Poesie personali


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie personali)

Cuore di donna

Ci sono donne che camminano controvento da una vita...
Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani...
Ci sono donne che cambiano pelle per amore...
Ci sono donne che donano il loro cuore, per poi ritrovarsi a raccattarne i
cocci da sole...
Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima su una spiaggia
al tramonto...
Se ti fermi un istante le puoi sorprendere, mentre lottano contro il proprio istinto...

Mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi
nudi, affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre più minacciose...

Ci sono donne che chiudono gli occhi, ascoltando una musica lenta,
che rende ancora più salate le loro lacrime...

Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola, rinunciano alla
felicità...

Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così
fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall'amore,
sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre...
Se apri gli occhi un istante le puoi osservare, mentre disseminano briciole
di se stesse lungo il percorso verso quel treno che le porterà via,
mentre urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata
prigione...
mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre...

Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla... perché non troveranno mai
la fine di quel filo...

Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima, sperando che
arrivi qualcuno a scioglierli...

Non fermare il cuore di una donna, niente vale di più.

Non far piangere una donna, ogni lacrima è un po' di lei stessa che se ne va...

Non farla aspettare da sola ed impaurita seduta sul confine della pazzia
e se la vuoi amare, fallo davvero,
con tutto te stesso!

Stringila e proteggila... lotta per lei,
uccidi per lei, piangi con lei, donale il più bel raggio di sole,
ogni giorno tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi,
quella luce è speranza, è amore, è puro spirito. É vento, è la più bella stella di
qualsiasi notte...
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie personali)

    La nostra stella

    non va mai a ninna...
    anche se diventa invisibile
    resta accesa per noi...
    tornerà tutte le notti,
    e anche quando sarà offuscata
    tu saprai,
    ed io saprò,
    che da qualche parte,
    anche dietro la più
    cupa e immensa delle nubi nel cielo,
    stà brillando di luce
    propria pensando a noi...
    a noi che
    oramai la conosciamo
    e in eterno la penseremo...
    sei un angelo!
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      in Poesie (Poesie personali)
      Destino strano, avverso,
      a me nemico ed incomprensibile
      del perché e del come
      io debba sempre incontrare o intravedere il tuo sguardo ed i tuoi occhi
      che cercano ma non più me...
      vanno oltre...
      e questo tuo cercare
      per arrivare dove già so
      accresce in me la rabbia e la consapevolezza
      del tuo rifiuto
      della importanza che a me non hai mai dato.
      Con la stessa leggerezza
      con il quale
      il tuo sguardo si posa su lei
      così per te
      il mio ricordo è voltato via
      tanto leggero da non sentirne
      il peso e la mancanza,
      rinnegando
      ciò che è stato
      e dimenticando qualcosa da te mai provato
      ma solo imitato.
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        in Poesie (Poesie personali)
        Ci si chiede
        dove ho sbagliato?
        Un motivo non c'è, uno sbaglio nemeno
        provare rimpianto
        per chi? Per cosa? Non si sà
        è solo ciò che si prova,
        di fronte ad una porta chiusa
        senza perché e senza parole
        accontentarsi,
        della solita frase
        "era destino"
        e non sapersi spiegare niente.
        Amare per ricominciare
        ricominciare per vivere
        e morire dentro per aver vissuto...
        questo il mio unico rimpianto.
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          Scritta da: Jutka Csakanyi
          in Poesie (Poesie personali)

          Rimpianto

          Come un risveglio dalla penombra
          sfiorano i sentimenti,
          quelli veri
          il bene e il male
          sconfinano nell'anima
          ed escono rospi e poi rose appassite

          Le parole hanno il confine sulle labbra
          le sensazioni nel corpo
          le emozioni vanno oltre i confini
          e sono senza tempo
          il tempo non dà tempo
          per rimediare agli errori fatti
          una matassa di fili aggrovigliati
          senza avere più la pazienza
          di scioglierli e sceglierli
          i colori della vita

          Cresce l'albero dell'inutile
          ho attaccato ai suoi rami il mio essere
          tormentato e fragile
          la fame per l'amore
          e l'incapacità di amare
          ho confuso il dare
          con il senso dell'avere
          non scindo più la gioia
          dal dolore

          Volevo forti emozioni
          per sentire la vita
          era tutto falso
          accontentarsi della semplicità
          è forse la vera vita.
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            Scritta da: Cristiano Talli
            in Poesie (Poesie personali)

            Sonni agitati

            Di sonni agitati,
            si nutre il mio lato scuro
            e come mendaci gabbiani
            confusi su di un cielo plumbeo,
            affollano le mie notti affamate
            di te.

            E
            la mia mano cieca
            si smarrisce nello spazio freddo e vuoto
            del mio immenso adagio
            e precipita nell'orma del tuo viso,
            fascino dei miei sogni oramai perduti.

            Ugualmente a te
            affido il mio sonno,
            custode dei miei sogni e signora dei miei segreti
            perché tu non perda il sapore delle mie parole
            che le nostre labbra lessero insieme
            al buio sulla mia bocca,
            ed io non dimentichi il tocco del tuo cuore,
            che riempiva la notte con il mio.
            Perché ci siano nuove notti,
            nuovi segreti,
            nuovi sogni.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)

              Silenzio Eterno

              Un tonfo, un urlo,
              e poi silenzio.
              Mi cingo in ginocchio...
              perso nel vuoto
              l'ultimo alito di vita.
              Attonita, estranea, disperata,
              mi guardo intorno:
              non c'è più nulla,
              a terra corpi senza vita,
              mentre sale dal cielo
              il fumo di ultimi
              cumuli di cenere.
              Sono accanto al tuo corpo
              e grido,
              mentre le lacrime
              mi rigano il volto, e
              bagnano le tue mani.
              Con le ultime forze
              rimaste, mi sfiori
              la labbra con le dita...
              altruista più di qualsiasi
              essere umano,
              mi regali gli ultimi
              brividi, l'ultima
              dolce e intensa
              rivelazione del tuo amore.
              Poi lentamente
              cade la tua mano,
              ancora il sangue
              scorre fuori dal
              tuo cuore,
              ancora l'ennesimo
              sussulto,
              poi più nulla.
              Mi sono risvegliata
              dall'incantesimo
              della tua carezza,
              e ti vedo
              come tutti gli altri,
              steso sul terreno,
              fermo, freddo, morto.
              Forse mi hai regalato
              quei momenti per
              evitarmi almeno
              per un istante
              la triste e cruda realtà.
              Batto un pugno
              sul suolo, e poi
              cerco di picchiarti,
              ti do del farabutto e
              grido: -Perché te ne sei andato
              senza di me? Perché mi hai lasciata
              sola? Portami con te!-
              Ma tu non rispondi:
              per la prima volta
              il tuo non è
              un tacere di riflessione...
              è un silenzio eterno.
              Guardo i tuoi occhi,
              ma subito li chiudo:
              voglio ricordare la loro
              intensità, li voglio
              ricordare così com'erano...
              capaci d'imbarazzarmi,
              di farmi sorridere, pensare,
              eccitare.
              Con timore ti poso
              una mano sul
              petto... il vuoto,
              non respiri più...
              Non sentirò più il tuo
              respiro sulla pelle,
              non sentirò più la tua
              mano sul mio corpo,
              non sentirò più
              la tua voce
              che mi rilassava,
              mi desiderava.
              Sfinita
              mi accascio su di te,
              ormai non sento più nulla,
              il mondo intorno a noi
              si è dissolto.
              Chiudo gli occhi
              e vedo ancora noi,
              ma per la prima volta
              felici, uniti, insieme.
              Sento ancora il calore
              e il profumo della
              tua pelle, il tuo cuore
              batte ancora,
              i tuoi occhi mi guardano...
              la tua mano prende la mia
              le mie labbra sfiorano
              le tue...
              sono morta lo so...
              ma non ho sentito dolore,
              adesso sono con te.
              Il mondo è finito,
              la vita non esiste più,
              ma per noi, amore mio,
              è appena cominciata.
              Lontani dall'odio, dall'ipocrisia,
              dall'indifferenza,
              adesso siamo io e te,
              solo noi due,
              per goderci la nostra
              felicità eterna.
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