Poesie personali


Scritta da: Pierluigi Camilli
in Poesie (Poesie personali)

HO fatto un sogno

Ho fatto un sogno per davvero strano,
dove volavo perch'ero un gabbiano.
Cercavo un posto dove star tranquillo;.
Non inquinato e senza l'assillo
di guerre tra la gente, tra i viventi,
tra chi lavora e classi dirigenti;
un posto, in questa Terra, dove ognuno
per sopravviver non mangi nessuno;
una foresta, un bosco, un orticello
dove convivi il Falco col Fringuello;
dove qualsiasi essere vivente,
consumi solo quel ch'è marcescente!
Senza l'ipocrisia del perbenismo,
che crea quel ch'è "esimo" e "ismo";
Con questo sogno in testa,
sorvolo una foresta;
scrutando attentamente,
sorpasso un continente:
giro per lungo e largo...
Mi desto dal letargo!
Ritrovo un mondo in "ia":
rima con utopia!
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    Scritta da: Pierluigi Camilli
    in Poesie (Poesie personali)

    E cantiamo...

    Le noti tristi di una canzone,
    ti trascinano lontano!
    Tra i fumi di una sigaretta
    e di un bicchier di vino,
    ti senti dentro l'anima
    un fuoco di ribellione.
    E si canta!
    E cantiamo alla miseria,
    che ormai ci vergogniamo di avere!
    Cantiamo le disgrazie.
    Cantiamo i mali,
    vecchi come il male
    di uno Stato che ancora non c'è!
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      Scritta da: Antonio Sangervasio
      in Poesie (Poesie personali)

      Aggrappato ad uno scoglio

      Passo,
      ad un passo da una scogliera,
      l'aurora non viene
      o non esiste.
      Il tempo è un'acqua senza meta,
      perpetua il suo moto incessante,
      la luce da un presagio di uno scatto di immagine.
      Nell'incerto mio quadro,
      mio mondo davanti,
      plano,
      cerco l'assoluto
      nel mio mare opaco,
      segno i confini mobili che mai saranno invasi,
      afferro la montagna per parlare,
      per ore,
      per anni,
      di quei discorsi spenti ormai dismessi,
      cercando la risposta tra le onde.
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        Scritta da: Antonio Sangervasio
        in Poesie (Poesie personali)

        Come bloccati

        Siamo inganni,
        metamorfosi di immagini
        intagliate nei ricordi,
        ferite non chiuse
        di un amore oscurato dall'autunno,
        chiodi in un muro maestro,
        orologi privati di un giro di ago,
        fermi immagine del sempre continuo incessante sperare,
        l'ingresso vietato
        per chi non sa desinare
        vizi e virtù di una vita scomposta in tasselli,
        bloccati dal vento
        nelle eclissi di ogni
        promessa sfumata.
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          Scritta da: Rex Akragas
          in Poesie (Poesie personali)

          Non ho paura

          Non ho paura.
          Non ho paura del buio... farà giorno
          non ho paura dell'uomo nero... è soltanto nella mia mente
          non ho paura di perdermi... ritroverò la strada
          non ho paura di cadere... mi rialzerò
          non ho paura di partire... ritornerò
          di una cosa soltanto ho paura... di perderti.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Gioco infantile

            "Giochiamo per ridere"
            - disse la bambina.
            Tu dici: "La casa cammina",
            io dico: "L'albero piange".
            Cominci tu - dissi -
            tu sei la più piccola devi sognare.
            Chiuse gli occhi con le dita e continuò:
            "La casa è sulla torre e la luna dorme,
            i pesci camminano sotto l'ombrello,
            la balena entra nell'autobus,
            schiaccia una vespa e si sgonfia.
            Il semaforo è viola, passano tutti
            sui fili della luce e nessuno cade,
            nessuno piange e guardano avanti.
            I cani portano le cravatte,
            le scarpe parlano con le foglie
            insieme a Babbo Natale senza sonno".

            Perché non ridi più - disse la bambina.
            Adesso tocca a te. Chiudi gli occhi.

            "Era notte e c'era il sole,
            gli uccelli erano liberi senza timori,
            gli uomini volavano senz'ali,
            le macchine erano giocattoli di pane.
            Tutti mangiavano, nessuno comprava
            era il mondo di molti regali.
            Non c'era bisogno di fare gli esami
            tutti sapevano senza studiare".

            Ho vinto io - disse la bambina
            e dormì contenta
            continuando a sognare...
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Sera zambesiana

              Vennero anche le stelle quella notte
              sulla fonte dei miei sogni.
              Inseguivano gazzelle africane
              sotto la luna piena di fumo.
              Un macigno silenzioso guardava la montagna
              parlando dolcemente al cuore.
              Era una sera africana
              con batuques, varimba e sudori,
              danze e grida di donne senza uomo.

              Valeva la pena sognare sulla spiaggia
              vicino a una barca senza pescatore.
              Scesero le stelle sulle acque,
              caddero molte in una rete
              appesa a quei sogni accesi
              quando il cuore si rintana senza parole.

              Vennero anche le stelle quella notte
              ma l'uomo era solo a meditare,
              sciogliendo nodi fatti da ragazzo
              in un mattino aperto al sole.
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