Scritta da: Pietro Colucciello
in Poesie (Poesie personali)
L'Amore
Per te non è peccato
il desiderio dell'ebbrezza
di un bacio d'Amore.
L'Amore è vita,
l'Amore da vita.
L'Amore è forza che non desiste
quando due cuori amano.
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Per te non è peccato
il desiderio dell'ebbrezza
di un bacio d'Amore.
L'Amore è vita,
l'Amore da vita.
L'Amore è forza che non desiste
quando due cuori amano.
Incontrarti... conoscerti... amarti...
La vita insieme a te vissuta...
Non c'è niente a cui paragonarti...
Sei la cosa più bella che ho avuta
A te, mio unico grande amore
Come il cinguettio di un uccellino
questo cinguettio del mio cuore
al tuo cuore sempre più vicino.
È il tramonto.
Corro lungo la spiaggia
contro vento,
mentre la luce fioca del crepuscolo si
riflette sulle calme distese marine.
Odo le onde infrangersi
come sogni disillusi,
dolce e amara melodia della vita.
Chiudo gli occhi e corro verso un'isola
di silenzi e di pace,
un'oasi di speranza.
In questa corsa verso la libertà,
la brezza marina scompiglia la mia
chioma.
Corro contro corrente verso una realtà
in cui credere,
senza voltarmi indietro.
A volte vorrei ritrovare il passato,
ma non è possibile,
è troppo tardi,
il mare cancella le impronte
come il tempo offusca i ricordi.
Il sole ogni mattino a Bagnitiello
Da gran pianista si mette a suonare
Della Vita l'eterno ritornello:
la sua tastiera? Il cielo e il mare!
Con i suoi raggi e la "sapienza dell'eterno"
Trasforma in Maraviglie luci e suoni.
Compenetra l'antico col moderno:
è tutto un concentrato di emozioni!
È sempre una stupenda sinfonia
Di luci, suoni e splendidi colori;
canti d'uccelli completano l'armonia
che tocca il sublime con gli odori
Dai nidi nelle rocce uno stridio!
Quanto son belli i voli dei gabbiani!
Son le bellezze che ci ha dato Iddio
Per ieri, per oggi e per domani.
Il vento che soffia frizzante a primavera
Passa sui fiori come una carezza
Ruba i profumi al mattino ed alla sera
Li rende con il venticello della brezza
Il vento che soffia frizzante a primavera
Impollina i fiori del ciliegio, del pesco
Del mandorlo. Della nuova vita è la corriera
E crea della natura il grande affresco
È la cornice per sua Maestà la Rosa
Che trionfante fa il suo ingresso a Maggio
Voglio dire a te che sei mia sposa:
Sei la più bella Rosa del mio Maggio.
Come è bello avere in casa un cagnolino
Ti da tutto e non ti chiede niente!
Noi ne abbiamo uno: lo chiamiam dotino
Ci scodinzola intorno sempre allegramente
Ora che sto male la sua espressione
Nei mie confronti è molto cambiata:
con lo sguardo mi mostra tanta comprensione
"coraggio" me lo dice con la coda alzata
Quando passeggia per il corridoio
Alla mia porta fa sempre una fermata
Pronto a scattare come un avvoltoio
Se gli faccio un segnale di chiamata
Allora entra dentro assai contento
-lo si vede dal modo che cammina-
viene vicino e per lui questo è il momento:
porge la testa e vuol la carezzina.
Sei una splendida farfalla
Un fremito d'ali è la tua vita
Vedo posarti su una primula gialla
Un battito d'ali e... sei sparita
Sei una bolla di sapone iridescente
Voli felice spinta da un vento malandrino
Pluff... e non c'è più niente
Non lasciar tracce è il tuo destino
Sei un pensiero evanescente
Dal contorno mutante, indefinito
Appari e scompari nella mente
Prima di capirti sei sparito
Sei il mio attimo fuggente
A cui vorrei dir: non andar via
Sei così bello! Perché fuggi così velocemente?
Fermati un poco a farmi compagnia
Sei... sei... vorrei... Ma cosa sei?
Sei realtà?... sei fantasia?
Quello che affolla i pensieri miei
Son solo immagini... di Poesia.
Quando, rapida e leggera,
l'ombra avanza e tutto oscura
sulla terra qualunque creatura
si ferma... ed è subito sera
Da ogni casa sale la preghiera
al cielo di stelle trapuntato
a Dio che tutto ha creato
ascolta... è la voce della sera
Quando, rapida e leggera,
la luce si spande tutt'intorno
tutto si sveglia... ed è subito giorno
canta l'allodola come messaggera
Dio dal cielo vede e benedice
ogni attività, ogni creatura
del buio passa tutta la paura
... ed è subito un giorno felice.
Nelle pianure africane nacque il vento
quando il cielo s'innamorò della terra.
Nacque il respiro dell'uomo
adagiandosi in rugiada sull'erba.
Respirò il mattino senza orizzonti
saltellando con gazzelle vergini.
Le ninfe furono ombre di palme giganti
e bacco il folletto di sumo silvestre.
Nelle pianure africane rinasce l'uomo
quando abbandona il mondo occidentale.
Rinasce l'Eden che portiamo dentro
e la libertà sorride nelle mani.
Camminiamo all'ombra degli alberi
udendo il gemito dei millenni.
Lottiamo con noi stessi e la bestia
mordendo una bisaccia di desideri.
Nelle pianure africane nacque il vento
per sposare i fiori con gli insetti.
Forse domani in quelle savane
l'uomo riparlerà con gli animali!
Sono cresciuto insieme alle ginestre
con i fiori gialli gettati al vento,
i suoi fili secchi appesi in cantina
aspettano i tralci pieni di vita.
In vicoli stretti ed archi antichi
in un paese della Lucania baronale
ho sentito bisbigliare i secoli
in una lunga storia senz'ali.
Riconosco i muri di certe case
per l'odore di vino cotto,
le porte con croci di cera
segni di un cristo non risorto.
Lì sono sepolti i miei sogni tristi
le carezze dei nonni novantenni
gli amici d'infanzia senza più nome
il bacio di una bimba amica di scuola.