mia insaputa, abbia poi tremato.
    Il tempo dell'assenza, ove regna
    fatale il silenzio, è senza fine:
    non posso percorrerlo fino in fondo
    e negarmi di renderlo sonoro!
    Lasciate che qualche facella, un lustro
    io strappi al buio che mi accompagna
    in queste orripilanti lande disseminate
    di carcasse interiori e spenti accadimenti.
    Sullo spartito del cuore orchestrale,
    sapete, le note d'amor che innamorata
    appuntaste, sopravvivono indelebili:
    fughe di attimi felici risuonano
    nella casa delle mie risonanze
    e vibrante il cuore vi si riaccorda.
    Pur se amor continuerà,
    chissà per qual arcano prodigio,
    a fruttificare tra sabbie e pietraie
    e all'arsura del mio deserto
    negata sarà ogni fonte che la calmi,
    non temete: remissivo obbedirò
    come predestinato alla mia sorte,
    ma ingenerosa non privatemi
    di una intenerita parola,
    dell'illusione di aver rubato
    un luccichio dai vostri occhi.
    Incurabile, mi riprenderà
    la nostalgia tra le sue braccia;
    baccello vuoto ritornerò
    ad essiccare al sole;
    mi condurrà la morte un giorno
    tra plaghe di ammortate presenze.
    Dalle strade da voi percorse,
    caduti fitti fiocchi d'oblio
    si cancellerà il tangibile segno
    di ogni mia traccia; acquietata,
    per altri abbrivi e senza indugio
    riprenderete il cammin vostro
    archiviando l'infausto verdetto
    emesso dal tribunale del cuore
    per un errore d'amore: errore
    da voi perpetrato, e da me,
    condannato, nell'ombra sofferto.
    Forse un giorno, in un vicolo,
    o sulla collina dove ci avvampò un bacio,
    o in un bosco, sotto un pino seduto,
    tra pause di vento, guardando aghi cadere,
    ancora, a voi perduta, come flutto alla riva,
    improvviso andrà il pensiero
    ed esclamerò un nome, un nome
    (il vostro nome!) che per apòcope
    diventa rosa e da anni mi ricorda
    la pena alla sepoltura di un sogno.
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      Scritta da: Leandro Mancino
      in Poesie (Poesie personali)

      Ricordi

      Struggenti immagini che passano per questi occhi...
      Occhi, labbra e parole amate...

      E non bastano mille e mille lacrime a riempir questo vuoto che in me cresce a dismisura...
      E non bastano silenzi a colmare il dolore creatosi.

      A capo chino cammino...

      A passo lento contro il mio destino,
      a ricordar scene passate,
      a sognar su scene future...

      A piangere su tutta la vita bevuta a gran sorsi fino ad ora...

      Che queste lacrime puliscano la mia anima,
      che queste lacrime puliscano il mio cuore,
      che queste lacrime puliscano la mia mente,
      che queste maledette lacrime cambino il mondo...
      perché così è troppo duro per esser vissuto.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Asseconda i capricci del vento

        Asseconda i capricci del vento
        la foglia superstite sul ramo brullo
        trai i campi o sui muriccioli
        nessun fiore riceve raggi di sole
        da un cielo biavo e trasparente.
        Mite letargo di natura:
        un pieni nulla par avvenire
        spoglia la vita nega i suoi sorrisi
        l'animo, triste fatto, reclina il capo.
        S'aprirà un valico alla floridezza
        e tornerà il colore delle selve
        irromperà il getto di una linfa
        ansia di verdeggiare siepi e alberi
        domani auspichiamo.
        Oh quante volte si muore e si risorge
        secca e straripa amore
        tacciono e borbottano
        le voci dei lontani fiumi!
        Aspettiamo senza impazienza
        un sortilegio, diamo più credito
        alla speranza, accoriamoci
        alla persuasiva voce che ci intima
        di attendere e scaccia dal sangue
        la precognizione della morte.
        Cuore strepita!
        Dubbioso non attendere
        per risalire un palpito,
        abbozza spiragli: un giorno,
        nell'euforia di un cambiamento,
        sorpresi, risorgeremo senza dolore
        tra urli di vita e ritinteggiate illusioni.
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          Scritta da: Rosy Zangala
          in Poesie (Poesie personali)
          Dove vorrei essere?
          Proprio lì,

          dove i sogni non hanno fine,
          dove tutto può accadere,
          dove si sorride al nuovo giorno
          e si vive di tenere emozioni,
          dove i colori sono nitidi
          e le persone vere,
          dove si decide sempre la cosa giusta
          e sei fiero di essere vivo.
          Vorrei tanto trovarmi nel tuo regno:
          re del sorriso.
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            Scritta da: Rosy Zangala
            in Poesie (Poesie personali)
            Possono i ricordi vivere per te?
            E possono le scelte decidere della tua vita?
            Ed i sogni, i sogni che posto hanno nella nostra quotidianità?
            Ho accantonato il sorriso,
            perché passano i giorni e sempre le stesse domande restano ancora senza risposta.
            Sorridere per continuare a vivere?
            O continuare a vivere per sorridere?
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