Stiamo per diventare genitori allora prevalerà le nostre imperfezioni si mostrerà le nostre capacità di domare l'egoismo universale mi trovo sulla cima dell'arcobaleno - qui dentro è la speranza di sicuro c'insegnerà i nostri figli a fare i bravi in questo mondo dove l'amore e cosi poco, cosi svalutato.
Verranno a prenderci su stelle cadenti dall'oscurità della terra. Non sentiremo nessun grido. Le mamme andranno avanti camminando in silenzio. Andremo come ombre nel deserto senza sole né arena bollente. Ci saranno oasi di tenerezza con bimbi giocando contenti. Verranno a prenderci su stelle cadenti in un giorno fuori calendario scritto con lettere decifrabili per occhi aperti alla speranza. Saremo tutti maturi quella sera dipinta di rosa senza stelle. Continueremo il nostro viaggio stringendoci per mano... Non ci sono strade, non più leggi, tutti sappiamo il cammino tutti cantiamo sorridendo. Il cavaliere arriva, non parla osserva in silenzio. La processione si ferma: "Siamo quelli della Terra". È finita la speranza maturata nel tempo.
Che cosa non farei... per te che cosa non dire... per aiutare te Salirei su un monte se tu me lo chiederai e griderei al vento che ho te Volerei più in alto di un gabbiano se lo vuoi sarei un pagliaccio solo per farti ridere un po' soltanto per vedere quel sorriso negli occhi tuoi e per aprirti il cuore amico mio che in ogni istante è triste e troppo stanco per lottare ormai Aiutare te è come se aiuto anche me se ti amo io... amo me io lotterei insieme a te come una tigre e sfiderei il mondo... Che cosa non farei... per te che cosa non direi... per aiutare te Così bisogna lottare per non morire sai così bisogna dimenticare il passato e poi il dolore e i rimpianti che ci hanno accompagnato nella vita e poi andare avanti e immaginare che... che la vità è bella e non si deve sciupar se non la sciupi tu... non lo farò nemmeno io se sei felice tu... ci provo anch'io anche se non sarà la stessa vita e insieme a te...
Insisto nel ricercarti ma non sei a due passi perché codesta assenza assenzio lama affilata che fende e affonda che imperterrita, disumana non arresta il suo moto! Dov'è la bramata tua bocca? Non ritrovo le tue mani non vedo i tuoi occhi fanciulli su di me appuntarsi addolcitati volteggia come un rapace la tristezza sul cuore ombrato presto vorace sarà su di me stremato solo e indifeso! Mi afferreranno inclemente i suoi artigli al venir meno delle poche forze che oppongo e non potrò neppure più gridare: secca è la gola, immobili le labbra per aver tanto nel silenzio diffuso invocato a gran voce il tuo nome! Vivere così non è impresa da poco: è come spaccare pietre al sole privati di un sorso d'acqua ritornare a sera nella propria cella senza luci e confidare che un muro poi ti ascolti!
La delicatezza Sensualità Dolcezza L'emozione di essere un tutt'uno lo sguardo, che ti contempla e tu ti perdi in lui... Nel rumore dei suoi battiti che incorniciano quel momento in cui il suo cuore, lo senti, è tuo. Ma rimane sempre la sfrenata voglia di prenderlo e portarlo via con te. La felicità di sentirti amata ripaga tutte le sofferenze... La gioia di essere guardata in quel modo Ti appaga di qualsiasi piacere... Il sapore dei suoi baci ti riempie il gusto della vita E tu zitta e tremante ascolti ciò che dentro di te sta urlando: "ti amo amore mio".
Questa è una piccola poesia per ringraziare le mie ali più grandi. Con voi ho sorvolato le foreste dell'anima, con voi ho planato sopra il lago del cuore, con voi mi sono librato sopra le alte vette della felicità, senza di voi sarei rimasto a terra. Ora chiedetemi di volare in altri cieli, su altre distese, verso nuovi orizzonti ma non chiedetemi mai di rinunciare al vostro respiro perché è la cosa più bella che la vita mi ha dato.
L'amore è morto all'alba di un caldo giorno di gennaio lo stesso giorno ch'io vivo venni al mondo, nessuno venga al corteo funebre: il cuore non vuole condoglianze lacrime non vedreste negli occhi miei prosciugati al chiudersi della bara; chi pure fu lo seppellirò senza una croce a segno nel cimitero del bene perduto e nessuno saprà poi dove è sepolto poiché non vuole né fiori né ceri. Oggi chi folle l'assassinò braccato dai levrieri della sua coscienza impune ancora vaga orgogliosa arretrando il sorriso dal ricordo. Le lusinghe del suo corpo e le bugie della sua mente già affila per ammazzare ancora l'allocco uomo che è di turno. Commemori una targa ricordo i suoi misfatti nel viale dell'amore: vi passerà viva e rinsavita forse un giorno e sarà morta.