Nel mare d'argento, é caduta una stella, Un bimbo stupito, le tende la mano. Ma un vento briccone, E un po' birichino, Soffiando soffiando La porta lontano. Occhieggia, galleggia, Quel fiore del cielo, E, l'onde del mare Le fanno la nanna. Poi, tutto d'un tratto Il vento si ferma, Il mare si placa, E il rosso chiarore Svanisce nel buio. Ma il bimbo sorride Perché un'altra stella, Pianino pianino Discende dal cielo E si tuffa nel mare.
Voi fate la festa la mia è finita gli scherzi i discorsi impegnati mi hanno stancata cantare e bere non serve a niente
Perché gli uomini hanno i pensieri? sembro quasi pazza quando il momento mi sembra felice i miei pensieri sorvolano il presente e vanno lontano cercano il futuro
Il futuro, l'ignoto ci scompone, ci sconvolge ci disperde ci rivedremo ancora? ci sentiremo ancora? si vedrà con il tempo che storia è la vita si esiste ed è già finita.
Nei ruoli della vita Sul grande palcoscenico Il mondo si rappresenta Una voce della memoria Mi dice, sei prigioniera
Sono prigioniera Nel cuore, nel mio domani nei miei pensieri L’immagine nello specchio mi guarda Sono spiata, non posso fuggire Sono prigioniera, sono guardiana.
Passeggio di notte tra i sentieri di sempre. La solita luce delle mie stelle a farmi da compagnia, l'umidità sulla mia pelle questi miei anni come un uragano dei miei pensieri che volano in aria Ed un raggio di Sole li riempie di colori... Passeggio solitario in un giardino di ricordi... Mille fiori e ancora mille, belli, vivi ricordi nella mente... Nel silenzio della mia vita il passo diminuisce Il soffio manca, il colore dell'emozione va sbiadendo. Pronto a riprender il cammino, osservando da lontano l'amore che emette quel fiore che deve ancora nascere...
Se scagli una pietra ad un cane, che tu lo colpisca o no, questo fugge via spaventato, ma una volta al riparo, volge il capo a nuovi bisogni. Poi ti scagliano una pietra, e che ti abbiano colpito o no, anche tu sei fuggito spaventato, ma una volta al riparo, hai cominciato a chiederti perché. Dopo, sei andato a cercare un altro cane!
Sono un disadattato, perché aborrisco il turpiloquio, soprattutto se praticato da una donna; sono un disadattato, perché odio le fiction, così ben recitate e ricche di contenuti; sono un disadattato, perché rispetto l’ora di un appuntamento; sono un disadattato, perché credo nella politica, essendo questa, veramente credibile; sono un disadattato, perché ancora mi commuove la sofferenza degli altri; sono un disadattato, perché gioisco nel guardare un prato, soprattutto se abbellito, da montagne di immondizia; sono un disadattato, perché ho nostalgia della morale, dell’eleganza e di quella che oggi chiamano ipocrisia, ma che una volta era educazione; sono un disadattato, perché… no basta! potrei scrivere un libro! Invece ammetto, che per quanto ci provi, non riesco proprio ad integrarmi, ad adeguarmi, o a cambiare, o a... dite pure come volete, ma sono fiducioso, perché per fortuna, sono molti quelli disposti ad aiutarmi, sono tutti quelli che incontro, tutti quelli che vedo, tutti quelli che vivono questa realtà, senza alcuna difficoltà di adattamento. Grazie a loro!
Il corpo muore e l'anima s'invola. Il cielo s'apre, per accorciarne il viaggio. Il cielo s'apre, per mostrarle la gioia. Adesso lei è felice, ma il nostro cuore sanguina. Non è un'infamia, è la nostra natura!