Amore, amore macigno o piuma adagiata sul cuore voluttà e perdizione incrocio di desideri rotta per quieta ansa sei vita e sei morte! Sbocci e rinsecchisci tra le stagioni del cuore l'animo risorgi e affossi illudi e deludi un volto. Mai pago, esigente prendi dai e fuggi via clamori e silenzi nelle ore edaci fecondi. Limpido un giorno tempesta un altro tra lenti e assidui flussi aduli e rinfranchi impaurite speranze. Candore, impurità mano aperta, pugno stupore che candisci promessa ti accompagni ai passeggeri del mondo. Mai voce morta sveglio sempre ti ascolto e pur nel sonno ti ritrovo! Resta quanto puoi sulla scena di questa vita mia non immortale altri palpiti scrivi in una compiuta storia: su un seccato legno un po' di fresco verde resti ancora odoroso.
Dall'ultima volta che colsi una rosa per barattarla con un bacio è passata una vita. Allora, le arterie mi sarebbero scoppiate nel darla in dono ad una donna e strapparle dalla bocca un sorriso. L'ultima volta che morsi delle labbra ero un uomo vivo, al centro della giostra, intorno tutto mi girava e non era molto complicato esser felice. Oggi un ristagno è nei miei occhi, distante, vuota e senza luce mi appare ogni cosa. Il percorso planimetrico degli anni da vivere ho sempre ignorato; altri la mia vita ridussero in scala ne fissarono l'altimetria la forma e i confini. Eppure, quante volte il pantografo dei sogni ne tentò un ingrandimento sul lucido del cuore!
Poi che come pungente spira il dolore rampicante si attorciglia con le sue fitte chiome di pianto, bisogna pure che di me stesso mi riappropri, che a picco coli l'agguerrito vascello di tristezze che corsaro scorribanda lungo sguarnite coste di speranze che la ciurma di malinconia, che mi assalta, arretri oltre la frontiera del cuore che smantelli gli avamposti da cui dietro spinosi arbusti, trattenendo il respiro, udii trasportate dal vento le tristezze della mia vita. La pena di essere che viva sento e soffro come aratro va viene torna scava solchi profondi, il vomere affonda tra le radici e le arse zolle del cuore né il corpo lascia senza memoria! Nei suoi solchi ho visto il mio sangue tremebondo nutrire chiazze di gramigna immissario fluire in pozze di melmosi giorni! Domani o altro giorno che sia, bisogna pure che la luce di una nuova alba a cangiare venga i foschi colori della pena d'essere, che un riflesso di cristalli pure ritorni a illuminare un volto impallidito con un gorgoglio di fiamme.
Piccoli gesti ma immensi segnali le tue parole il suono della tua voce la tua comprensione inspiegabili sensazioni che accendono piacevoli turbamenti perdermi nel tuo sorriso e ritrovarti nei tuoi pensieri immagine segreta di un giorno inesistente in cui i miei sogni nascosti si portano a compimento per raggiungere insieme a te la vetta dileguandoci tra le soffici nuvole della fantasia.
Abbiamo segni che tracciano il nostro passato Abbiamo frasi che ricordano avvenimenti importanti Ci saranno frasi che decideranno del nostro futuro Ci saranno segni che definiranno episodi significativi Pensa nel tuo futuro ai segni del passato per vivere un presente di sorrisi Nei segni del passato eravamo Nei segni del futuro saremo Nei segni del presente siamo: insieme.
Si parla dell'amicizia Come un bisogno di calore Come l'esigenza dell'affetto più puro Come la necessità di sorrisi sinceri Molto più grande dell'amore Molto più completo dell'amore Molto più difficile dell'amore Nella diversità dei significati e Nella completezza di questa parola Dico grazie a te Che sei e sarai sempre Il mio dolce amico del sorriso.
Il mio cuore ha conosciuto il dolore Ha conosciuto le lacrime dell'incomprensione Ha conosciuto il dispiacere e l'amarezza Si è lacerato per la delusione Ed è stato devastato dal tradimento Ma in un giorno della mia vita Il mio cuore ha conosciuto la voglia di vivere il desiderio di esserci e di essere e l'esigenza di donare e di ricevere un dolce sorriso in quel giorno il mio cuore ha deciso che la vita è un grande dono e tu il grande dono della mia vita.