Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Come ogni sera

Come ogni sera
mi precipiterà addosso
un decadere di luci.
Preso di mira
dalle mie ombre,
mi sposterò
in continuazione
tra trincee di illusioni
per non essere
a fondo colpito
dietro alle postazioni
dei miei pensieri.
Non potrò
attardarmi molto
per trovare
un sicuro riparo:
ogni indecisione
sarebbe fatale!
Si immilla e brucia
l'attesa dell'alba
se profondo penetra
l'ago che in pressofusione
instilla virali malinconie!
Ah luce diurna,
perché notturna non sei!
Oscurità, che sbrecci
fendi scavi e ti insinui,
con quanti smottamenti il cuore incrini!
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    Certe persone

    Certe persone capitano nella nostra vita,
    come una brezza di aria calda in primavera.
    Ti regalano un sorriso senza sapere di averlo fatto,
    e lasciano la loro impronta nella nostra anima,
    solo per averci ascoltato.
    Non appartengono alla nostra vita e mai apparteranno
    eppure ci hanno illuminato,
    regalato un'emozione che non è amore.
    Certe persone entrano nella nostra vita,
    come una brezza di aria calda in primavera,
    riscaldandoci il cuore con la loro amicizia,
    con la loro presenza occasionale
    ci aiutano senza sapere di averlo fatto.
    Le loro impronte le hanno lasciate,
    perfetti sconosciuti ma grandi persone.
    A volte l'aiuto di uno sconosciuto
    vale più di un grande amore,
    perché nulla ti chiede e molto ti ha dato,
    e nulla gli devi se non dire grazie per esserci stato.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      Dalla vita ho imparato

      Dalla vita ho imparato
      Per ogni tramonto,
      c'è un giorno che sorge.
      Per ogni sogno che finisce,
      c'è uno che nasce.
      Per ogni porta che si chiude una si apre.
      Per ogni amore che finisce,
      un altro inizia.
      Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
      Per ogni partenza c'è un arrivo
      Per ogni sconfitta c'è una rivincita.
      Niente è mai finito finché c'è la vita.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)

        La morte

        È fredda oscura
        arriva senza essere invitata.
        Ti avvolge nel suo gelo
        portandoti nell'oscurità.

        Puoi non volerla ma non rifiutarla.
        A prescindere dalla tua volontà.
        Si prenderà quello che il tempo,
        di te ha lasciato.

        È difficile trovare consolazione in lei,
        se non nelle rare volte che ti strappa al dolore della vita.
        Non arriva mai nel momento giusto,
        forse perché non c'è mai un momento giusto per morire.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          La Vita

          La vita è fatta di alti e bassi.
          Di gioia e di dolore.
          È fatta di sorrisi e di pianti.
          La vita è fatta di sogni realizzati e non.
          La vita è fatta di riuscite e di sconfitte.
          La vita è una sfida continua.
          Di soddisfazioni e insoddisfazioni
          La vita è fatta di ricordi e qualche rimpianto.
          La vita è fatta di misteri di scoperte fatte e non fatte.
          La vita è fatta di amore e di odio,
          di guerra di pace.
          La vita è "Vita" ed esserci è
          fantastico.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Come bimba vispa e curiosa

            Come bimba vispa e curiosa
            che non sappia a freno tenere
            morboso istinto di sapere
            tu chiedi della mia vita
            e se a una meta il cuore vada.
            Ebbene fattati insistente
            dissetati pure alla mia fonte
            ma se di acre essenza
            sarà ripiena la coppa
            bada tutta tua verrà la colpa
            se le labbra vi hai voluto portare!
            Resa scabra dal calpestio degli anni
            è la mia vita e spianata non potrà tornare.
            Raggiunto da ceneri d'astri
            un tempo lustri di ideali
            or di tristezza vedo colorarsi
            i miei cieli di silenzi;
            appena un avanzo di speranza
            mi rimane e questo già mi basta.
            Sbucherà un mattino senza nubi
            scoprirò il fondo soleggiato di un bosco
            dalle cui foglie avanzerà
            un effuso stormire che al petto darà pace;
            per un attimo dimenticherò
            il distacco che mi aspetta, il buffo destino
            che fardello resta alle mie spalle.
            Vivrò attese di tremori umani
            martelleranno flutti la marina
            e nelle solitudini che ci afferrano
            ne udrò il rimbombo grandioso;
            fisserò sull'orizzonte il sole
            che nasce e muore come l'amore;
            mi carezzeranno fiocchi
            e petali erranti al respirare del vento.
            Un raddolcito indugio,
            non so se dalla sorte mi sarà concesso:
            gioco forza, impietrito un dì
            dovrò poi... mettermi in viaggio.
            In sordina, oggi o domani,
            me ne andrò senza voltarmi
            come chi persuaso dagli accadimenti
            sa, da tempo immemorabile,
            che indietro giammai si torna;
            fronda di ramo secco su cresta d'onda
            mi lascerò condurre alla foce.
            Verranno tempi di memorie,
            in una certezza di luce ch'io
            da poco affetto oscurato non ebbi mai
            da te sarò ricordato,
            per essere stato solo me stesso
            e non blabla da altri... inventato.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Perduta e ripensata amica

              Perduta e ripensata amica
              un anno di assenza piena
              non cancella l'inciso ricordo
              che come cicatrice resta.
              Il calore di un sogno, sai
              di me prese possesso
              quando dal nulla emersa
              in incognito ti incrociai
              nell'attimo che brucia
              Se almeno un giorno,
              mi adducesse lauto un sorriso
              respirando
              ancora mi illuderei
              che da te fuggito
              poi mi abbia raggiunto
              con la tenacia e il passo
              di colui che, stanco di miserie,
              in cerca di fortuna salpa
              per dove qualcuno l'aspetta.
              Ma nulla esplode né vira
              tutto trascorre svogliato
              da tempo quasi infinito!
              Inesorabile e crudo
              un divenire affievolisce ogni luce
              il cuore ombre sposa
              e nell'oggi uguali all'ieri
              si perdono sogni e colori.
              Verrà domani e nulla accadrà;
              come sempre, svanirai di nuovo.
              Raccolte negli occhi
              disseccheranno al sole
              le speranze che hanno
              guidato uno sguardo
              e illuso una mente
              nutritasi di sale greco.
              Ah, come rabbrividisce
              questa mia vita romita
              a cui nessuno parla
              e neanche tu ascolti!
              Se imprudente affiorassi
              dallo spesso fondo che ti serra
              riposerebbero gli occhi!
              Nel cielo me ne andrei
              cavalcando nuvole rosate
              addolcito dal solo pensarti.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Non te l'ho detto e non lo sai

                Non te l'ho detto e non lo sai
                ma è da tanto che ad un chiodo
                ho appeso la bici della vita
                e poco mi curo della salute
                del cuore più invecchiato
                ma pur sorpresa non dir nulla
                se di nuovo nel felice risveglio
                del mio sguardo con meraviglia
                riconosci un lampo di cupidigia.
                Se occhi ilari, vogliosi di bagliori,
                rapiti scrutano il fondale di perle
                delle tue pupille, non incolparli!
                È solo con un risoluto affissare
                che azzardo esprimere tutto:
                di parlare, sai, ho dismesso e tutte
                negli occhi compendiate son le parole.
                Interprete attenta del dialogo silente
                tu forse indovini intendi e misuri
                a quale altezza stellare si sia spinto
                un audace e sfacciato immaginare.
                Non vedi l'andirivieni eloquente
                di sorrisi e luccichii che fino a te
                fa spola raggiera ustoria?
                Si dispiega una tenerezza pura
                e tra albali chiarori veleggio sicuro
                cullato da un dolce lieve abbandono;
                un cuore si lancia sulle tracce
                di chi rilascia effluvi di illusioni.
                "Finché c'è vita c'è speranza" si dice!
                E sbalordiamo pure se siamo capaci
                di vibrare un altro colpo di coda
                e fugare la morte: illudiamoci!
                Per una ragione si ha diritto a vivere...
                Che importa se domani o altro giorno
                venturo, sviati, involeremo delusi.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Brunice

                  Svagando tra aiuole di memorie
                  assenzio ti riconosco e ti estirpo
                  svampito sogno! Ieri, inganno
                  assurto alla ribalta, oggi
                  incarnata nel vero, insulto
                  ad un cuore alla berlina
                  per aver alla luce del sole
                  fomentato senili e vaghe illusioni.
                  Implume bipede pur mi rammento
                  che truccata ad alata
                  lontana fuggisti via senza posarti
                  un attimo sul parapetto
                  di una dischiusa finestra amica!
                  Ah quale funesto senso si intende
                  levato lo sguardo ad un vuoto cielo
                  se assente è ogni vocio di rosignolo
                  sullo sfrondato albero della vita!
                  Qual riparo, qual lieve conforto
                  è dato al viandante smarrito
                  sfibrato dal tempo e disilluso
                  che percorra l'opaca trafila
                  delle ore accidiose del suo vivere!
                  Sfatata effige, ambigua parvenza
                  sgorbio incolore oggi io ti contemplo
                  qual visitatore attento
                  ad una affollata mostra di assenze!
                  Cuore e tempie requie non trovano
                  epicedio è il venir di memorie
                  che si perpetua e lancinante irrita
                  i precordi di un corpo semivivo!
                  Resterai pure tu del tutto senza luce
                  e chiaro allora vedrai nel buio;
                  estranea e muta un'ombra inquieta
                  salirà furtiva per un frangente le scale
                  della casa del tuo cuore solingo:
                  sulla soglia, la fisserai orba di speranze
                  e ti balzeranno al cuore gesti parole
                  attacchi di trilli ma sarà vano e tardi.
                  Alle prime avvisaglie del nulla
                  fatta né oggetto né soggetto,
                  né alfa né omega, aspro saprai
                  che mai ci è ridato o si ripete
                  quanto non abbiamo superbi accolto.
                  Che ognuno si dibatta nella sua cella
                  e invochi per amor di sé l'iddio del caso
                  perché bonario propizi o promuova
                  i favori di un possibile domani...
                  lo partecipi di qualche baldoria della vita!
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