Il portavoce dell'Inconoscibile Madre perduta, non ci pensò poi più di tanto ad annunciare che il filo della tua vita di lì a poco sarebbe stato reciso. Il Tempo, dissolutore impietoso, in più circostanze e a voce alta tante volte ce lo aveva rammentato. E così, all'albeggiare di un oscuro senso Atropo, destata da un tuo gemito, affilate forbici brandite muta eseguì il suo ufficio! Imperterriti, sospinti dall'ineluttabile, scaraventato fu ognuno nel suo vortice: tu in quello dei morti, io in quello dei vivi. Dall'atro fondo, ove bocca sigillata non rilascia parole e un vello nero occhi immoti per sempre adombra, ora e sempre pur mi edifichi un appiglio perché lungimiranza io riguardi e da un tenue barlume scoccato altro respiro riacciuffi il cuore. Madre, tu non mi parli, non puoi eppure odo la tua lesa voce che dice: - Il peggio è passato, ora dormo di un sonno profondo, tranquillati nessuno potrà ricacciarmi indietro; ritrova la tua pace, non dirupare veglia sul lucignolo del ricordo: non si spenga! Alla sua luce ingigantito ancora luccicherà il mio affetto, io non ti ho lasciato: come potrei? Toccami, non vedi che accanto gia ti sono... Si madre! Altra e più alta gioia non mi potevi dare!
È venuto Natale ti ha portato il Panettone. È passato l'anno vecchio portandoti quello nuovo. Hai atteso la Befana ti ha dato un carbone; hai aspettato Canevale con maschere e buffone. Poi celebrerai la Pasqua con auguri e Colomba. Arriveranno gli esami con il cuore titubante: non saprai se le vacanze le passerai al mare o in montagna! A Settembre inizia la scuola: nuovi Insegnati nuove lezioni. Non ti resta che aspettare un Nuovo Anno senza esami in un mondo tanto buono senza guerre né carboni.
Con il freddo della notte a due gradi sotto zero i cammelli dei Re Magi hanno rotto l'arcobaleno. Sono venuti in carrozza tra la folla indirizzita, tra coriandoli colorati e sogni arrugginiti. Cadono giocatoli, volano caramelle. I visi guardano in alto aspettano nuove stelle. I regali sono sicuri nelle calze di domani. La città dorme. Dai camini delle case entrano nuovi sogni. I bambini sorridono, i genitori s'abbracciano, gli anziani sospirano un nuovo mondo.
Ho deciso di continuare a vivere questa vita con i ma e i perché con i suoi forse e i chissà Ho deciso di non decidere continuo a navigare sulla stessa rotta.
Vivo la storia sicura, ho faticato per il mio nido e non volerò via La ragione riaccende l'interesse, riapre i discorsi e fortifica i cuori. Ma continuerò a vivere di te e della forza che tu hai acceso in me perché nei miei occhi brilla ancora il tuo sorriso.
La neve La neve è come il richiamo di un ricordo la neve è come se tu ti guardi allo specchio la neve è il sogno che prima o poi svanisce la neve sei tu quando mi guardavi e mi dicevi che sono importante la neve è il mio destino.
Frammenti di pensiero arrotolati, annodati, confusi ... attesi come una nascita ... come l'aria del mattino .. Onde Emozioni Tinte coi colori del mare ... Vive ... Emozioni lontane a tratti assenti ... perse, attese, latenti ... ritrovate ... Bevute come da fresca fonte ... Emozioni ...