Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

A mia madre

Il portavoce dell'Inconoscibile
Madre perduta, non ci pensò
poi più di tanto ad annunciare
che il filo della tua vita
di lì a poco sarebbe stato reciso.
Il Tempo, dissolutore impietoso,
in più circostanze e a voce alta
tante volte ce lo aveva rammentato.
E così, all'albeggiare di un oscuro senso
Atropo, destata da un tuo gemito,
affilate forbici brandite
muta eseguì il suo ufficio!
Imperterriti, sospinti dall'ineluttabile,
scaraventato fu ognuno nel suo vortice:
tu in quello dei morti, io in quello dei vivi.
Dall'atro fondo, ove bocca sigillata
non rilascia parole e un vello nero
occhi immoti per sempre adombra,
ora e sempre pur mi edifichi un appiglio
perché lungimiranza io riguardi
e da un tenue barlume scoccato
altro respiro riacciuffi il cuore.
Madre, tu non mi parli, non puoi
eppure odo la tua lesa voce che dice:
- Il peggio è passato, ora dormo
di un sonno profondo, tranquillati
nessuno potrà ricacciarmi indietro;
ritrova la tua pace, non dirupare
veglia sul lucignolo del ricordo:
non si spenga! Alla sua luce
ingigantito ancora luccicherà
il mio affetto, io non ti ho lasciato:
come potrei? Toccami, non vedi
che accanto gia ti sono...
Si madre! Altra e più alta gioia
non mi potevi dare!
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Siamo nati su un pianeta
    pieno di vita e di sole.
    Siamo nati senza niente
    per tornare fra le stelle.

    Nel cammino troppe ombre
    le scambiamo per persone
    rompendoci la testa
    con la loro rivoluzione.

    Siamo nati su un pianeta
    pieno di guerre e di paci.
    Manca ancora l'amore
    per vivere con la Pace.

    Sulle colline si ergono croci
    per morti di false religioni.
    È inutile rompersi la testa
    se non si vive in pienezza.

    Siamo nati su un pianeta
    pieno di vita e di sole.
    Abbandoniamo la propria foresta
    mangiando insieme ciò che resta.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Per mia figlia

      È venuto Natale
      ti ha portato il Panettone.
      È passato l'anno vecchio
      portandoti quello nuovo.
      Hai atteso la Befana
      ti ha dato un carbone;
      hai aspettato Canevale
      con maschere e buffone.
      Poi celebrerai la Pasqua
      con auguri e Colomba.
      Arriveranno gli esami
      con il cuore titubante:
      non saprai se le vacanze
      le passerai al mare
      o in montagna!
      A Settembre inizia la scuola:
      nuovi Insegnati
      nuove lezioni.
      Non ti resta che aspettare
      un Nuovo Anno senza esami
      in un mondo tanto buono
      senza guerre né carboni.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        La cavalcata dei Re Magi

        Con il freddo della notte
        a due gradi sotto zero
        i cammelli dei Re Magi
        hanno rotto l'arcobaleno.
        Sono venuti in carrozza
        tra la folla indirizzita,
        tra coriandoli colorati
        e sogni arrugginiti.
        Cadono giocatoli,
        volano caramelle.
        I visi guardano in alto
        aspettano nuove stelle.
        I regali sono sicuri
        nelle calze di domani.
        La città dorme.
        Dai camini delle case
        entrano nuovi sogni.
        I bambini sorridono,
        i genitori s'abbracciano,
        gli anziani sospirano
        un nuovo mondo.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Quanta nebbia nelle mani
          quanto freddo nei tuoi fianchi
          nei tuoi occhi gioca il vento
          venuto con una rosa da lontano.

          È un quadro ad acquerello
          con toni grigi e chiari
          questo giorno senza amori
          con certi sogni realizzati.

          Non senti gli odori del giorno?
          Non vedi il passo dell'uomo?
          Siamo in pieno pomeriggio
          aspettando il tramonto del cuore.

          Quanta nebbia nelle mani
          quanti fiori nel giardino.
          Nei tuoi occhi c'è un sorriso
          venuto col vento da lntano.
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            Scritta da: Rosy Zangala
            in Poesie (Poesie personali)
            Ho deciso di continuare a vivere
            questa vita
            con i ma e i perché
            con i suoi forse e i chissà
            Ho deciso di non decidere
            continuo a navigare sulla stessa rotta.

            Vivo la storia sicura,
            ho faticato per il mio nido e non volerò via
            La ragione riaccende l'interesse,
            riapre i discorsi e fortifica i cuori.
            Ma continuerò a vivere di te
            e della forza che tu hai acceso in me
            perché nei miei occhi brilla ancora il tuo sorriso.
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