Poesie personali


Scritta da: Chiaretta Moce
in Poesie (Poesie personali)

Non più lontani

Quanto tempo ci ha separato,
dove eravamo noi due...
alla ricerca di un affetto,
alla scoperta di una verità...
all'entusiasmo poi svanito.
Chi ti ha mandato da me,
quanti angeli ti hanno sussurrato
il mio nome?
Ma ora posso viverti,
scoprirti profondamente...
ora puoi vivermi,
abbracciarmi teneramente...
non ci sarà tempo che ci separi,
nessun rimorso che ci richiami...
il mio rimorso ora sei tu,
per non averti vissuto finora
in tutta questa vita.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Un uomo solo

    Tardiva dispare l'ultima stella nel cielo.
    Albeggia. Spirati sono i notturni sogni.
    Sbuca il giorno, longevità di tedi,
    cruda lentezza d'ore per chi come te
    niente si aspetta, uomo solo!
    Tu certo ricordi le gremite vie
    da tempo più non ripercorse
    come alle prime luci
    ricominci lo spingere,
    il pestare, il gran vociare,
    i tafferugli dei credenti in corteo
    alla supplica diurnale delle illusioni!
    Fuggito dagli altri, sposato te stesso,
    rintanato da tempo nel tugurio dei giorni
    un fiume in magra dentro ti corre
    detriti di sangue sedimentano,
    stagna una tremore in arterie spossate;
    un affievolire di flussi ti stanca di essere vivo;
    vano aspetti la bonifica di un sorriso,
    una interiore implosione di palpiti
    uno scoppio di riso da labbra mute...
    La bussola che non illuso pur segui
    va impazzita e senza meta
    tutte le direzioni per te sono uguali,
    l'ora della meridiana sul quadrante
    dei giorni perduti ripercorre il ritmo
    del dolore che si ravviva, nel buio
    ritrovi i pioli della pena che risali,
    nell'ombra del mondo ti lasci svanire.
    Dimmi: - Tornerebbe la speranza
    se cessasse il grido di ali spezzate,
    se ritrovassi la magica chiave
    per la toppa del cuore? -
    - Ma l'illusione manca! - Tu dici!
    - In una radura spopolata,
    dalla vita sono stato sbattuto
    e ivi, sosto smarrito:
    corre e si assembra il nulla che mi parla,
    un silenzio di sale mi nutre; pensieri amari
    insabbio e spalo asciugando lacrime al sole.
    Senza fine è l'attesa in questa caducità
    di uno sconvolgente accadimento umano. -
    Chi ti occupa e opprime? Ah, cosa
    potrà mai più decantare il limaccioso respiro
    che a malavoglia ancora ti tiene in vita? -
    Oh uomo solo, come ti somiglio!
    All'aratro del tempo seguirà un solco solo
    vi giaceremo entro per sempre.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Nel tedio dei giorni vuoti

      Nel tedio dei giorni vuoti
      dalla tolda, confusa tra mille,
      un fazzolettino colorato
      ti ho visto agitare
      additando un saluto
      a me canuto fermo sul molo!
      Un refolo messaggero
      me ne ha portato il profumo
      ma il tuo veliero,
      presago delle sirti della rada,
      in rotta già dirige per altri porti;
      all'estremo limite scomparso
      qui non farà mai scalo,
      ed io che giammai potrò
      raggiungerti, col pensiero,
      appena potrò mandarti un bacio!
      Senza essermi stata accanto,
      vanita e non rinvenibile,
      ancestrale candore di cigno
      più non ti rivedrò apparire
      dall'orizzonte dei sogni perduti
      nell'intorpidire del ricordo.
      Eluso il richiamo
      di un terrifico strapiombo
      fuggirò tra ritrovate solitudini;
      da un ermo promontorio
      nelle compagne ore infelici
      che in stuolo già mi aspettano,
      scruterò azzurre distese
      a te pensando, sole che scompari;
      serioso, ti raggiungerà il cuore
      abbaglio di sogno non consumato.
      Ah allucinazioni in viluppo
      tripudi vissuti, amenità volatili,
      che sempre mi restano dentro
      quando pura magnificata essenza,
      salsedine ti riporta il mare!
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        in Poesie (Poesie personali)

        Come ogni sera

        Come ogni sera
        mi precipiterà addosso
        un decadere di luci.
        Preso di mira
        dalle mie ombre,
        mi sposterò
        in continuazione
        tra trincee di illusioni
        per non essere
        a fondo colpito
        dietro alle postazioni
        dei miei pensieri.
        Non potrò
        attardarmi molto
        per trovare
        un sicuro riparo:
        ogni indecisione
        sarebbe fatale!
        Si immilla e brucia
        l'attesa dell'alba
        se profondo penetra
        l'ago che in pressofusione
        instilla virali malinconie!
        Ah luce diurna,
        perché notturna non sei!
        Oscurità, che sbrecci
        fendi scavi e ti insinui,
        con quanti smottamenti il cuore incrini!
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          Certe persone

          Certe persone capitano nella nostra vita,
          come una brezza di aria calda in primavera.
          Ti regalano un sorriso senza sapere di averlo fatto,
          e lasciano la loro impronta nella nostra anima,
          solo per averci ascoltato.
          Non appartengono alla nostra vita e mai apparteranno
          eppure ci hanno illuminato,
          regalato un'emozione che non è amore.
          Certe persone entrano nella nostra vita,
          come una brezza di aria calda in primavera,
          riscaldandoci il cuore con la loro amicizia,
          con la loro presenza occasionale
          ci aiutano senza sapere di averlo fatto.
          Le loro impronte le hanno lasciate,
          perfetti sconosciuti ma grandi persone.
          A volte l'aiuto di uno sconosciuto
          vale più di un grande amore,
          perché nulla ti chiede e molto ti ha dato,
          e nulla gli devi se non dire grazie per esserci stato.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Dalla vita ho imparato

            Dalla vita ho imparato
            Per ogni tramonto,
            c'è un giorno che sorge.
            Per ogni sogno che finisce,
            c'è uno che nasce.
            Per ogni porta che si chiude una si apre.
            Per ogni amore che finisce,
            un altro inizia.
            Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
            Per ogni partenza c'è un arrivo
            Per ogni sconfitta c'è una rivincita.
            Niente è mai finito finché c'è la vita.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)

              La morte

              È fredda oscura
              arriva senza essere invitata.
              Ti avvolge nel suo gelo
              portandoti nell'oscurità.

              Puoi non volerla ma non rifiutarla.
              A prescindere dalla tua volontà.
              Si prenderà quello che il tempo,
              di te ha lasciato.

              È difficile trovare consolazione in lei,
              se non nelle rare volte che ti strappa al dolore della vita.
              Non arriva mai nel momento giusto,
              forse perché non c'è mai un momento giusto per morire.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)

                La Vita

                La vita è fatta di alti e bassi.
                Di gioia e di dolore.
                È fatta di sorrisi e di pianti.
                La vita è fatta di sogni realizzati e non.
                La vita è fatta di riuscite e di sconfitte.
                La vita è una sfida continua.
                Di soddisfazioni e insoddisfazioni
                La vita è fatta di ricordi e qualche rimpianto.
                La vita è fatta di misteri di scoperte fatte e non fatte.
                La vita è fatta di amore e di odio,
                di guerra di pace.
                La vita è "Vita" ed esserci è
                fantastico.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Come bimba vispa e curiosa

                  Come bimba vispa e curiosa
                  che non sappia a freno tenere
                  morboso istinto di sapere
                  tu chiedi della mia vita
                  e se a una meta il cuore vada.
                  Ebbene fattati insistente
                  dissetati pure alla mia fonte
                  ma se di acre essenza
                  sarà ripiena la coppa
                  bada tutta tua verrà la colpa
                  se le labbra vi hai voluto portare!
                  Resa scabra dal calpestio degli anni
                  è la mia vita e spianata non potrà tornare.
                  Raggiunto da ceneri d'astri
                  un tempo lustri di ideali
                  or di tristezza vedo colorarsi
                  i miei cieli di silenzi;
                  appena un avanzo di speranza
                  mi rimane e questo già mi basta.
                  Sbucherà un mattino senza nubi
                  scoprirò il fondo soleggiato di un bosco
                  dalle cui foglie avanzerà
                  un effuso stormire che al petto darà pace;
                  per un attimo dimenticherò
                  il distacco che mi aspetta, il buffo destino
                  che fardello resta alle mie spalle.
                  Vivrò attese di tremori umani
                  martelleranno flutti la marina
                  e nelle solitudini che ci afferrano
                  ne udrò il rimbombo grandioso;
                  fisserò sull'orizzonte il sole
                  che nasce e muore come l'amore;
                  mi carezzeranno fiocchi
                  e petali erranti al respirare del vento.
                  Un raddolcito indugio,
                  non so se dalla sorte mi sarà concesso:
                  gioco forza, impietrito un dì
                  dovrò poi... mettermi in viaggio.
                  In sordina, oggi o domani,
                  me ne andrò senza voltarmi
                  come chi persuaso dagli accadimenti
                  sa, da tempo immemorabile,
                  che indietro giammai si torna;
                  fronda di ramo secco su cresta d'onda
                  mi lascerò condurre alla foce.
                  Verranno tempi di memorie,
                  in una certezza di luce ch'io
                  da poco affetto oscurato non ebbi mai
                  da te sarò ricordato,
                  per essere stato solo me stesso
                  e non blabla da altri... inventato.
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