Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Puoi tu impedire al flutto

Puoi tu impedire al flutto
di non lambire la proda
a una brezza serale
di non accarezzare una chioma
o al calore di non abbandonare
il ceppo che brucia?
Così si manifesta il respiro
del vivente: è nello svolgersi
del suo fluire che scrive la matrice
degli atti del suo essere;
la vita sempre irrompe se non è quiescente
e la morte sgambettata solo tardi trionfa!
E così ti telefono a mitraglia
ti scrivo come un condannato
incessante ti penso, ti riproduco
invaso di dolcezza, rinnovo
con un ritmo forsennato
la volontà e il piacere di esserti accanto;
non è una pressione, un incalzare
un attrito che vuole affaticare il tuo viaggio
ma il dispiegarsi raggiante di un'anima,
l'amore che, come acqua nella conduttura
di due vasi comunicanti, fluisce
per raggiungere livelli uguali.
È come il miracolo del seme
che vuol farsi gemma e frutto nel deserto
e porta dentro di sé altra vita.
Segregare l'istinto lo spirito o un pensiero
è la più gratuita assurda violenza
commessa contro sé stessi:
replicare la nostra genuinità
e mai stupirci del suo perpetuarsi
è la complessa meccanica
con cui impedire epiloghi non voluti
all'inevitabile svuotarsi della clessidra
che misura il lasso di tempo che ci è dato.
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    in Poesie (Poesie personali)
    È quando la vita
    qual carcassa di sogni e di speranze
    orrida appare e mi spaventa
    che al rifugio del tuo amore
    corre il cuore mio tremante.
    Fuor di esso non troverei nulla:
    uomo, finito, consapevole di essere
    per caso a questo mondo,
    oscurati agli occhi l'erba, i monti
    il cielo e il mare
    corpo in attesa di essere calato
    in un sonno profondo,
    stramazzerei all'insensato e disumano.
    È accanto a te, reale o immaginata,
    che come nuvole al sole
    si disciolgono i miei grumi di paura
    e l'animo ritrova accenti note e toni;
    è come un risveglio, più di un altro nascere,
    da cui sia bandita l'irragionevolezza
    del vivere, il ritrovarti e sentir che sono.
    A te mi appoggio come ad un muro
    quando il peso dei pensieri mi stanca:
    poi s'appressa si erge e urge
    il bisogno incessante di toccarti
    di avvertire uno sfioro di carne viva
    che mi risparmi da un annichilire.
    È codesta possibilità di amare
    che mi offri che divino scrolla
    l'improvvisa paura di svanire
    e inficia le malefatte del tempo.
    Angelo salvifico, non si dispiumi
    come flabello al vento il prodigio
    che ci bacia, fasci di luci
    intensi giungano dalle tue pupille
    e tutto ancora non ci sia negato
    nella inauspicata congettura
    che si acceleri il passo della vita.
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      Scritta da: Leandro Mancino
      in Poesie (Poesie personali)

      Musica maestro...

      Musica maestro! Che il mondo balli...
      Balli con me, balli per me... balli da me, qui, nel mio cuore.

      A dar vita a qualcosa che sta andando via...

      Musica, musica maestro!
      Che la banda faccia risuonare le loro note per il paesino...
      Che il mio essere possa essere ritrovato...

      Musica, musica per favore...
      Cosa aspetta maestro? Alza la bacchetta... dia inizio alle danze, ai suoni... alle meraviglie.

      Alla poesia suonata... alla poesia cantata... e tutto tornerà come prima.
      E tutto verrà ripristinato... e tutto verrà trovato.

      E troverò me stesso... se tu vorrai, mio maestro...

      Amen.
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        Scritta da: Leandro Mancino
        in Poesie (Poesie personali)

        Guardaci...

        Troppo piccoli e indifesi per questo mondo...
        Guardami... guardaci...
        A dirci ti amo... stretti in un solo abbraccio, un attimo sacro...
        Guardami... guardaci...

        Guardami e salvami, dì quel che devi dire... ora che non fa più paura...
        Guardami amore... guardami e ama...
        Guardaci amore... guardaci e sogna...
        Guarda... non più con gli occhi ma col cuore, non più il mio viso ma la mia anima.
        Spogliami... spogliami tutto... il cuore, il cervello, l'animo... il corpo.

        È una vita che ti aspetto... ora che sei qui non voglio perdermi un sol attimo con te.
        Ora che sei qui coglierò l'attimo, ogni attimo perduto ora lo coglierò... star con te è un così prezioso presente che solo assaporarlo rende vivi... divini... intoccabili.
        E mi sento un Dio... giuro, un Dio.
        Guardami... guardaci...
        Troppo deboli per questo mondo... ma che importa?
        Bastiamo noi... il resto andrà da sè... e non resterà giorno tranquillo, senza problemi, ma andrà bene così, è un prezzo ragionevole pur di avere te.

        Tutto è ragionevole pur di averti... tutto è ragionavole pur di poterti amare.
        E quel ti amo... ah... se potessi risentirlo mille e mille volte io lo farei, mi ci addormenterei la notte e risveglierei il mattino.
        Risuona nella mia mente... risona tutto...
        E tocco il cielo con un Dio, fin lassù... dove finisce il cielo... e inizia un altro mondo, il nostro.
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          Scritta da: Blondgirl Sweet
          in Poesie (Poesie personali)

          Il battito di un cuore

          A volte mi fermo
          chiudo gli occhi e
          ascolto la melodia
          più bella che il mondo mi
          potesse regalare...
          il battito di un cuore.
          Una mano sfiora la tua pelle
          una bocca bacia le tue labbra
          un respiro si unisce al tuo
          ed è proprio
          in quel momento che
          quella meravigliosa melodia si
          unisce ad un'altra
          e danzano
          danzano
          danzano
          ininterrottamente
          ma ecco...
          i miei occhi si schiudono...
          Silenzio,
          tutto ormai tace.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Il mio zahir

            So che tu non mi ami ma io continuo ad amarti,
            ti amo quando soffro,
            quando mi illudo,
            quando bagno il mio cuscino di lacrime,
            ti amo quando so che è inutile sognarti!
            Ancora una volta mi ritrovo a scrivere per te,
            a piangere per te,
            in questo momento stai baciando un'altra,
            e ti muovi in abbraccio che non sarà mai più il mio.
            Vorrei tanto dimenticarti.
            E quando sembra
            che sono quasi arrivata a cancellarti
            completamente dal mio cuore,
            basta un tuo sguardo,
            una tua parola
            per far riaffiorare
            tutto quello che provo per te.
            Sembri marchiato a fuoco sulla mia anima
            che mai aveva sofferto tanto
            quanto in questo momento.
            Provo a convincermi che ti odio
            ma in realtà non è così
            ti odio per non amarti!
            Mai leggerai queste mie parole
            e mai saprai quello che provo
            e quello che sei stato per me
            Sarai sempre convinto che svanirà
            o forse per te già è svanito,
            perché magari per te non sono stata niente...
            Anche se un giorno m'innamorassi di un altro
            sono sicura che tu sarai sempre nel mio cuore
            e niente ti potrà cancellare perché
            ti voglio troppo bene.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Sulla montagna

              Quando il giorno si rompe nelle mani,
              quando il cuore ha paura della notte,
              quando l'uomo spara alle spalle:

              Fuggi, fratello, sulla montagna antica,
              ascolta il suo respiro uscire dalle rocce,
              raccogli il cielo che corre sulla nebbia.

              Non scendere a valle in pieno mezzogiorno,
              il sole distrugge la memoria.
              Misura i tuoi passi al cadere delle foglie,
              il ritmo è musica secolare.

              Quando la sera ti chiama fra le donne,
              quando gli occhi si perdono nella luna,
              quando l'uomo si nasconde nella notte:

              Fuggi, fratello, sulla montagna antica,
              leggi il libro aperto della vita,
              parla con gli uccelli e le lumache.

              Scendi a valle per lavarti al fiume:
              l'acqua lava il corpo e i ricordi
              portandoti lontano fino al mare.

              Il tempo è corto, la barca è lenta
              ma la montagna, il fiume e il mare
              sono le chiavi che ti aprono il domani.
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                Scritta da: Cleonice Parisi
                in Poesie (Poesie personali)

                Chi è causa del suo mal pianga se stesso

                Ciò che l'uomo produce,
                a se stesso resta.

                Nulla di ciò che pensi,
                navigherà lontano dal tuo animo,
                ogni pensiero ti accompagnerà dall'alba al tramonto
                e dal tramonto alla notte.

                Non creda l'uomo d'esser immune dai suoi stessi oscuri pensieri,
                i mali che lo affliggono altro non sono che i suoi frutti malati.

                Sempre grida i suoi affanni l'uomo afflitto,
                e della sua voce ne ha orecchie la montagna e il mare,
                ma delle sue colpe ne ha la certezza il cuore.

                Raccogli le tue lacrime e pesane il senso,
                raccogli i tuoi sorrisi e pesane il senso,
                la bilancia del vivere troverà sempre in se il suo equilibrio
                se a guidarla sarà stata la mano del tuo cuore.
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                  Scritta da: Daduncolo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'assiduo mare

                  Le forti onde forgiano lievi danze di spuma che blandiscono la natura marina, e a pochi passi ascolto la dolce voce del mare, tra le mani stringo una conchiglia e con la mente viaggio e cammino in questo incantevole paradiso.
                  Solo e triste osservo e cerco il possibile affetto per la mia anima delusa dalla realtà simultanea che urta giorno dopo giorno la mia esistenza.
                  Un respiro di vento vezzeggia il mio viso e fa desistere le lacrime che avvolgono i miei occhi e la speranza che passò di lì afferrai e con esso il mio cuore ricucì dalle profonde ferite...
                  Nell'infinito scruto la vasta distesa di fluente blu che pare trovare tregua al cospetto del tramonto, il mio corpo distante dal giorno giace di freddo e la mia anima più vicina a quella sfumatura tanto lontana trova affetto e si rinfranca...
                  Il mare come un analgesico agisce e come un amico ti accoglie tra le sue braccia pronto per farti risentire il gusto della vita.
                  Gli ultimi riflessi del sole si posano nei miei occhi e un colore d'oro si espande nel mare, nel lieve spegnersi del cielo una lacrima di emozione lascia i miei occhi e si spegne fra quell'immenso litorale velato dalle onde marine...

                  Il mondo è pieno di magia, di pensieri,
                  e di luoghi stupendi proprio come il
                  mare, esso è un amico, un diario dei segreti,
                  tu unico a cui basti, lui unico che ti scolta...
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