Passeggio di notte tra i sentieri di sempre. La solita luce delle mie stelle a farmi da compagnia, l'umidità sulla mia pelle questi miei anni come un uragano dei miei pensieri che volano in aria Ed un raggio di Sole li riempie di colori... Passeggio solitario in un giardino di ricordi... Mille fiori e ancora mille, belli, vivi ricordi nella mente... Nel silenzio della mia vita il passo diminuisce Il soffio manca, il colore dell'emozione va sbiadendo. Pronto a riprender il cammino, osservando da lontano l'amore che emette quel fiore che deve ancora nascere...
Se scagli una pietra ad un cane, che tu lo colpisca o no, questo fugge via spaventato, ma una volta al riparo, volge il capo a nuovi bisogni. Poi ti scagliano una pietra, e che ti abbiano colpito o no, anche tu sei fuggito spaventato, ma una volta al riparo, hai cominciato a chiederti perché. Dopo, sei andato a cercare un altro cane!
Sono un disadattato, perché aborrisco il turpiloquio, soprattutto se praticato da una donna; sono un disadattato, perché odio le fiction, così ben recitate e ricche di contenuti; sono un disadattato, perché rispetto l’ora di un appuntamento; sono un disadattato, perché credo nella politica, essendo questa, veramente credibile; sono un disadattato, perché ancora mi commuove la sofferenza degli altri; sono un disadattato, perché gioisco nel guardare un prato, soprattutto se abbellito, da montagne di immondizia; sono un disadattato, perché ho nostalgia della morale, dell’eleganza e di quella che oggi chiamano ipocrisia, ma che una volta era educazione; sono un disadattato, perché… no basta! potrei scrivere un libro! Invece ammetto, che per quanto ci provi, non riesco proprio ad integrarmi, ad adeguarmi, o a cambiare, o a... dite pure come volete, ma sono fiducioso, perché per fortuna, sono molti quelli disposti ad aiutarmi, sono tutti quelli che incontro, tutti quelli che vedo, tutti quelli che vivono questa realtà, senza alcuna difficoltà di adattamento. Grazie a loro!
Il corpo muore e l'anima s'invola. Il cielo s'apre, per accorciarne il viaggio. Il cielo s'apre, per mostrarle la gioia. Adesso lei è felice, ma il nostro cuore sanguina. Non è un'infamia, è la nostra natura!
Sono come una mela, sventrata in un lato da un potente morso, che ha preso di me la polpa migliore; il resto è sofferenza! Così ch’io vivo il tormento della piaga, che fu di chi accese la speranza, poiché questa è la via della salvezza.
Nella mia mente follia di un odore di primavera. Nell’aria il Sole circonda le mie parole… Giorno per giorno cerco di planare oltre le nuvole. scorgendo al di là dell’orizzonte tuttora il fresco colore dei tuoi occhi…. Poi approderà ancora il buio della notte per truccarti in un desiderio, tra le distanti stelle il tuo aroma tra la mia pelle…