Quanti sbagli nella vita quanti schiaffi senza senso quanta umana vigliaccheria quanta tristezza portiamo dentro! Una donna sola con un cane un cane solo tutto il giorno una casa aperta al mattino chiusa a sera al ritorno.
Quanti sbagli nella vita quante mani sulla fronte quanti vuoti di speranza e notti senza sonno. Sbadigliamo coi debiti in tasca con la macchina nuova da pagare con i figli troppo allegri con poche domande da fare.
Gli sbagli ci hanno fatto uomo insieme alla donna che si ama. È questo il tempo che ci matura in orizzonti con volti umani.
Ed un giorno guarderò alle mie spalle un passato lontano e dimenticato. Un album di foto sbiadite impolverato dal grigio dell'atmosfera. Abbandonato su un angolo di un tavolino al centro di una stanza da pareti incolori. Celato da montagne di libri. E come un puzzle ricostruirò i pezzi di un'immensa fotografia di emozioni confuse ai rimpianti delle persone che furono miei amici in quegli anni così distanti che mi hanno portato alla deriva in una spiaggia deserta e sola, in un mare vuoto di acqua, riempito da lacrime di sale. Nei giorni che verranno rifiuterò la gente che mi circonda e insiste nel darmi amore. Perché non ne ho più bisogno. E io ti renderò unica alla mia anima. Affinché il rieccheggiare del tuo nome nella mia testa dipinga solo il tuo viso come i miei occhi lo hanno fotografato.
Parole distratte rivolte al nulla. Vuote volano senza direzione. Nessuno le sentirà né le ghermirà per farle sue ed appropriarsene. Nessuno capirà cosa mai io sarò perché vivo abbandonato nella terra di niente dove sognare non è permesso. Dove la gente lascia le proprie speranze e smette di credere di poter aver vita da condividere con alcuno. Dove ci si allontana da qualsiasi debolezza per poter soppravvivere senza dover riuscire e chiedere grazie ad anima estranea. Solo perché l'orgoglio ti impedisce di giungere alla felicità. Sono cieco ed impaurito dagli spazi chiusi. Tremo di fronte a ciò che non conosco e mi aggrappo come un bimbo intimidito a ciò che più mi è familiare: la paura di dover vivere.
Svegliati Sognatore. Dormi ormai da infinite ore. Apri gli occhi e guarda cosa fai, ricorda di non richiuderli mai. Guarda cosa stai creando portando questo mondo allo sbando. Forse è troppo tardi per sperare che qualcosa davvero possa cambiare. Svegliati Sognatore. Parla pure o hai perso le parole? Hai confuso sogno con realtà ed adesso non sai cos'è la verità. Però sei sveglio ora alzati e diventa una persona. Non aver paura di vivere niente lacrime e torna a sorridere. Perché tu sei salvo e puoi gioire. Aiuta chi invece continua a dormire!
A volte parla una bugia e l'obbligo del segreto è fatica. Sacra è l'amicizia. Se pure ti ha deluso non scivolare mai nella dimensione-fantasma dove tutto appare ma non è verità. Fissa la realtà senza indugi e tutto è chiaro; sol chi non vuole vede solo quel che piace: e l'amicizia non sfuma come misera bolla di sapone.
Cercami nei meandri della tua mente fra buio e luce, nelle zone più nascoste dei tuoi desideri, fra odio e amore. Cercami nello spazio infinito della memoria per sussurrare i sogni con l'alibi della vita. Cercami come acqua da bere, nel colore dell'ombra come donna perfetta per un uomo solo.
Cosa sai di me? Cosa vuoi sapere? Forse un dubbio rimane, chissà chi sono... una luna nel cielo d'inverno che s'incammina, inciampa, cade, si alza e vola, e libera come l'aria sorride. Poi piange lacrime di rugiada, e attraversa le pareti del tempo con un arcobaleno di note, e tutto risuona come sinfonia nei battiti del cuore.
Come un volto nello specchio riflette la luna nel mare. Bella, profonda e lucente, si ritira, si spande; un gioco di onde, un soffio leggero fra lumi di stelle e chiarori lunari. Cascate d'argento per amanti che sognano nella notte d'amore un sogno proibito, una fiaba perduta una storia trovata; e l'incanto notturno di anime danzanti si placa solo al sorgere del sole.
Occhi di ragazza neri come la notte dolci come il miele, guardano lo specchio: e dentro ritrovi un frammento di stelle che porta dove tutto ha un inizio o dove tutto ha una fine, dove il suono non ha voce e la luce non ha colore. Dove la pace è silenzio e il silenzio è profondo come il pensiero. Occhi di ragazza sparsi nel tempo, come polvere di stelle...
Sono il vento che genera lamento, che cade e s'alza, che ride e canta. Son la voce che si sparpaglia, il tormento che crea scontento e la pioggia sono che porta lacrime, sono il tramonto che porta amore. E poi sono l'alba che porta il giorno, sono la vita: sono il tuo sogno.