Dall'ultima volta che colsi una rosa per barattarla con un bacio è passata una vita. Allora, le arterie mi sarebbero scoppiate nel darla in dono ad una donna e strapparle dalla bocca un sorriso. L'ultima volta che morsi delle labbra ero un uomo vivo, al centro della giostra, intorno tutto mi girava e non era molto complicato esser felice. Oggi un ristagno è nei miei occhi, distante, vuota e senza luce mi appare ogni cosa. Il percorso planimetrico degli anni da vivere ho sempre ignorato; altri la mia vita ridussero in scala ne fissarono l'altimetria la forma e i confini. Eppure, quante volte il pantografo dei sogni ne tentò un ingrandimento sul lucido del cuore!
Poi che come pungente spira il dolore rampicante si attorciglia con le sue fitte chiome di pianto, bisogna pure che di me stesso mi riappropri, che a picco coli l'agguerrito vascello di tristezze che corsaro scorribanda lungo sguarnite coste di speranze che la ciurma di malinconia, che mi assalta, arretri oltre la frontiera del cuore che smantelli gli avamposti da cui dietro spinosi arbusti, trattenendo il respiro, udii trasportate dal vento le tristezze della mia vita. La pena di essere che viva sento e soffro come aratro va viene torna scava solchi profondi, il vomere affonda tra le radici e le arse zolle del cuore né il corpo lascia senza memoria! Nei suoi solchi ho visto il mio sangue tremebondo nutrire chiazze di gramigna immissario fluire in pozze di melmosi giorni! Domani o altro giorno che sia, bisogna pure che la luce di una nuova alba a cangiare venga i foschi colori della pena d'essere, che un riflesso di cristalli pure ritorni a illuminare un volto impallidito con un gorgoglio di fiamme.
Piccoli gesti ma immensi segnali le tue parole il suono della tua voce la tua comprensione inspiegabili sensazioni che accendono piacevoli turbamenti perdermi nel tuo sorriso e ritrovarti nei tuoi pensieri immagine segreta di un giorno inesistente in cui i miei sogni nascosti si portano a compimento per raggiungere insieme a te la vetta dileguandoci tra le soffici nuvole della fantasia.
Abbiamo segni che tracciano il nostro passato Abbiamo frasi che ricordano avvenimenti importanti Ci saranno frasi che decideranno del nostro futuro Ci saranno segni che definiranno episodi significativi Pensa nel tuo futuro ai segni del passato per vivere un presente di sorrisi Nei segni del passato eravamo Nei segni del futuro saremo Nei segni del presente siamo: insieme.
Si parla dell'amicizia Come un bisogno di calore Come l'esigenza dell'affetto più puro Come la necessità di sorrisi sinceri Molto più grande dell'amore Molto più completo dell'amore Molto più difficile dell'amore Nella diversità dei significati e Nella completezza di questa parola Dico grazie a te Che sei e sarai sempre Il mio dolce amico del sorriso.
Il mio cuore ha conosciuto il dolore Ha conosciuto le lacrime dell'incomprensione Ha conosciuto il dispiacere e l'amarezza Si è lacerato per la delusione Ed è stato devastato dal tradimento Ma in un giorno della mia vita Il mio cuore ha conosciuto la voglia di vivere il desiderio di esserci e di essere e l'esigenza di donare e di ricevere un dolce sorriso in quel giorno il mio cuore ha deciso che la vita è un grande dono e tu il grande dono della mia vita.
Ho fatto un sogno per davvero strano, dove volavo perch'ero un gabbiano. Cercavo un posto dove star tranquillo;. Non inquinato e senza l'assillo di guerre tra la gente, tra i viventi, tra chi lavora e classi dirigenti; un posto, in questa Terra, dove ognuno per sopravviver non mangi nessuno; una foresta, un bosco, un orticello dove convivi il Falco col Fringuello; dove qualsiasi essere vivente, consumi solo quel ch'è marcescente! Senza l'ipocrisia del perbenismo, che crea quel ch'è "esimo" e "ismo"; Con questo sogno in testa, sorvolo una foresta; scrutando attentamente, sorpasso un continente: giro per lungo e largo... Mi desto dal letargo! Ritrovo un mondo in "ia": rima con utopia!
Le noti tristi di una canzone, ti trascinano lontano! Tra i fumi di una sigaretta e di un bicchier di vino, ti senti dentro l'anima un fuoco di ribellione. E si canta! E cantiamo alla miseria, che ormai ci vergogniamo di avere! Cantiamo le disgrazie. Cantiamo i mali, vecchi come il male di uno Stato che ancora non c'è!
La mia vita è un caos con momenti di pathos tanti misteri irreali discorsi virtuali i dubbi son tanti le verità non son distanti una sola certezza amo solo te e la tua tenerezza.